DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL…
IL GARANTE DEI PROPRI PRIVILEGI – NELL’INCHIESTA BOMBA DI “REPORT” SULL’AUTORITÀ PER I DATI PERSONALI SI PARLA ANCHE DEI RAPPORTI CON “ITA AIRWAYS”: NEL 2023 I QUATTRO MEMBRI DEL GARANTE HANNO RICEVUTO DALLA COMPAGNIA QUATTRO TESSERE “VOLARE” DI LIVELLO EXECUTIVE, UN BENEFIT CHE HA UN CONTROVALORE DI CIRCA SEIMILA EURO ANNUI, PERCHÉ PERMETTE ANCHE L’ACCESSO ILLIMITATO ALLA LOUNGE E AL FAST TRACK. ALL'EPOCA L'AD DI ITA ERA FABIO LAZZERINI – COSA AVEVANO FATTO I MEMBRI DEL COLLEGIO PER MERITARSI TANTA ATTENZIONE? NEL 2022 LA COMPAGNIA ERA STATA OGGETTO DI UN ESPOSTO AL GARANTE DOPO AVER TENUTO SOTTO CONTROLLO LA CORRISPONDENZA MAIL DEI DIPENDENTI: IL PROCEDIMENTO SI È POI CONCLUSO SOLO CON UN AMMONIMENTO, SENZA SANZIONI ECONOMICHE…
AHI! È FIN-ITA PER VIE LEGALI – ALCUNI EX DIPENDENTI DI ITA AIRWAYS HANNO PRESENTATO UN ESPOSTO AL GARANTE DELLA PRIVACY, ACCUSANDO LA COMPAGNIA AEREA DI VIOLAZIONE DEI DATI PERSONALI – SECONDO LA DENUNCIA, LA SOCIETÀ AVREBBE TENUTO SOTTO CONTROLLO LA CORRISPONDENZA MAIL DEI LAVORATORI – NON LO FATE SAPERE AI TEDESCHI DI LUFTHANSA, CHE STANNO ANCORA TRATTANDO CON IL MEF PER ENTRARE NEL CAPITALE DELLA COMPAGNIA...
GARANTE DI CHI?
Trascrizione di una parte dell’inchiesta di “Report” sul Garante della Privacy
Sigfrido Ranucci: “Allora, stavamo parlando di come funziona la mano dual use del garante della privacy, può essere piuma con gli amici, piombo con i nemici. Come si è comportata nel 2022, quando c’è stata una fuga di notizie dall’interno dell’azienda Ita, la compagnia aerea, ecco, l’azienda, ad un certo punto, ha cercato di capire chi fossero gli infedeli.
Ha incaricato un’azienda informatica che, secondo gli spiati, avrebbe trafugato delle mail, nelle quali poi c’era anche un fornitore, un terzo attore e tutti questi spiati e il terzo attore hanno fatto denuncia al garante della privacy, un ricorso, ecco. Come si è comportato il garante e come mai sono finiti nella disponibilità dei quattro membri del collegio Benefit per circa €6.000 le tessere cosiddette volare?”
fabio lazzerini - report - inchiesta garante della privacy ita airways
Anche Ita, la compagnia aerea, finisce sotto la lente dell’autorità italiana, dopo una fuga di notizie che riguardava una guerra industriale che si stava combattendo per il futuro della compagnia aerea. A contendersi Ita sono il fondo statunitense Certares e la cordata MSC Lufthansa. L’amministratore delegato era Fabio Lazzerini.
Chiara De Luca: Lei sperava che andasse in Certares?
Fabio Lazzerini: “No, quello non era il mio lavoro. Il mio lavoro è stato gestire l’azienda e farla funzionare”.
Chiara De Luca: Non avevano una preferenza?
Fabio Lazzerini: “Ma no, zero”.
report - inchiesta garante della privacy ita airways
Chiara De Luca: All’interno della compagnia c’è chi patteggia per un’accordata e chi per l’altra. Ita ingaggia una società informatica che, secondo gli spiati, avrebbe intercettato le mail dei top manager che poi vengono licenziati per scovare chi non era a favore di Certares.
Fanno ricorso al garante della privacy alcuni manager e poi anche un fornitore esterno, a cui era affidata la gestione della stampa estera e le cui mail erano finite tra quelle intercettate. Nello stesso anno, il 2022, viene nominato come responsabile della protezione dei dati di Ita, l’avvocato dello studio E-lex, Stefano Aterno.
