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IL "FORZIERE" DI GIORGIA MELONI (CHE LA PREMIER NON PUO' UTILIZZARE) - A FURIA DI GIRARE COME UNA MADONNA PELLEGRINA, LA MELONI HA RIEMPITO IL MAGAZZINO DI PALAZZO CHIGI DI REGALI RICEVUTI DURANTE I SUOI VIAGGI ISTITUZIONALI - IL VESTITO TIPICO BALINESE, OTTENUTO DURANTE IL SUO PRIMO G20 - DALLA LIBIA, LA MELONI HA RIPORTATO 5 TAPPETI E 4 QUADRI - LE SCARPE DI PITONE BLU CON TACCO IN ORO E POI VINI, TAZZINE DA CAFFE', LO SKATEBOARD, LA STATUETTA CON LA MOTOSEGA DI MILEI E L'IPAD PORTATO DA ZELENSKY - QUANDO I DONI SUPERANO IL VALORE DI 300 EURO LA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO LI DEVE METTERE A DISPOSIZIONE DI PALAZZO CHIGI, CHE PUO' VENDERLI O...
Giacomo Salvini per "Il Fatto Quotidiano"
recep tayyip erdogan giorgia meloni foto lapresse 6
Lo hanno già chiamato il “forziere” di Giorgia Meloni. La stanza, al terzo piano di Palazzo Chigi, si sta riempiendo. Non c’è più spazio. Tanto che si sta iniziando a pensare di portare i doni in un deposito fuori Roma. L’inventario segna un numero: 000273. Sono i regali ricevuti dalla premier. Quando viaggia all’estero, ma anche in Italia, Meloni non torna mai a mani vuote: sono i doni che sovrani, capi di Stato, di governo, facoltosi imprenditori, filantropi e associazioni regalano alla nostra presidente del Consiglio.
Lei, però, per legge, non può riceverli né usarli a fini privati. Quelli di valore superiore a 300 euro deve consegnarli al cerimoniale di Palazzo Chigi che li registra e mette a disposizione della Presidenza del Consiglio. In 31 mesi di governo Meloni ne ha ricevuti 273, 9 al mese. Oggi si possono conoscere perché, su richiesta del deputato di Italia Viva Francesco Bonifazi, il ministro Luca Ciriani ha depositato la lista alla Camera dei deputati.
donald trump giorgia meloni foto lapresse
[...] Il primo risale al novembre 2022 quando al G20 di Bali i padroni di casa le regalarono il “tipico vestito da donna” indonesiano, l’ultimo in ordine temporale è del 7 marzo di quest’anno quando, dopo la visita al Cern di Ginevra, la direttrice generale Fabiola Giannotti ha donato alla premier una chiavetta usb e un cavo ad alta conduzione.
Certo a mani piene torna sempre dalle sue visite in Africa. Il 28 gennaio 2023, nella sua prima missione di Stato in Libia dal primo ministro Dbeibeh riceve sette tappeti e due bracciali in metallo.
Cinque mesi dopo, sempre da Tripoli torna a Roma con 5 tappeti e 4 quadri. Un anno dopo, il 7 maggio 2024, dalla sua visita per il Piano Mattei rientra con regali pregiati: un piattino in metallo, una parure di gioielli – collana, bracciale, anello, orecchino – un quadro e una targa. Quadri d’epoca li riceve anche dopo la sua visita in Egitto da Al-Sisi.
Nei suoi viaggi in Medio Oriente, invece, sono i sovrani del Golfo a riempire la premier di doni per un intero guardaroba. Il più vistoso, e pacchiano, lo riceve da Kamel Al-Mubnajjed, il presidente dell’Italian-Saudi Business Council: un paio di scarpe di pitone blu, con stiletto e tacco in oro della stilista Norah Alhumaid. Chissà che la premier non voglia contendere alla ministra del Turismo Daniela Santanchè il ruolo di nuova “pitonessa”.
Il 27 gennaio scorso dal Barhein, invece, la premier si porta dietro un vaso da fiori, uno scrittoio in valigetta rossa e un cofanetto con cintura in oro e perle. Un vaso lo porterà anche dal Vietnam nel 2023, un set di trucchi dal Giappone e un “crest” della Nato dall’Iraq. L’unica delusione proviene dal Pakistan da cui ha ricevuto solo una confezione di riso.
GIORGIA MELONI CON L ACTION FIGURE DI JAVIER MILEI CON LA MOTOSEGA
Il 15 gennaio scorso, per il suo compleanno, la premier era ad Abu Dhabi al forum sulla sicurezza energetica e viene ricoperta di doni. Il premier albanese Edi Rama le regala un foulard nero, il saudita Mohammed bin Salman una mattonella e due vasi (uno alto e uno basso, recita l’inventario di Chigi), il premier slovacco una spilla, un anello, orecchini d’autore e portagioielli, quello dell’Uzbekistan una catenina in oro citrino e diamanti.
Poi ci sono gli amici di estrema destra, particolarmente generosi. A giugno 2024 il premier ungherese Viktor Orbán regala a Meloni un servizio di tazzine da caffè in porcellana Herend e sei bottiglie di vino bianco. A novembre scorso, invece, il presidente argentino Javier Milei dona alla premier una sua statuetta con la motosega.
Nell’inventario del cerimoniale viene registrato come “soprammobile Milei con sega elettrica”, oltre a un tessuto a mano con ciondolo. L’ex presidente americano Joe Biden le ha regalato una ciotola in ceramica, mentre il governo ucraino le ha donato un tablet iPad.
Dai suoi viaggi in Italia, invece, Meloni si è portata dietro uno skateboard dal “World Skate Games” di Montesilvano (Pescara), un cappello dei bersaglieri da Ascoli e degli alpini da Udine. Al G7 di Borgo Egnazia, il suo nemico Michele Emiliano le ha lasciato una bambola pugliese. In teoria, secondo la legge, Palazzo Chigi potrebbe devolvere una i regali in beneficienza o farci una mostra: il caveau di Meloni, da segreto, potrebbe aprire al pubblico.
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