BORDELLO ITALIA - IL RENZIANO GIACHETTI SCRIVE A GRILLO DOPO CHE SUL SUO BLOG SONO APPARSE MINACCE DI MORTE AI DEPUTATI - MA SAPETE CHI LE HA SCRITTE? UN FAN DI RENZI!

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1. GIACHETTI, SU SUO BLOG MINACCE DI MORTE AI DEPUTATI
(ANSA) - "Caro Beppe Grillo, il 7 dicembre hai postato sul suo tuo blog la foto 'segnaletica' mia e di altri 8 colleghi indicati, insieme ad altri 141, come abusivi". Qualcuno tra i commenti al post quello stesso giorno "raffina la caccia all'uomo rendendola più esplicita: 'Dai a questo punto la lista ce l'avete. Prendete un fucile ed andate ad ammazzarli uno ad uno a casa. Mi sembra il minimo'". Lo denuncia il deputato Roberto Giachetti, in una lettera aperta al leader M5S.

"Mi esponi ad un nemico invisibile", gli scrive.Roberto Giachetti, deputato del Pd, scrive una lettera aperta a Beppe Grillo, dopo che il leader M5S ha pubblicato sul suo blog la lista dei 150 parlamentari 'abusivi' perché eletti con il premio di maggioranza e ha invitato a "fermarli" davanti all'ingresso di Montecitorio. "Siamo praticamente al 'caccia all'uomo day' - commenta Giachetti - Un invito che ognuno dei tantissimi seguaci del tuo blog può declinare a suo piacere.

Ed infatti nel giro di breve tempo, nel riuscito effetto di generare un chiaro clima di odio, qualcuno alle 14.32 del medesimo giorno raffina la caccia all'uomo rendendola più esplicita: 'Dai a questo punto la lista ce l'avete. Prendete un fucile ed andate ad ammazzarli uno ad uno a casa. Mi sembra il minimo'.

Ho letto e fotografato dal blog questo invito ieri sera. Sono passati tre giorni e sta ancora lì, non hai avuto neanche la decenza di eliminarlo. E non mi si dica che non l'avevi visto. Se pubblichi la foto di qualcuno e la accompagni con l'invito a 'fermarlo' all'ingresso di Montecitorio non puoi esimerti almeno dal verificare l'effetto che fa. Se non lo hai fatto è una scelta ben precisa".

Il vicepresidente della Camera ricorda di essere al 65esimo giorno di sciopero della fame "per imporre a tutti il rispetto dell'impegno di cambiare una legge elettorale indecente. Conosco - spiega - i rischi concreti di uno sciopero della fame così prolungato. Scelgo liberamente di correre questi rischi. Più aumentano i giorni di digiuno più convivo con l'intima consapevolezza che quei rischi possano trasformarsi in qualcosa di più reale, ma sento di dover andare avanti.

Consapevole. Invece, caro Grillo - prosegue Giachetti - quello che tu mi scarichi addosso con questa operazione è l'obbligo di convivere con un rischio che non conosco, che non potrei sapere dove si annida, come si organizza, quando potrebbe colpirmi. Mi esponi ad un nemico invisibile ma che certamente c'è, che ha colpito qualche mese fa un integerrimo servitore dello stato, che si muove agilmente nel clima di odio che viviamo e che potrebbe facilmente andare a segno contro persone come me (ed i miei colleghi) che non girano con auto blu e con scorte al seguito. Come faccio a non dirti che da qualche giorno convivo con una preoccupazione in più?".


2. IL FUOCO AMICO DI GIACHETTI
Dal blog di Beppe Grillo, www.beppegrillo.it

Giachetti ha ragione. Il commento dell'utente da lui citato è vergognoso ed è quanto di più lontano dallo stile e dal linguaggio degli attivisti del M5S. Se si sente diffamato Giachetti deve immediatamente rivolgersi alla polizia postale e querelarlo. Il blog collaborerà con le autorità. Nilo Pacenza, così si firma il commentatore, è il fondatore della pagina facebook del comitato per la candidatura di Renzi alle primarie "Adesso Carpi".

I pidimenoellini si minacciano di morte sul Blog? O si tratta di schizzi di merda digitali lanciati per screditare ancora una volta il M5S e bollarlo come pericoloso e violento agli occhi dell'opinione pubblica? E' un'operazione squallida degna dei peggiori regimi autoritari e infatti rilanciata da tutti i media di regime con Repubblica in testa.

Giachetti è una persona che ha avuto almeno una buona idea proponendo la decadenza del Porcellum e il M5S ha votato la sua mozione contrariaramente al suo partito, ma è abusivo e non deve più entrare in Parlamento. Lo sa anche lui. Darebbe un segnale forte a tutto il Paese se riprendesse a mangiare e si dimettesse subito.

 

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