NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON…
DAGONEWS
sergio mattarella luigi di maio
Ve l'avevamo anticipato: Mattarella è parecchio incazzato. Dopo un periodo di relativa pace col governo, ha ripreso in mano il controllo delle istituzioni con piglio decisionista.
Il rapporto con Di Maio, partito relativamente bene ad inizio legislatura (nonostante le deliranti ipotesi di impeachment), ormai è naufragato. Il colpo di grazia? L'incontro con i gilet gialli, uno schiaffo alle regole diplomatiche, che infatti ha scatenato il ritorno in patria dell'ambasciatore francese.
Tanto che, per forza di cose, è il rapporto con Salvini a essere migliorato. Da sempre visto come un improponibile Truce di destra, al Colle sono così disperati che ormai considerano la Lega l'interlocutore più affidabile, più "istituzionale". I segnali dalla Lega non mancano, l'ultimo da Centinaio che oggi chiede di ''abbassare i toni nei confronti del Quirinale'', visto che ha ''in mano il pallino del governo''.
Mattarella è entrato in fase interventista. Attraverso i due consiglieri diplomatici, Emanuela D'Alessandro per il Qurinale e Pietro Benassi per Palazzo Chigi, aveva convinto Conte a chiamare Macron per rattoppare i rapporti. Giuseppino prima si era detto d'accordo, ma poi ha dovuto subire il veto di Di Maio, terrorizzato dai casseurs del Movimento, che avrebbero interpretato il gesto come una resa davanti al galletto dell'Eliseo.
di maio di battista gilet gialli
Così Mattarella ha preso in mano la situazione e ha chiamato personalmente Micron, scavalcando il governo. Il tutto mentre Moavero al Parlamento chiedeva nuove elezioni in Venezuela, sconfessando la linea madurista dei grillini.
Sono anni che il Presidente della Repubblica è considerato dalle cancellerie straniere come l'unico interlocutore affidabile in Italia – anche solo per il fatto di restare in carica 7 anni, rispetto a premier che durano il tempo di una photo-opportunity. Con Napolitano, lo sappiamo, questo potere è arrivato all'apice, e non a caso è stato lanciato quel siluro di Alessandro Di Battista in diretta dalla Annunziata (''vile presidente''), accompagnato dalla caramellina per Mattarella, ''che non si comporterebbe mai così''. Una bella tirata di giacchetta preventiva.
Beh, dopo quelle frasi, Mattarella ne ha infilate due (risoluzione pro-Guaidò e telefonata a Macron) che mettono in chiaro al M5s quanto sia pronto a intervenire. Non solo: ora che i grillini hanno mostrato tutto il loro sbarellare sul piano internazionale, è pronto anche a sciogliere le Camere dopo le elezioni europee, favorendo la nascita un governo di centrodestra a guida salviniana. Scenario fino a pochi tempi fa impensabile. Ma quando tocchi il ruolo dell'Italia in Europa e nel mondo…
Ultimi Dagoreport
DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI…
DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA”…
C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA…
FLASH – COME MAI IL PRIMO MINISTRO UNGHERESE VIKTOR ORBAN, PUR INVITATO, NON È VOLATO A WASHINGTON…
DAGOREPORT - DANIELA SANTANCHÈ A FINE CORSA? IL CAPOGRUPPO DI FDI IN SENATO, LUCIO MALAN, È A…