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GALLETTI SPENNATI DI FRANCIA – SARKOZY SI LECCA LE FERITE E ACCUSA IL DESTINO CINICO E BARO: “IL PAESE VA A DESTRA. RENDIAMOCENE CONTO: LA VIA DEL CENTRO È CHIUSA” - DUE TRA I 5 NUOVI GOVERNATORI DELLA DESTRA HANNO VINTO CON VOTI DI SINISTRA – PARIFI, AGGRESSIONE DELL’ISIS INVENTATA

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MORANO SARKOZY 2MORANO SARKOZY 2

Anais Ginori per “la Repubblica”

 

«Il Paese va a destra. Rendiamocene conto: la via del centro è chiusa». Raccontano di un Nicolas Sarkozy furioso durante la riunione politica di ieri alla sede dei Républicains.

Il leader dell’opposizione esce indebolito dalle regionali di domenica. Le sette regioni conquistate non sono il trionfo aspettato: il partito sperava di fare ancora di più e due tra i nuovi governatori della destra hanno vinto con voti di sinistra, costretti pure a ringraziare la gauche nel loro discorso.

 

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Un’umiliazione. Sarkozy aveva rifiutato la proposta di “fronte repubblicano” contro il Fn, attuata invece dal partito socialista che ha ritirato i suoi uomini nelle due regioni. Il presidente dei Républicains ha difeso la linea del «né né”»— né con la sinistra, né con il Front National — senza ipotizzare la resistenza o indicazioni di voto per le regioni in cui i socialisti erano in vantaggio per impedire l’avanzata delle Le Pen. «Se gli elettori avessero ragionato così, non avremmo vinto al Nord e al Sud», ha ironizzato Nathalie Kosciuko-Morizet domenica sera in televisione.

 

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È lei, ex ministro e numero due del partito, la prima vittima della resa dei conti che si apre ora. Nel comitato politico di ieri Sarkozy ha annunciato che i vertici saranno azzerati a partire da gennaio, per «questioni di fondo e di coerenza» rispetto alla linea ufficiale, e che si creerà una «nuova squadra» da cui la sua ex fedelissima dovrebbe essere esclusa.

 

les republicains i repubblicani francesiles republicains i repubblicani francesi

«Preferiamo che i responsabili del movimento spieghino la linea del movimento, non altro», ha commentato l’ex inquilino dell’Eliseo alla stampa. «Escludere nel momento in cui si apre un dibattito è una vecchia idea stalinista. Il partito si rafforza discutendo», ha risposto la Kosciusko- Morizet. La battagliera Nkm a questo punto potrebbe lanciarsi nella corsa alle primarie interne.

 

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A diciotto mesi dalle presidenziali, la guerra per la leadership a destra è quindi già cominciata. «Pensavo che non fossimo più in regime di monarchia e che fosse stato abolito il crimine di lesa maestà », ha commentato sarcastico Alain Juppé, principale rivale di Sarkozy nel partito, forte dei buoni sondaggi che lo vedono come un candidato capace di riunire voti a destra ma anche al centro. Non a caso l’attuale sindaco di Bordeaux domenica sera ha pronunciato un discorso per una «Francia aperta, tollerante, moderna »: quasi un programma di governo.

nicolas sarkozynicolas sarkozy

 

Tra i nuovi avversari c’è Xavier Bertrand, che può vantarsi di aver battuto Marine Le Pen con 15 punti di distacco nel Nord-Pas-de-Calais. «Nessuno può arrogarsi questa vittoria», ha tenuto a precisare Bertrand che durante la campagna elettorale ha chiesto a Sarkozy di non venire nella regione, considerandolo come una zavorra.

 

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L’ex inquilino dell’Eliseo si è ripreso il partito un anno fa ma la sua popolarità è ai minimi, anche all’interno del partito. Un’altra nuova stella dei Républicains, Valérie Pecresse, che ha strappato l’Ile de France alla sinistra, ha ringraziato domenica l’ex presidente Jacques Chirac, il suo “mentore”, senza mai citare Sarkozy. Tra i pochi nuovi governatori in linea con la leadership dei Républicains c’è Laurent Wauquiez, che incarna la destra del partito e ha vinto in Rhône-Alpes- Auvergne.

manifestazione a parigi   sarkozy e hollandemanifestazione a parigi sarkozy e hollande

 

L’immagine di Sarkozy appare logorata, con troppi guai giudiziari e una capacità di comunicazione sempre meno efficace. Sulla sfondo c’è da ridefinire l’identità di un partito che ha lasciato la tradizione gollista ma si ritrova schiacciato tra l’avanzata lepenista e la centrizzazione del Ps. A febbraio, ha promesso Sarkozy, si aprirà un dibattito interno. Il presidente non esclude un referendum tra i militanti, per mettere in scacco i suoi avversari. «Dobbiamo capire perché non rappresentiamo l’alternanza agli occhi degli elettor», ha detto François Fillon, altro candidato alle già affollatissime primarie.

 

MARINE LE PEN MARINE LE PEN

Alcuni pesi massimi del partito hanno chiesto di anticipare la consultazione, attualmente fissata per novembre dell’anno prossimo. Fillon si è subito detto contrario, mentre Sarkozy non ha preso posizione, limitandosi a dire che discutere di un cambio di data «non è vietato ». La battaglia per la candidatura all’Eliseo rischia di lacerare la destra francese, mentre per una volta il partito socialista non dovrebbe avere lotte fratricide: dopo il risultato delle regionali, la ricandidatura di François Hollande non è più contestata.

marion le penmarion le pen

 

2. PARIGI, SI INVENTA AGGRESSIONE : “È STATO L’IS”

Da “la Repubblica”

 

È stato ricoverato con ferite al fianco, al collo e all’addome ma a procurargliele non è stato un militante dell’Is, come aveva denunciato in un primo momento: un insegnante di Aubervilles, alle porte di Parigi, ha confessato di essersi inventato l’aggressione subita da parte di un uomo inneggiante al Califfato all’interno della scuola dove insegnava. Lo ha riferito la Procura di Parigi, precisando che l’insegnante si sarebbe procurato da solo gli sfregi.

 

video isis dopo gli attentati di parigivideo isis dopo gli attentati di parigi

Secondo l’iniziale testimonianza del docente, intorno alle 7.15 di ieri mattina un uomo coperto da un passamontagna si sarebbe introdotto nella scuola e lo avrebbe accoltellato alla gola, dichiarando di essere un membro dell’Is e poi fuggendo a piedi. Il maestro è stato ricoverato all’ospedale Lariboisière della capitale francese. Secondo quanto è emerso dagli inquirenti, per auto infliggersi le ferite avrebbe usato delle forbici e un taglierino che teneva in classe.