Da quanto ci risulta, Stefano Aterno, in qualità di DPO, avrebbe firmato almeno due documenti in rappresentanza di Ita, uno nell’ambito delle contestazioni, l’altro nell’ambito del successivo procedimento di fronte al garante. Eppure Aterno dichiara di non aver difeso la società.
fabio lazzerini - report - inchiesta garante della privacy ita airways
Chiara De Luca: Perché questo studio legale è stato fondato da uno dei membri del garante. Non le dice nulla. Non è stato scelto Aterno per questo motivo?
Fabio Lazzerini: “No, no, veramente non so neanche il nome. Il DPO è esterno ovviamente, ha un contratto ma è esterno”.
L’incarico di Stefano Aterno come responsabile della protezione dei dati finisce nel 2023, ma nel 2024 e nel 2025 Ita dà una consulenza da 64.000 euro allo studio E-lex per supporto al responsabile della protezione dei dati.
Il relatore dell’unico provvedimento, quello del fornitore esterno, arrivato in collegio è Guido Scorza, il garante. Pur riconoscendo le violazioni, alla fine decide solo per una sanzione formale, l’ammonimento, non una sanzione economica.
inchiesta di report sul garante della privacy 6
Guido Scorza: Io non lo sapevo, perché appunto stiamo parlando di un socio che non è stato mio socio, è entrato nello studio successivamente.
Chiara De Luca: Beh, però avrà letto il nome.
Guido Scorza: “Ma dove l’avrei dovuto leggere questo nome?”.
Chiara De Luca: Nelle memorie difensive.
Guido Scorza: “Non credo che fosse onestamente, almeno nella parte di atti che arriva al collegio, che non è mai la totalità. Certo, se avessi letto Aterno mi sarei astenuto, come ho fatto in decine di altre vicende”.
Chiara De Luca: “Il responsabile di questo provvedimento è proprio Guido Scorza, che sarebbe il socio fondatore dello studio E-lex. Nonostante però il garante gli dia ragione, fa solo un ammonimento…”
Fabio Lazzerini: Io ripeto, non so neanche chi sono i quattro, son quattro, lo scopro da adesso, anche come è fatto il garante della privacy.
Chiara De Luca: Eppure a febbraio 2023, nel pieno dello scandalo e prima ancora che venissero presentati i ricorsi, Ita ha emesso quattro tessere volare a livello executive, intestate ai quattro membri del garante e valide fino a dicembre 2024.
È un benefit riservato a coloro che fanno almeno 90 voli l’anno e hanno un controvalore stimato di circa €6.000 annui, perché permette anche l’accesso illimitato alla lounge e al fast track.
inchiesta di report sul garante della privacy 4
Chiara De Luca: I membri del collegio possono ricevere regali da, diciamo, società o aziende che si su cui poi si trovano a discutere?
Guido Scorza: Mah, allora, diciamo, nel corso dell’istruttoria mi sembrerebbe inopportuno, poi dipende dal valore del regalo. Credo che ci sia un codice etico per i componenti del collegio che fissa sicuramente, diciamo, il modico valore del regalo.
Chiara De Luca: Le faccio questa domanda perché mi risulta che a marzo 2023 Ita, la compagnia di bandiera italiana, abbia omaggiato i quattro membri del collegio delle tessere volare, che sono queste tessere che, diciamo, danno una serie di benefit a chi le possiede. Mi conferma questa informazione?
Guido Scorza: Allora, io posso parlare come sempre per me e non per tutti, quindi io quella tessera ce l’ho, l’ho avuta perché viaggio, non perché me l’abbia regalata Ita.
ITA AIRWAYS, CONTRO L’EX AD LAZZERINI ESPOSTO ALLA CORTE DEI CONTI PER DANNO ERARIALE
Articolo di Giovanna Predoni per www.lettera43.it del 2 luglio 2024 - Estratti
Sarà un’altra estate amara per l’ex amministratore delegato di Ita Airways Fabio Lazzerini. In un tesissimo consiglio d’amministrazione di qualche giorno fa, il magistrato contabile ha deciso di inviare un esposto alla Corte dei conti. La decisione è stata presa dopo la ricognizione fatta sui risarcimenti milionari seguiti alle cause perse dalla compagnia di bandiera contro i dirigenti e i giornalisti oggetto di violazione della privacy a seguito dello spionaggio delle comunicazioni tramite mail.
Una iniziativa che ha generato un rilevante danno erariale per le casse dello Stato. Sotto la lente del magistrato anche il contratto con Tie, alcune nomine di ex Alitalia decise individualmente, e i voli per vip ad approvazione discrezionale al di fuori dei codici aziendali.
