ronald lauder giorgia meloni

GIORGIA, 110 E LAUDER – LA MELONI HA TROVATO IL TEMPO PER INCONTRARE A PALAZZO CHIGI RONALD LAUDER, CAPO DEL CONGRESSO EBRAICO MONDIALE E PERSONAGGIO MOLTO INFLUENTE NEL PARTITO REPUBBLICANO AMERICANO. DI RECENTE, HA ANNUNCIATO CHE NON FINANZIERÀ LA CAMPAGNA DI TRUMP NEL 2024, E SI STA SPOSTANDO VERSO RON DESANTIS – LAUDER HA DETTO DI AVER APPREZZATO IL DISCORSO DELLA FIDUCIA, E POI HA AVUTO UNO SCAMBIO DI CORTESIE E BATTUTE CON LA DUCETTA: “TU SEI PIÙ A SINISTRA DI ME”, HA DETTO ALLA PREMIER, CHE HA ANNUNCIATO DI AVERE IN PROGRAMMA UNA VISITA NEGLI USA A INIZIO 2023…

Estratto dell’articolo di Simone Canettieri per “il Foglio”

 

 

giorgia meloni ronald lauder

[…] “Appena avrò spicciato le cose qui, dopo la manovra, ho in programma una visita negli Usa all’inizio del nuovo anno. E con l’occasione mi piacerebbe anche intensificare i rapporti con il nuovo corso dei Conservatori”.

 

Giorgia Meloni ieri mattina ha spiegato le sue intenzioni a Ronald Lauder, capo del congresso ebraico mondiale, nonché fra i cinquecento uomini più ricchi al mondo (con un patrimonio di 4,5 miliardi di dollari). L’incontro è durato 45 minuti. La premier e il magnate ebreo hanno sempre parlato in inglese. Con vari siparietti.

 

DONALD TRUMP RONALD LAUDER

A partire da quello iniziale. “Tu sei più a sinistra di me”, ha detto l’uomo d’affari alla presidente del Consiglio strappandole un sorriso. I leader seduti sulle sedie e ai loro lati i rispettivi staff sui divanetti.

 

Lauder si è presentato a Palazzo Chigi con Maram Stern, vicepresidente del congresso mondiale ebraico, Noemi Di Segni (responsabile della comunità in Italia), Ruth Dureghello (responsabile di quella romana) e Fabio Perugia (advisor italiano di Lauder).

 

ruth dureghello (2)

[…] Lauder  ha detto alla premier di aver apprezzato le sue parole, il giorno della fiducia, contro tutti i totalitarismi, il fascismo e le leggi razziali. Ma si è parlato soprattutto molto di America.

 

“Conosco Trump dai tempi del college e gli avevo consigliato di non ricandidarsi, di non esporsi alle elezioni di Midterm perché sarebbe stato un disastro. E così è stato”, ha raccontato Lauder durante l’incontro.

 

 

Meloni ha sorriso e annuito. Lasciando a intendere una distanza  dal vecchio inquilino della Casa Bianca. Nonostante una certa infatuazione che a febbraio del 2020  la portò a Washington al National Prayer Breakfast, unica invitata italiana, al cospetto di Trump.

 

giorgia meloni ronald lauder

[…] Meloni ha ribadito agli ospiti l’importanza dell’asse con l’America. Un rapporto che si è nutrito anche del bilaterale a Bali con il presidente Joe Biden, con il quale ha detto di aver trovato piena sintonia sui grandi dossier internazionali.

 

 

Lauder però rappresenta un pezzo importante  di America repubblicana che guarda alla premier. E si è messo a disposizione per favorirla con incontri e rapporti.  In questa tela c’è anche DeSantis, il governatore della Florida che punta alla presidenza degli Stati uniti. “Se posso in qualche modo esserti di aiuto puoi contare su di me”, le ha detto il capo del congresso mondiale ebraico. […]

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