
DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA…
1 - BORSA: SEDUTA NERA PER MILANO SU AUMENTO PERCEZIONE RISCHIO ITALIA - FTSE ALL SHARE -2,65%, FTSE MIB -2,81%...
Radiocor - Seduta da ultima della classe per Milano tra le Borse europee. Piazza Affari ha risentito di diversi fattori che hanno contribuito ad aumentare sul mercato la percezione del rischio collegato all'Italia, a partire dall'aumento dello spread BTp-Bund. Il Ftse All Share ha perso il 2,65% e il Ftse Mib il 2,81%. Male tutte le banche, mentre sono salite Pirelli e Ansaldo grazie alle semestrali.
2 - BTP: LO SPREAD TOCCA I MASSIMI A 312 PUNTI DOPO AVVIO WALL STREET...
Radiocor - Titoli di Stato sotto pressione sul mercato obbligazionario. Lo spread di rendimento dei decennali italiani ha toccato il massimo di seduta nei confronti dei titoli tedeschi di pari durata a 312 punti, segnalano dalla sala operativa di Mps Capital Services.
Dopo una mattinata in cui la forbice dei rendimenti si era gia' allargata rispetto ai livelli della vigilia, nel pomeriggio l'avvio negativo di Wall Street, spiega un operatore, ha accentuato la vena ribassista sul debito sovrano dei paesi deboli dell'eurozona. Il bund future invece vola: e' indicato ai massimi di seduta a 129,42 con un guadagno di oltre 100 punti rispetto al settlement della vigilia.
3 - TITOLI STATO: FT, PER DEUTSCHE BANK -88% ESPOSIZIONE SU DEBITO ITALIANO...
(Adnkronos) - Nei primi sei mesi del 2011 Deutsche Bank ha ridotto dellâ88 per cento la propria esposizione sui titoli di Stato italiani. Lo sottolinea il âFinancial Timesâ in una analisi dei conti trimestrali dellâistituto tedesco: in dettaglio Deutsche Bank ha ridotto il proprio portafoglio di titoli dagli 8 miliardi detenuti alla fine del 2010 a 997 milioni di euro.
In totale lâesposizione verso il Portogallo, Italia, Irlanda, Spagna e Grecia eâ scesa del 70 per cento nei primi sei mesi ed oggi lâistituo ha in âpanciaâ titoli per soli 3,7 miliardi. Al quotidiano britannico, tuttavia Deutsche Bank ribadisce di essere "pienamente impegnata sul mercato italiano".
4- PIAZZA AFFARI MAGLIA NERA D'EUROPA, FTSE MIB CHIUDE A QUASI -3%. TONFO DELLE BANCHE
Finanza.com - Girandole di vendite sul comparto bancario: Ubi Banca ha ceduto il 5,68% a 3,254 euro, Intesa SanPaolo il 5,13% a 1,57 euro, Unicredit il 4,30% a 1,224 euro, Mediobanca il 4,93% a 6,26 euro, Banco Popolare il 5,37% a 1,357 euro, Popolare di Milano il 3,49% a 1,467 euro.
Male anche gli altri titoli finanziari: Azimut è arretrata del 3,85% a 5,62 euro, Fondiaria-Sai del 5,81% a 1,864 euro, Mediolanum il 3,99% a 2,694 euro, Generali il 3,25% a 13,40 euro. Impregilo (+1,41% a 2,02 euro) sotto i riflettori dopo l'uscita di alcune indiscrezioni secondo cui Marcello Gavio sarebbe pronto a fare un'offerta per rilevare la quota del 33% detenuta da Salvatore Ligresti in Igli per poi rigirarne metà ad Atlantia.
In questo modo raggiungerebbe l'obiettivo di aumentare la propria posizione in Impregilo. Pirelli (+1,20% a 7,18 euro) è scattata dopo aver archiviato il primo semestre in netto miglioramento rispetto all'anno scorso. L'utile netto consolidato è risultato essere pari a 168,8 milioni, più che raddoppiato rispetto ai 77 milioni a perimetro omogeneo registrati nell'analogo periodo del 2010.
5- CRISI ECONOMICA: AMATO, UNA TANTUM SU RICCHEZZA PUO' RASSICURARE MERCATI...
(Adnkronos) - Questa crisi "eâ diversa da quella del 1992" ma "colpisce che forse non câeâ nel paese una sufficiente consapevolezza sulle dimensioni del rischio che corriamo". Lo dichiara - in unâintervista al âCorriere della Seraâ - lâex presidente del Consiglio Giuliano Amato, che sottolinea come "il grande cambiamento di questi anni eâ che il debito sovrano, una volta sinonimo di debito garantito, non eâ piuâ ritenuto affatto tale".
In uno scenario in cui, anche se "la manovra che eâ stata fatta fino al 2014 ci fa stare tranquilli, la danza contro di noi puoâ partire in ogi momento", Amato ribadisce la sua idea di patrimoniale. " Se una imposta sulla ricchezza una tantum puoâ abbattere il nostro debito per qualche decina di punti e tranquillizzare i mercati, non possiamo sottrarci".
Tuttavia, aggiunge, "prima di arrivare a questa medicina da cavallo, dovremmo ritrovare lâimpegno che in certi grandi momenti della nostra storia abbiamo avuto di lavorare pancia a terra e far produrre al Paese tutto quello che puoâ produrre".
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