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1- DAGOREPORT
Tg1, basta la parola ed è subito guerra tra il Banana e Pierfurby. Fino a mercoledì scorso, la poltrona di MInzo era destinata, ad interim, al fondoschiena di Alberto Maccari, culo di pietra del Tg1 di stampo conservatore prossimo alla pensione, quindi perfetto per il periodo di transizione che dovrà portare il carrozzone di viale Mazzini verso un commissariamento o un amministratore delegato e quindi privatizzato, così come ha architettato il governo Monti-Passera.
Bene, da mercoledì con Maccari direttore ad interim si è passati a venerdì, quando si sono riuniti in una stanza del settimo piano il DG Lei, il presidente Garimberti e i consiglieri Rizzo Nervo, De Laurentis e il Pdl ribelle Alessio Gorla, ed è stato partorito un trio-meravigliao di candidati al Tg1 formato dalle penne di Mario Orfeo (attuale direttore del "Messaggero", sponsor Casini), Marcello Sorgi (ex Tg1, notista della "Stampa") e Massimo Franco (il notista del Corriere, sponsor Mieli).
Partone le telefonate: silurato Maccari. Il Banana ritorna il Caimano e s'incazza come una jena a dieta, chiama Paoletto Romani, sfancula la traditora Opus Lei (ah Masi dove sei?!?) e gli detta quanto segue: se vogliono nominare un candidato caro alle manine di Pierfurby e alle sirene di Mieli, noi non molleremo Minzo fino alla morte, punto esclamativo.
Aggiungere che il Cavalier Patonza accusa Casini di voler troppo e il troppo stroppia avendo già incamerato il Tg2 con la direzione di Marcellone Masi. Ora pure Orfeo?
Risultato: Maccari sarà nominato direttore del Tg1 con un interim che scadrà a fine gennaio 2012. Fra un mese, ha sibilato il Banana, "ce lo raccontiamo..."
PS - A proposito del "tradimento" del pidiellino con basettoni Gorla ci sono diverse correnti di pensiero, politiche ma anche di carattere personali...
2- MINZO "ESILIATO" A NEW YORK O PARIGI
Paolo Conti per Corriere.it
Rimozione di Augusto Minzolini dalla direzione del Tg1, nomina di un direttore pro-tempore con un interim affidato ad Alberto Maccari, ora direttore della Tgr e prossimo alla pensione. Questa la decisione presa dal direttore generale Lorenza Lei, in pieno accordo col presidente Paolo Garimberti.
RINVIO A GIUDIZIO - Dopo il rinvio a giudizio di Minzolini per peculato, per la nota vicenda delle note spese ritenute irregolari, Lorenza Lei arriverà in Consiglio «armata» dell' articolo 3 della legge n. 97 del 27 marzo 2001: se un dipendente pubblico «o di enti a prevalente partecipazione pubblica» (la Rai) viene rinviato a giudizio per peculato, va trasferito a incarico diverso «con attribuzione di funzioni corrispondenti, per inquadramento, mansioni e prospettive di carriera».
SEDE ESTERA - Entro quaranta giorni Minzolini riceverà l'offerta di una occupazione alternativa. Quasi certamente una sede estera, New York (libera dopo la nomina di Antonio Di Bella alla direzione di Raitre) o Parigi. La soluzione Maccari servirà ai vertici Rai per guadagnare una pausa e riflettere con calma sulla "vera" successione a Minzolini. Bisognerà ora vedere come reagirà la maggioranza del Consiglio di amministrazione, tutto ancora nelle mani del centrodestra (cinque consiglieri su nove).
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