Una vittoria anche di questo giornale, che è sempre stato critico nei confronti dell’operato di Lazzerini, e che per questo si è spinto a denunciarci portando proprio lui stesso, nella foga di rivalersi, le prove di questo spionaggio e della violazione della privacy che gli sono stati fatali.
[...] Ma sono anche altri i colleghi i cui rapporti con Ita sono stati oggetto di spionaggio da parte dell’ad della compagnia, minando così la corretta prassi che regola i rapporti tra informazione e potere. Lazzerini sul tema della querela ha chiesto una rettifica, a cui Lettera43 ha risposto.
Lufthansa, ormai prossima alle nozze con Ita Airways [...], è stata portata a conoscenza di questa gestione opaca che contribuiva a minare il rapporto tra la compagnia tedesca e il governo italiano. Governo che a luglio del 2023 ha provveduto prontamente ad allontanare Lazzerini.
E a farlo anche in maniera diretta e chiara, offrendogli “solo” 700 mila euro di buona uscita a fronte degli oltre 2 milioni che gli spettavano, con l’indicazione che qualora avesse contestato questo accordo sarebbe stato denunciato alle autorità competenti. E tutto questo senza alcuna manleva, di nessun genere, in quanto le indagini e i processi erano ancora in corso e stavano iniziando a emergere i suoi metodi illeciti.
Ebbene, a distanza di un anno Ita Airways, dopo aver perso i processi e chiesto ai dirigenti di transare per evitare ulteriori escalation giudiziarie che potevano far emergere altri comportamenti dell’ex ad dannosi per la compagnia, oltretutto a ridosso dell’alleanza con Lufthansa, ha deciso di rivalersi contro Lazzerini per danno erariale. Di conseguenza il manager non solo dovrà restituire i 700 mila euro ricevuti, ma dovrà anche risarcire la compagnia dell’esborso milionario per le cause perse.
Un destino in qualche modo annunciato, che Lazzerini ha provato a scongiurare con ogni mezzo. Un cerchio che si chiude, dove la giustizia farà il suo corso verso chi ha mostrato atteggiamenti infedeli verso lo Stato. In cda il giudice della Corte dei conti, visti tutti i documenti, non ha avuto dubbi nel portare avanti l’esposto.
Nonostante i momenti di tensione e l’opposizione di chi avrebbe preferito mettere una pietra sopra la vicenda, come testimoniano le dimissioni di un membro del Collegio sindacale che, alla vigilia del via libera dell’Antitrust all’alleanza con Lufthansa, ha preferito non essere coinvolto.
A farne le spese è ipotizzabile che siano anche i fedelissimi di Lazzerini ancora rimasti al loro posto. Primo fra tutti il direttore del personale Domenico Galasso, che, come le sentenze hanno fatto emergere, ha appoggiato l’ex ad in questa attività di violazione della privacy.
inchiesta di report sul garante della privacy 2
Oltretutto Galasso, attraverso diverse manovre oggetto ancora di indagine e sfruttando la sua posizione apicale, sembrerebbe sia stato uno dei più strenui oppositori dell’operazione di alleanza voluta dal governo e ora giunta a buon fine. Per non parlare del suo altissimo tasso di assenteismo, tra l’altro nei momenti più delicati della vita della compagnia, come anche riportato in precedenti articoli su questo giornale.
Altra dirigente che vede la poltrona traballare è Emiliana Limosani, ex segretaria storica di Lazzerini promossa dallo stesso a direttrice commerciale, con risultati che da un punto di vista di revenue rimangono sempre balbettanti e poco convincenti.
Basti pensare che nell’estate del 2023, mentre tutte le compagnie aeree hanno guadagnato in tripla cifra dalla ripresa del traffico post Covid, Ita nella sua parte commerciale ha registrato incrementi ampiamente al di sotto dei concorrenti, come riportato nel bilancio.
Per ultimo, Giulio Brantl, numero due del reparto Ict di Ita Airways. Colui che, fedele all’ex ad e a Galasso, avrebbe aperto gli accessi dei dirigenti dando le password della compagnia (ci sono documenti in tal senso), con grande rischio per la sicurezza aziendale, alla società incaricata dello spionaggio, non rispettando le norme sulla privacy molto chiare. Lufthansa è a conoscenza della sua posizione e della sua attività e non si esclude che insieme e Galasso e Limosani sia uno dei primi che sarà messo in discussione. [...]
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