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GLI AYATOLLAH CORRONO A RIFERIRE AL LORO “PADRONCINO” – DOPO I COLLOQUI A ROMA, IL MINISTRO DEGLI ESTERI IRANIANO, ABBAS ARAGHCHI VOLERÀ IN CINA PER AGGIORNARE XI JINPING DEL NEGOZIATO SUL NUCLEARE CON GLI USA. PRIMA DI ARRIVARE IN ITALIA, ARAGHCHI ERA STATO A MOSCA DA PUTIN, PER COORDINARE LA SUA POSIZIONE – ISRAELE VALUTA ANCORA RAID SU SITI NUCLEARI, NONOSTANTE IL NO DI TRUMP: MA SENZA LA “COPERTURA” AMERICANA, NETANYAHU NON PUÒ FARE GRANCHÉ…
IRAN: MEDIA, ISRAELE VALUTA ANCORA RAID SU SITI NUCLEARI
Abbas Araghchi con il ministro degli esteri dell oman al busaidi
(Adnkronos) - Israele sta ancora valutando di condurre raid aerei sui siti nucleari iraniani nei prossimi mesi. Lo scrivono i media israeliani mentre oggi si svolge a Roma il secondo round dei negoziati sul programma nucleare di Teheran tra funzionari americani e iraniani.
Israele, quindi, non ha escluso i raid sugli impianti nucleari iraniani nonostante il presidente americano Donald Trump abbia detto al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu di non essere disposto a sostenere una simile decisione, come ha scritto il New York Times.
IRAN: MINISTRO ESTERI ANDRA' A PECHINO DOPO COLLOQUI A ROMA E A MOSCA
(Adnkronos) - Il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi volerà a Pechino dopo i colloqui sul programma nucleare di Teheran che terrà oggi a Roma con i funzionari americani. Lo ha annunciato lo stesso Araghchi che, prima di venire a Roma, era stato a Mosca dove aveva incontrato il leader del Cremlino Vladimir Putin e il ministro degli Esteri Sergei Lavrov.
USA-IRAN: OGGI A ROMA IL SECONDO CICLO DI COLLOQUI INDIRETTI SUL NUCLEARE MEDIATI DALL'OMAN
(Agenzia_Nova) - Le delegazioni di Stati Uniti e Iran si ritrovano questa mattina a Roma per un secondo ciclo di colloqui indiretti sul nucleare mediato dall'Oman, dopo il primo incontro ospitato a Mascate la scorsa settimana.
La riunione vede la partecipazione dell'inviato speciale degli Usa per il Medio Oriente, Steve Witkoff, del ministro degli Esteri dell'Iran, Abbas Araghchi, e di quello dell'Oman, Badr bin Hamad Al Busaidi.
Il portavoce del ministero degli Esteri della Repubblica islamica, Esmail Baghaei, ha scritto oggi su X che Teheran "ha sempre dimostrato, con buona fede e senso di responsabilita', il proprio impegno verso la diplomazia come via civile per la risoluzione delle questioni tra Stati, nel pieno rispetto degli interessi supremi della nazione iraniana". "Siamo consapevoli delle difficolta' che ci attendono - ha aggiunto - ma proseguiamo a occhi aperti, forti dell'esperienza maturata".
Abbas Araghchi e la delegazione iraniana in oman
Nella serata di ieri, il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha ricevuto l'omologo dell'Oman, Badr Bin Hamad al Busaidi, giunto a Roma nel ruolo di mediatore per la nuova tornata dei colloqui indiretti tra Washington e Teheran.
Secondo quanto reso noto dalla Farnesina, Tajani ha salutato con favore l'azione di mediazione svolta dall'Oman: "C'e' il totale sostegno dell'Italia alla mediazione dell'Oman fra Usa e Iran". Il ministro omanita ha espresso profondo apprezzamento per la disponibilita' offerta dal governo italiano a facilitare il dialogo tra le parti in un ambiente sereno e produttivo.
benjamin netanyahu e donald trump nello studio ovale
"Davanti alle numerose sfide politiche e securitarie in un contesto di forte volatilita' regionale, l'Italia sia pronta ad accompagnare ogni ulteriore iniziativa in favore della pace e la stabilita' internazionale", ha detto Tajani.
Da parte italiana, si e' quindi espresso l'auspicio che i colloqui possano imprimere una decisa accelerazione al negoziato tra l'amministrazione statunitense e il governo iraniano per l'individuazione di una soluzione diplomatica necessaria per la stabilita' dell'intero Medio Oriente.
Un tema che e' al centro dell'azione diplomatica italiana, a partire dai costanti contatti del ministro Tajani con l'amministrazione statunitense, con l'omologo iraniano, Abbas Araghchi, e alle frequenti interlocuzioni con il direttore generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) Rafael Grossi.
donald trump benjamin netanyahu foto lapresse2
Nei giorni scorsi, Grossi ha incontrato a Teheran il ministro iraniano Araghchi, in vista del secondo ciclo di colloqui indiretti con gli Stati Uniti. "La cooperazione con l'Aiea e' indispensabile per fornire garanzie credibili sulla natura pacifica del programma nucleare iraniano, in un momento in cui la diplomazia e' urgentemente necessaria", ha scritto Grossi su X dopo l'incontro.
Da parte sua, Araghchi, definendo il colloquio "proficuo", ha sottolineato che l'Aiea svolge "un ruolo cruciale nella risoluzione pacifica del dossier nucleare iraniano". Nelle scorse ore, prima di recarsi a Roma, il ministro degli Esteri dell'Iran ha visitato Mosca, dove e' stato ricevuto dal presidente della Federazione russa, Vladimir Putin. Le parti hanno discusso delle relazioni bilaterali, ma si sarebbero confrontate anche sul dossier relativo al nucleare
Questa settimana, il quotidiano "New York Times", citando fonti informate, ha riferito che il presidente Usa Donald Trump ha fermato un presunto attacco israeliano contro i siti nucleari dell'Iran programmato per il mese prossimo, preferendo puntare sulla diplomazia, attraverso i negoziati, per limitare il programma nucleare di Teheran. Stando al quotidiano statunitense, Trump ha informato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu della decisione di non sostenere un attacco del genere in occasione della sua recente visita alla Casa Bianca.
Durante l'incontro, Trump aveva annunciato che gli Stati Uniti avrebbero avviato negoziati con l'Iran per un accordo che gli impedisse di sviluppare armi nucleari. Funzionari israeliani, secondo il "New York Times", avevano elaborato piani per attaccare i siti nucleari iraniani a maggio chiedendo il sostegno militare degli Stati Uniti, e sarebbero stati ottimisti sulla possibilita' di ottenere il via libera.
L'obiettivo di Israele sarebbe quello di ritardare di un anno o piu' la capacita' di Teheran di sviluppare un'arma nucleare. Secondo il media iraniano d'opposizione basato a Londra "Iran International", nel primo ciclo di colloqui indiretti con gli Usa in Oman, l'Iran avrebbe proposto un piano in tre fasi che mira a ridurre le tensioni sulla questione del nucleare in cambio della revoca delle sanzioni e dell'accesso ai beni congelati della Repubblica islamica.
sito nucleare di natanz in iran
MISSILI IRAN
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