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FRATELLI D’ITALIA, TUTTI IN PIAZZA CONTRO I MAGISTRATI! – GIORGIA MELONI PENSA A UNA MANIFESTAZIONE POPOLARE CONTRO LE TOGHE – LO RIVELA UN SONDAGGIO RISERVATO SPEDITO IERI DA FDI A ISCRITTI E MILITANTI: NEL QUESTIONARIO VIENE PROPOSTA PER LA PRIMA VOLTA UNA MOBILITAZIONE CONTRO GIUDICI E PM CHE, A DETTA DELLA SORA GIORGIA, DANNEGGEREBBERO LEI “E LA NAZIONE” (OLTRE AD ALTRI QUESITI SUL CASO ALMASRI E RIFORMA DELLA GIUSTIZIA) – GIORGIA MELONI È CONVINTA CHE LA CROCIATA ANTI-MAGISTRATI FRUTTI CONSENSO (CHE NE PENSA MATTARELLA, CHE DEL CSM E’ IL PRESIDENTE?) – IL DOSSIER SUL CASO ALMASRI, PREPARATO DA FDI, CONTRO IL PROCURATORE CAPO DELLA CORTE PENALE INTERNAZIONALE, KARIM AHMAD KHAN, E CONTRO IL PROCURATORE DI ROMA, FRANCESCO LO VOI...

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Estratto dell’articolo di Lorenzo De Cicco,Tommaso Ciriaco per “la Repubblica”

 

GIORGIA MELONI E IL CASO ALMASRI - MEME BY FAWOLLO

Volete voi che Fratelli d’Italia organizzi «manifestazioni pubbliche per difendere l’autonomia della Politica dalle interferenze di alcuni magistrati?». Giorgia Meloni pensa a una piazza anti-toghe. E così in un sondaggio riservato spedito ieri da FdI a iscritti e militanti propone per la prima volta una mobilitazione contro quella fetta di giudici e pm che, a parere della presidente del consiglio, danneggerebbero lei «e la nazione».

 

La premier è convinta che la crociata anti-magistrati frutti consenso. E tutto la porta a spingere l’asticella sempre più in là, fino alla mossa berlusconiana. Era stata la sorella Arianna a chiedere sui social agli italiani di scegliere «da che parte stare». Un messaggio che i vertici del partito ribadiranno oggi, nella direzione nazionale.

 

arianna e giorgia meloni

Le indagini interne di FdI vengono confezionate periodicamente dai vertici per sondare gli umori della base e limare le strategie. Stavolta ben 7 domande riguardano un tema: la giustizia. Via della Scrofa chiede ai militanti se l’esecutivo ha fatto bene a rimpatriare Almasri, se l’avviso di garanzia alla premier fosse «un’intromissione indebita nelle scelte del governo».

 

Chiede se la base sia d’accordo a procedere sulla separazione delle carriere. Poi si arriva al dunque: «FdI cosa potrebbe fare a questo punto?». Le opzioni sono tre, più un generico «altro». La prima è la più morbida: «Fare in fretta la riforma della giustizia». Le altre due propongono la mobilitazione.

 

il servizio del tg1 sui voli di stato di francesco lo voi

Una in stile banchetti, come Salvini col processo Open Arms: «Iniziative su tutto il territorio nazionale per spiegare la riforma della giustizia». La più hard è la piazza anti-toghe: «Manifestazioni per difendere l’autonomia della Politica dalle interferenze di alcuni magistrati». Mentre aspetta i risultati, Meloni ha fatto confezionare un dossier all’ufficio studi di FdI, massimo organo di collegamento tra i gruppi parlamentari e Palazzo Chigi.

Karim Ahmad Khan

 

Il documento, 14 pagine, datato ieri, s’intitola «Il giallo sugli errori nel mandato di cattura di Almasri». Dopo avere ricostruito la vicenda, i meloniani partono all’assalto del procuratore capo della Corte penale internazionale, Karim Ahmad Khan. FdI si concentra sulla «precedente controversa attività di avvocato» di Khan, “colpevole” secondo l’ufficio studi della «difesa dell’ex dittatore liberiano Charles Taylor, processato dalle Nazioni unite per l’uso di bambini soldato, stupri e uccisioni di massa».

 

Almasri Osama Najeen.

Ma il «vero capolavoro alla base della sua futura elezione alla Cpi», sostiene il dossier, «è stata l’assistenza legale al presidente keniota William Ruto, accusato di massacri». E ancora, viene citato Saïf al-Islam, figlio di Gheddafi. «Il paradosso è che adesso il procuratore capo Khan, ex difensore di dittatori e criminali, chiede l’arresto del libico Almasri: altro che separazione delle carriere (sic!)».

 

Ma non basta: il dossier attacca anche il procuratore di Roma Francesco Lo Voi, suggerendo implicitamente un presunto filo che unirebbe la Cpi al magistrato: «Indovinate qual è il nome candidato dal governo italiano con nota del 9 febbraio 2021 a procuratore della Corte Penale? Il dottor Lo Voi. E qual era il governo in carica? C’era Conte che si era dimesso e sbrigava gli affari correnti». Seguono «errori» della Cpi, corredati da articoli dei giornali di destra (dal Tempo al Giornale).

 

francesco lo voi

L’altro fronte, in queste ore, riguarda la strategia della difesa di Meloni nell’inchiesta affidata ora al tribunale dei ministri. Ci ha lavorato ieri Alfredo Mantovano con Giulia Bongiorno. Sul tavolo c’è già una memoria difensiva da presentare ai magistrati. […] Sul peculato, la linea è chiara: il volo è decollato per esigenze di sicurezza nazionale.

 

Vengono messi in fila i recenti precedenti in cui gli aerei di Stato vengono utilizzati per rimpatriare soggetti pericolosi. Quanto al favoreggiamento, il nodo è più controverso. La lente è puntata su quello “omissivo”, in cui potrebbe essere incorso Nordio. La memoria è solo il primo passo.

 

Nelle intenzioni di Meloni potrebbe scongiurare un interrogatorio: se chiamata, è obbligata a deporre, ma preferirebbe evitarlo. L’altro nodo riguarda la concessione di documenti sensibili. Il tribunale potrebbe imporne il sequestro. Che, però, andrebbe autorizzato dal Parlamento. La destra voterebbe contro. Infine, il segreto di Stato. La pietra tombale sull’inchiesta. Eviterebbe rivelazioni scomode sul rapporto tra il governo, l’intelligence e i libici. Si creerebbe però una crepa profonda con la Cpi, l’Ue e l’Onu, perché le regole fondative dell’Aia escludono la discrezionalità del governo. Roma rischierebbe la censura della Corte.

Karim Ahmad Khanfrancesco lo voi avviso di garanzia con saluto alla premier meloni