DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA…
Da "Italia Oggi"
1 - BOOKMAKERS CONTRO IL CAV...
Ci mancavano pure gli organizzatori delle scommesse, contro il Cavaliere. «Ore contate per il governo Berlusconi»: è questa la previsione dei bookmaker stranieri, che gettano scetticismo sulla tenuta del presidente del Consiglio fino al termine della legislatura. Secondo gli allibratori, infatti, le possibilità per il premier di completare il mandato salgono a 2.10 contro l'1.65 sulla fine anticipata. Inoltre, secondo l'agenzia specializzata Agicos, si gioca a 1.72 l'ipotesi che si andrà alle urne prima del termine del mandato dell'attuale governo.
Ancora, i bookmaker sono pronti a scommettere che l'uscita di scena di Berlusconi non avverrà «per propria decisione» (ipotesi quotata a 6.00), per il raggiungimento del termine della legislatura (quota 2.40), ma piuttosto che il presidente del Consiglio «verrà costretto a lasciare» (quota 1.65). (Mario Nuzzi)
2 - CESA FAN DI ARCINAZZO...
Il leader Udc, Lorenzo Cesa, è nato a Arcinazzo Romano: per questo motivo non poteva mancare, nella sala Zuccari di palazzo Giustiniani, alla presentazione del libro «Leopoldo Parodi Delfino. Il senatore di ferro e la B.P.D.», scritto da Antonella de Orleans-Borbòn pubblicato da Talete editrice. Già , perché la più bella villa di Arcinazzo è sempre stata quella dei Parodi Delfino, e Cesa è legatissimo alla terra che lo ha visto nascere.
E se Cesare Romiti e Giancarlo Elia Valori hanno partecipato alla serata romana in qualità di ex dirigenti della società , di un altro presentatore del volume, Giancarlo Leone, oltre alla professionalità è stato sottolineato il suo legame affettivo con la figura del protagonista del testo storico. Sì, perché come ha rilevato Romiti, la metà del vice direttore generale della Rai è Diamara Parodi Delfino. (Pierre de Nolac)
3 - E MARONI SFORNA SEGRETARI DISOCCUPATI...
C'è crisi, nella pubblica amministrazione. Ma il ministero di Roberto Maroni continua a indire concorsi per formare e reclutare segretari comunali. Che poi però non trovano posto. Tra tagli ai bilanci, blocco delle assunzioni, e la prospettiva di un accorpamento dei piccoli comuni sotto soglia, non sono tanti i sindaci che possono permettersi un proprio segretario comunale. E così è successo che, con il predente corso-concorso, su 365 vincitori duecento siano ancora in cerca di una collocazione.
Ma non è finita, perché intanto la scuola superiore della pubblica amministrazione locale, dipendente dal ministero dell'interno presso il quale è allocata la struttura di missione che deve liquidare l'Agenzia per i segretari comunali, sta realizzando il quarto corso-concorso e un quinto è in avvio. Tanti segretari, con il rischio però che diventino tanti disoccupati. Il caso è approdato in senato, con un'interrogazione di Stefano Pedica (Idv) ai ministri competenti.
L'interrogazione punta il dito contro l'assenza della pur obbligatoria programmazione triennale del fabbisogno di personale, propedeutica a ogni concorso, e ventila l'ipotesi di danno erariale. «Ci sono 281 corsisti, con costi per l'espletamento dei soli corsi di circa 9 milioni di euro», scrive Pedica. Senza tenere conto dei costi della scuola: «La Corte dei conti, approvando la relazione di controllo sui rendiconti dell'ex agenzia, ha evidenziato che l'abrogazione degli articoli 102 e 103 del testo unico di cui al decreto legislativo n. 267 del 2000... comporta la soppressione dell'agenzia e la conseguente soppressione della scuola superiore della pubblica amministrazione, quale organismo strumentale dell'agenzia». (Alessandra Ricciardi)
4 - ALEMANNO NELLA METRO FINGE DI TELEFONARE PER PRESENTARE LA NUOVA COPERTURA GSM...
«Gianni, mettiti in posa, fai finta di telefonare con il cellulare»: i fotografi, implacabili, aspettavano da un'ora l'arrivo del sindaco di Roma Gianni Alemanno alla fermata Spagna della linea A della metropolitana capitolina. La stampa era stata convocata alle 10.30 per assistere alla conferenza alemanniana dedicata alla presentazione del servizio di copertura Gsm che consentirà ai passeggeri della metropolitana di utilizzare il telefonino all'interno delle gallerie. «Un passaggio fondamentale per dare un'idea di modernità della città », ha detto Alemanno, mostrandosi con il cellulare all'orecchio destro.
Il primo cittadino è stato fortunato: a causa del suo forte ritardo gli operatori televisivi e i fotografi se ne volevano andare, spazientiti per il tempo perso sottoterra in attesa di Alemanno. Ogni volta venivano rincuorati dagli addetti alla conferenza con un classico «tra poco arriva».
Peccato perché il servizio presentato è davvero utile: grazie agli accordi siglati da Atac con le compagnie telefoniche, entro maggio 2012 il servizio di copertura Gsm all'interno della metropolitana sarà esteso all'intera linea A ed entro ottobre 2012 all'intera linea B. Al momento, i passeggeri possono usare il telefonino nelle stazioni di Repubblica, Barberini e Spagna.
«Un servizio a costo zero per l'amministrazione comunale», ha detto l'assessore capitolino alla mobilità Antonello Aurigemma, «che contiamo di estendere progressivamente a tutti i nodi strategici». Per Alemanno, «avere la possibilità di usare il telefono anche in metropolitana è un'opportunità che non poteva essere rinviata».
In questo modo, «si pone Roma all'altezza delle grandi capitali europee, dove questo servizio è già attivo», ha aggiunto l'amministratore delegato di Atac, Carlo Tosti che ha anche fatto notare che, grazie agli accordi siglati con le varie compagnie telefoniche, Atac (che ha messo a disposizione l'infrastruttura necessaria al funzionamento del servizio) incasserà un milione di euro l'anno. Puntualmente: non come il sindaco. (Pierre de Nolac)
5 - BONANNI DISDETTA IL GOVERNO. TORNA LA VOGLIA DI SCIOPERO...
La liaison pare proprio finita. «Servono nuovi protagonisti per governare il Paese», diceva ieri il segretario della Cisl Raffaele Bonanni al Corriere della Sera, tacciando di inadeguatezza l'azione dell'esecutivo e invocando larghe intese per contrastare la crisi. Il cambio di rotta nei rapporti con il governo Berlusconi era sottotraccia nelle ultime settimane. E dovrebbe essere consacrato il 12 ottobre, quando Bonanni ha chiamato a raccolta a Roma tutti i comparti del pubblico impiego per definire una piattaforma rivendicativa. Ma la sensazione è che, così come già fatto dalla Uil di Luigi Angeletti, anche per Bonanni possa essere giunto il momento di pronunciare la parola fatidica: «Sciopero».
La goccia che potrebbe far traboccare il vaso nei rapporti sempre più lisi con l'esecutivo, una nuova manovra correttiva dei conti che salassi pensionati e lavoratori. A fronte di interventi solo di facciata sul taglio ai costi della politica e zero misure per il rilancio. Se così dovesse essere, Bonanni non ci penserebbe due volte a scendere in piazza. Angeletti lo ha già programmato, uno sciopero per statali, scuola, università e ricerca, per il 28 ottobre. E a questo punto non è escluso che il fronte della protesta possa ricompattarsi anche con la Cgil. Dalla crisi del governo alla rinascita della Triplice. (Alessandra Ricciardi)
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