GOMBLOTTO! - GIANNINO, CHE IERI SI ERA ARRESO ALL’EVIDENZA DELLA BUFALA SUL SUO MASTER A CHICAGO (“HO FATTO UN ERRORE, LO AMMETTO. E CONTINUO A SCUSARMI”), OGGI SI GIOCA LA TRISTE CARTA DEL “COSA C’È DIETRO?” - “VORREI CAPIRE I MOTIVI DELL’AGGRESSIONE DI ZINGALES A 4 GIORNI DAL VOTO, È UN REGALO AI NOSTRI OPPOSITORI” - BOLDRIN: “OSCAR HA DETTO UNA CAZZATA. SE HA MANDATO CV FALSI IN GIRO È MILLANTATO CREDITO. MA ZINGALES NON SE NE DOVEVA ANDARE”…

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1- VIDEO - GIANNINO A "REPUBBLICA TV": "ZINGALES INSEGNA A CHICAGO, DOVE HO PRESO IL MASTER"

 

2- GIANNINO, CAPIRE MOTIVI AGGRESSIONE ZINGALES

(ANSA) - "Vorrei capire i motivi dell'aggressione a me fatta dall'amico Zingales a quattro giorni dal voto politico". Lo ha detto Oscar Giannino, leader della lista 'Fare per fermare il declino', a Radio Anch'io. "Quello di Zingales - ha aggiunto Giannino - è un regalo ai nostri oppositori ed è soprattutto una mancanza di rispetto per la battaglia che il nostro partito sta conducendo".


3- MICHELE BOLDRIN A LA ZANZARA SU RADIO 24: "GIANNINO? HA DETTO UNA CAZZATA. FOSSE VERO SAREBBE MILLANTATO CREDITO. NESSUNO DI NOI E' INDISPENSABILE PER IL MOVIMENTO"
"Giannino, in quel video che circola, ha detto una cazzata, una belinata, gli è uscita e non so perchè abbia avuto quella leggerezza in tv. La contraddizione è palese." Così Michele Boldrin, uno dei fondatori del movimento Fare per fermare il declino a La Zanzara su Radio 24. "Se è vero che ha mandato in giro dei cv o delle cose sue scritte non vere è millantato credito, come se io andassi in giro a dire che sono Michael Jordan. Di sicuro pianto un bel casino e mi chiarisco con Giannino."

E sulla decisione di Luigi Zingales di lasciare il movimento Boldrin risponde: "Se fossi stato Luigi intanto non me ne sarei andato anche perchè il movimento è stato creato da sette persone tutte uguali. Oscar è la persona a cui abbiamo chiesto di fare il leader e in caso si può fare a meno di tutti, anche di me. Fare per fermare esiste indipendentemente da Zingales, Boldrin o Giannino".


4- ZINGALES LASCIA GIANNINO: "CURRICULUM FALSO". E LUI SI SCUSA
Tommaso Ciriaco per "la Repubblica"

A sera, inchiodato da un video di Repubblica.it nel quale rivendica un inesistente master conseguito a Chicago, Oscar Giannino capitola: «Ho commesso un errore gravissimo e devo chiedere scusa a tutti». Il giornalista inciampa in un curriculum taroccato, a pochi giorni dal termine di una sfida elettorale condotta da promettente outsider. Un incidente che lo porta a valutare anche le dimissioni dopo il voto: «Non oggi, questa campagna la porto a termine».

A fare lo sgambetto a Giannino è l'economista Luigi Zingales, uno dei fondatori di "Fermare il declino". E il fuoco amico è di quelli che non lasciano scampo: «Oscar ha mentito in tv sulle sue credenziali accademiche, non è vero che ha un master alla mia università», la "Chicago booth school of business". La resa dei conti avviene su Facebook, con un post che rivela l'amara verità: «L'ho scoperto quattro giorni fa, per caso - infierisce Zingales, annunciando l'addio al movimento - E' un fatto grave per un partito che predica la meritocrazia e l'onestà. Ho chiesto in ginocchio un chiarimento, invece si è rifiutato».

Al telefono Giannino è provato. Lascia alle spalle l'inutile trincea nella quale si era rifugiato, parlando in un primo tempo di un «equivoco». Cancella innanzitutto l'inesistente master: «Non ho titoli accademici. Ho studiato a Chicago, ma per i fatti miei, anche se è la mia scuola di riferimento». Quindi rinnega il curriculum pubblicato (e poi rimosso) sul sito dell'Istituto Bruno Leoni, nel quale risultava laureato in economia e giurisprudenza: «Sono cose messe lì da Internet. E' colpa mia, ma neanche lo sapevo. Non ho queste due lauree».

Resta il pasticcio, irrimediabile: «Lo ammetto, mica sono scemo o ipocrita. Ci danneggerà sicuramente ». Il «ceffone» è stato talmente violento che il giornalista è a un passo dalla resa. Non prima del voto, però: «Lasciare ora sarebbe una doppia ipocrisia, mancano tre giorni alle urne. Mi becco il danno e dopo le elezioni vediamo le conseguenze».

Conteranno soprattutto i voti, perché fino all'incidente "Fermare il declino" volava nei sondaggi e preoccupava il Pdl, soprattutto in Lombardia. Ora Silvio Berlusconi - che per giorni ha bombardato Giannino - tira un sospiro di sollievo. E infierisce: «Nella coalizione doveva esserci anche lui, ma quando ci siamo incontrati lui non c'era perché era a Chicago a prendere un master. Una persona per bene si sarebbe dimessa». Anche su Twitter si moltiplicano i commenti irridenti. Giannino non fa resistenza, provando almeno a tappare la falla e a chiarire con Zingales: «Gli ho lasciato diversi messaggi in segreteria telefonica, evidentemente non li ha ritenuti adeguati».

Nel neonato movimento il clima è cupo. Si scopre adesso che i presunti titoli accademici di Giannino avevano fatto discutere già in passato la Rete. Su Wikipedia, alla voce "discussione", in molti avevano puntato il dito su alcune incongruenze, rimaste però sottotraccia fino alla denuncia di Zingales. E ora che la frattura è consumata iniziano ad affiorare anche i veleni. I due fondatori avrebbero discusso furiosamente due giorni fa, a causa di un video nel quale Zingales ironizzava pesantemente sui compagni di viaggio di Montezemolo. Giannino, pure in rotta con Italia Futura, non avrebbe gradito.

Colpito a pochi metri dal traguardo, non sembra darsi pace: «Potrei convocare la Direzione del movimento, ma domenica si vota». La domanda alla fine è una soltanto, come le è venuto in mente? «Un errore, un errore. Lo ammetto. E continuo a scusarmi».

 

 

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