DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA…
Estratto dell’articolo di Guido Santevecchi per www.corriere.it
Gli Stati Uniti cominciano a credere che la Cina possa svolgere un ruolo pacificatore e valutano la possibilità di lavorare insieme per mediare tra Kiev e Mosca. Da quando dieci giorni fa Xi Jinping ha finalmente parlato con Volodymyr Zelensky, tra i responsabili dell’Amministrazione Biden circola questo scenario, scrive il rispettato David Ignatius sul Washington Post: prima la spallata militare ucraina, subito dopo l’offensiva diplomatica congiunta per cercare di aprire il negoziato e fermare la guerra.
XI JINPING E VLADIMIR PUTIN - QUASI AMICI - BY EDOARDO BARALDI
Il segretario di Stato Antony Blinken ne ha parlato in un’intervista a Ignatius. Blinken ha fiducia che la controffensiva delle forze ucraine (attesa per questa primavera) «abbia successo e recuperi altro territorio». A quel punto «è sicuramente possibile che la Cina abbia l’influenza per svolgere un ruolo nello sforzo per costruire una pace giusta e duratura».
Il capo della politica estera americana ora dice che ci sono aspetti positivi tra i 12 punti della posizione cinese annunciati lo scorso febbraio. All’inizio aveva scartato il documento di Pechino, sostenendo che era un tentativo di sancire l’occupazione russa delle regioni orientali ucraine con un cessate il fuoco che non prevedeva il ritiro degli invasori.
Visti gli ultimi sviluppi, Blinken ammette che i punti proposti dai cinesi contengono «il rispetto della sovranità, indipendenza e integrità territoriale di tutti i Paesi», il che implica il ritiro delle truppe russe. Altri punti condivisibili sono quelli sulla «riduzione dei rischi strategici» e sul no all’uso di armi nucleari. La Casa Bianca valuta che su queste basi si possa lavorare insieme con la Cina per raggiungere un cessate il fuoco.
[…] Blinken dice che la conversazione tra Xi e Zelensky è stata positiva perché il leader cinese ha voluto ascoltare finalmente «il punto di vista della vittima e non solo quella dell’aggressore». A Washington hanno la sensazione che a Putin non piaccia l’intervento dell’amico Xi, ma che non abbia la forza per dire esplicitamente di no, visto che la Russia è ormai il socio di minoranza nei confronti della Cina.
vignetta di osho su biden e zelensky
C’è un rischio strategico per gli Stati Uniti nell’accettazione della mediazione cinese […]. Con l’immagine ripulita dall’intervento pacificatore al fianco di Joe Biden, Xi Jinping potrebbe rilanciare la sua «attrazione fatale» nei confronti degli europei.
[…] A Washington si sono convinti che serve realismo e bisogna includere la Cina nello sforzo di pace, spingere Xi a giocare da leader responsabile, riprendere il dialogo tra le due superpotenze proprio sul dossier della mediazione. È questo il messaggio a mezzo stampa che Blinken ha inviato a Pechino.
ANTONY BLINKEN SERGEI LAVROV AL G20 DI DELHI DAVID IGNATIUS ANTONY BLINKEN SERGEI LAVROV ANTONY BLINKEN AL G20 DI DELHI
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