VIDEO-FLASH! - L’ARRIVO DI CECILIA SALA NELLA SUA CASA A ROMA. IN AUTO INSIEME AL COMPAGNO, DANIELE…
ELISABETTA BELLONI - FOTO LAPRESSE
1. SPACCATURE E INCOMPRENSIONI L’ADDIO DI BELLONI AI SERVIZI SEGRETI
Estratto dell’articolo di Marco Galluzzo per il “Corriere della Sera”
[…] Belloni ha […] escluso che la sua decisione, in anticipo di cinque mesi sulla scadenza naturale del mandato, sia dovuta ad un nuovo impegno europeo. Anche se è molto probabile che fra pochi giorni assuma un nuovo incarico sensibile e di alto livello, come rappresentante personale di Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, su uno dei dossier strategici che si aprono nella nuovo legislatura Ue: dalla sicurezza all’immigrazione. […]
GIORGIA MELONI - URSULA VON DER LEYEN
2. LE MANI DI MANTOVANO SUI SERVIZI. BELLONI IN UE: LO SPONSOR È DRAGHI
Estratto dell’articolo di Stefano Iannaccone per “Domani”
[…] Elisabetta Belloni, come anticipato da Repubblica, ha rassegnato le dimissioni da direttrice del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (Dis) che saranno esecutive dal 15 gennaio […] quattro mesi prima della scadenza del mandato.
MARIO DRAGHI URSULA VON DER LEYEN - RAPPORTO COMPETITIVITA UE
La decisione era precedente, datata 23 dicembre. L’annuncio è slittato solo per evitare scossoni mediatici durante le festività. «Motivi personali», è la versione ufficiale. Eppure Belloni esce di scena sbattendo la porta, nonostante il buon rapporto costruito nel tempo con la presidente del Consiglio Meloni. Tra la diplomatica e il sottosegretario alla presidenza non è mai nata un’intesa.
Le divergenze sono aumentate, la rottura non ha meravigliato chi conosceva la situazione. L’ambasciatrice si è sentita sempre più messa ai margini dei dossier più importanti fino ad avvertire la sfiducia nei propri confronti.
elisabetta belloni foto di bacco (2)
Secondo qualcuno addirittura «temeva di essere spiata». Vero o no, era il sintomo di un’aria irrespirabile. Belloni ha scelto una strategia contraria a quella di Mantovano, appiattendosi sulle posizioni dell’ex direttore dell’Aisi (l’Agenzia per i servizi segreti interni), Mario Parente e successivamente sulla linea di Giuseppe Del Deo, quando era numero due dell’Agenzia, creando attrito pure con Giovanni Caravelli, direttore dell’Aise (i servizi segreti all’estero).
La direttrice dimissionaria del Dis, secondo quanto raccontano a Domani, ha difeso Del Deo di fronte ai casi più scottanti.
Su tutti la storia – raccontata da Domani – delle due persone viste vicine all’auto di Andrea Giambruno, l’ex compagno di Meloni, derubricata ufficialmente a tentativo di furto.
Ma con ricadute all’interno degli apparati di intelligence. Nel frattempo Del Deo, ad agosto, è diventato vicedirettore del Dis, proprio al fianco di Belloni.
Anche il Quirinale non si è mosso a difesa dell’ambasciatrice, uscita dall’ala protettiva del Colle nel momento in cui ha accettato di farsi candidare alla presidenza della Repubblica. Nemmeno la protezione di Meloni (che tuttora ha conservato un buon rapporto con la donna che è stata la sherpa del G7) è bastata.
GIOVANNI CARAVELLI - FOTO LAPRESSE
La premier ha tentato di trovarle un posto nel governo, come ministra degli Affari europei, una delle deleghe lasciate da Raffaele Fitto. A mettere il veto è stato Antonio Tajani: da ministro degli Esteri era infastidito di una presenza così ingombrante agli Affari europei.
A quel punto Belloni ha maturato la convinzione di cambiare aria: troppa ostilità nei suoi confronti. Ha atteso solo il momento giusto con la possibilità di andare in Europa, non da rappresentante dell’esecutivo italiano, ma da consigliera della presidente della commissione, Ursula von der Leyen.
Secondo quanto svelano a Domani, lo sponsor non sarebbe stato Meloni ma l’ex premier Mario Draghi, che l’ha nominata al Dipartimento per la prima volta. Belloni, a quel punto, ha rotto gli indugi.
[…] Per il governo si apre una partita delicata, quella della sostituzione al vertice del Dis. L’obiettivo è di fare presto, trovando una soluzione fin dal prossimo Consiglio dei ministri (da convocare). I nomi in pista sono tanti. Tra questi c’è Bruno Valensise, da poco (si è insediato ad aprile) a capo dell’Aisi. Ma l’operazione richiederebbe la necessità di avere già un sostituto pronto per l’agenzia dei servizi interni.
Il profilo potrebbe essere quello di Mario Cinque, nominato di recente vice comandante generale dei carabinieri. Qualcuno spiega che potrebbe essere spendibile anche il vertice del Dis, solo che è considerato troppo operativo.
Per questo è più plausibile l’approdo all’Aisi per cui sono in corsa – sempre se dovesse essere spostato Valensise – Vittorio Rizzi, da settembre scorso vicedirettore dell’agenzia, e Carmine Belfiore vicecapo vicario della Polizia da pochi mesi.
Se Valensise dovesse restare al proprio posto all’Aisi, c’è poi l’ipotesi di pescare l’attuale numero uno dell’Agenzia della cybersicurezza, Bruno Frattasi, come direttore del Dis. Nel governo, soprattutto dal ministero della Difesa, c’è l’intenzione di mettere un militare al timone di quella struttura. Per Frattasi sarebbe un’uscita di scena con promozione.
Nella rosa delle candidature c’è quella di Francesco Paolo Figliuolo, ex commissario per la ricostruzione in Emilia-Romagna, che poco prima di Natale è stato nominato vicedirettore dell’Aise. Più defilati il capo della polizia, Vittorio Pisani e il capo di stato maggiore della Guardia di Finanza, Leandro Cuzzocrea […]. Resta improbabile il passaggio alla direzione del Dis di Caravelli che da direttore dell’Aise è impegnato per la liberazione di Sala.
Vittorio RizziBRUNO FRATTASI CON LA MAGLIETTA DI FRATELLI D ITALIA ALLA CONVENTION DI PESCARA - APRILE 2024
GIORGIA MELONI URSULA VON DER LEYEN
MARIO DRAGHI URSULA VON DER LEYEN MEME
MARIO DRAGHI URSULA VON DER LEYEN - RAPPORTO COMPETITIVITA UE
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