TRUCCHI DA CRUCCHI - LA GERMANIA OCCUPA I POSTI CHIAVE DELL’UE, GLI ALTRI PAESI CONTRO LA MERKEL: “TROPPI TEDESCHI DEMOCRISTIANI AI VERTICI” - LA LIBERALE FRANCESE GOULARD: “NAZIONALISMO INSANO”

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Andrea Tarquini per ‘La Repubblica

 

mogherini obama renzimogherini obama renzi

Troppi tedeschi, e soprattutto troppi democristiani di Angela Merkel, ai posti chiave nell’Europarlamento e nelle altre istituzioni dell’Unione europea. Ecco il mugugno diffusissimo a Strasburgo e Bruxelles, di cui riferisce ampiamente l’autorevole quotidiano liberal di Monaco Sueddeutsche Zeitung.
 

Su questo sfondo l’insistenza di Matteo Renzi a favore di Federica Mogherini come futuro “ministro degli Esteri” della Ue e di un riequilibrio delle nomine diventa partita europea, non solo italiana. I conti sono presto fatti. Tre capigruppo parlamentari sono tedeschi: quelli di Popolari, Verdi e della Linke (sinistra radicale). Il socialdemocratico tedesco Martin Schulz è riconfermato.

 

RENZI MOGHERINI FOTO LAPRESSE RENZI MOGHERINI FOTO LAPRESSE

Il segretario generale dell’Assemblea, Klaus Welle, Cdu, resta in carica. Werner Hoyer, liberale tedesco, guida la Banca europea degli investimenti. Klaus Regling è al comando dello Esm, il fondo speciale salva euro istituito dall’eurozona. Uwe Corsepius, ex consigliere diplomatico di Angela Merkel, è segretario generale del Consiglio dei ministri dell’Unione europea. Martin Selmayr, democristiano tedesco, già capo dello staff elettorale di Juncker, è considerato altamente papabile come suo capo di gabinetto.
 

martin Schulz martin Schulz

Il predominio tedesco viene denunciato dalla liberale francese Sylvie Goulard: «Troppo nazionalismo non è sano ». Purtroppo, la debolezza politica interna degli altri paesi crea vuoti di candidature che oggettivamente aprono spazio ai tedeschi. Nel Regno Unito, l’umore antieuropeo è così forte da rendere inappetibile a qualsiasi politico britannico l’ambizione pubblicamente espressa a una poltrona eccellente a Bruxelles o Strasburgo.

 

Klaus WelleKlaus Welle

In Francia, tutti sono sotto shock per il trionfo del Front National fascistoide e antieuropeo, e alla debolezza del Ps di governo e del suo impopolare capo dello Stato François Hollande si accoppiano ora i problemi interni alla Ump (opposizione di centrodestra) con l’indagine sull’ex presidente Sarkozy e altri scandali.

Klaus ReglingKlaus Regling

 

In altri paesi, politici che meriterebbero poltrone europee temono di apparire candidati dei tedeschi: leader olandesi e finnici, la premier danese Helle Thorning- Schmidt, i due cavalli di razza polacchi, cioè il premier Donald Tusk e il ministro degli esteri Radoslaw “Radek” Sikorski.
 

Unica eccezione, l’Italia. Con Renzi, scrivono i media tedeschi, Roma ha ritrovato
sia un ruolo, sia candidati credibili.