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giancarlo galan presenta la sua difesa alla camera
“La Zanzara - www.radio24.it”
“Io cinquanta milioni di euro non so neppure come siano fatti. Non sono mai stato ricco, ma solo benestante. Con la politica ci ho rimesso dei soldi rispetto a quello che facevo prima, ne ho guadagnati di meno". Lo dice Giancarlo Galan, deputato di Forza Italia, a La Zanzara su Radio 24.
"Mi considero un benestante - dice Galan - e l'ultimo anno che ho lavorato ho dichiarato 420 milioni di lire. Quando sono stato liquidato mi hanno dato 700 milioni di lire e ho peso una buonuscita dalla Regione di 60000 euro. Sono ricco?". "Non sto bene - aggiunge Galan - sto passando il momento più brutto della mia vita. È da un anno e mezzo che chiedo di essere ascoltato e credo che nel 2014 non si possa mandare in carcere qualcuno senza neppure averlo interrogato. Non riesco a capirlo, non mi sembra giusto".
giancarlo galan presenta la sua difesa alla camera 3
"Non ho mai preso un euro - dice Galan - mai, mai, mai. Non ho mai rubato un euro in vita mia e poi per il Mose quando mai si corrompe qualcuno che non conta nulla? Era opera statale, il mio ruolo da presidente della Regione era irrilevante". E lo stipendio da un milione di euro, chiedono i conduttori Giuseppe Cruciani e David Parenzo?: "Non esiste, è una favola assoluta, anche perché me l’avrebbero dato quando davvero non contavo più nulla. Avevo finito di fare il presidente della Regione".
"Il cappotto da 16 mila euro? Mi sono sbagliato, era da 18 mila euro". Così Giancarlo Galan, deputato di Forza Italia, a La Zanzara su Radio 24. Galan parla di Claudia Minutillo, sua ex segretaria ora diventata sua grande accusatrice nell'inchiesta sul Mose. "Era - dice Galan - amante del lusso, vestita di addobbi tra i più lussuosi, ma sono cose che non dico solo io. Ora so da dove prendeva i soldi, prima non lo sapevo. Pensavo che fossero regali o che avesse un marito ricco, ora so da dove li prendeva". "Nella richiesta di arresto - spiega Galan ai microfoni della Zanzara - è evidente il fumus persecutionis.
Non c’è motivo di mandarmi in carcere, non capisco cosa vogliono fare. Interrogarmi in manette? Non posso inquinare le prove perché la cosa va avanti da tanto tempo e non ho niente da confessare". "Il carcere fa paura certo - dice Galan - e non potrei dire il contrario. Ma ho più paura della gogna mediatica e del mostro che si è costruito in questi giorni".
claudia minutillo giancarlo galanclaudia minutillo giancarlo galan
"Qualcosa di interessante da fare in cella la troverò - dice ancora Galan - andrò in biblioteca e porterò dei libri, sono incerto tra grandi classici e libri più leggeri. Forse sceglierò i secondi". "Io voglio il processo - aggiunge l'ex governatore veneto a Radio 24- voglio andare e mostrare le prove che non ho preso soldi. Così potrò guardare negli occhi la mia ex segretaria e tutti i miei accusatori".
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