GOODBYE LENIN – ‘SUO FIGLIO È COMUNISTA’: LA BANCA CHIUDE I CONTI ALLA FAMIGLIA DEL SEGRETARIO DEL PARTITO COMUNISTA TEDESCO (FAVOREVOLE ALLA NAZIONALIZZAZIONE DEGLI ISTITUTI DI CREDITO)

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Tonia Mastrobuoni per ‘La Stampa'

Quando ha ricevuto quella telefonata, a dicembre, è rimasta senza parole. La sua banca le chiedeva di ritirare la garanzia al conto corrente del figlio, senza fornire spiegazioni specifiche. Il figlio Kerem Schamberger, 27 anni, incensurato e senza debiti, è il segretario del Partito comunista tedesco (Kpd) a Monaco. Motivo sufficiente, per Commerzbank, per censurare l'intera famiglia.

Alla madre di Kerem, 62 anni, e da 45 cliente della seconda banca tedesca, dopo un'ulteriore richiesta di spiegazioni via mail, è stato tout court chiuso il conto corrente. Lo racconta oggi la Sueddeutsche Zeitung.

Certo, Kerem non è un fan delle banche, come molti comunisti chiede che siano nazionalizzate - cosa che molti governi molto poco comunisti hanno fatto in questi anni per salvarle dallo tsunami da subprime che si sono auto inflitte - e ha espresso in alcune manifestazioni pubbliche delle critiche specifiche a Commerzbank. Il militante comunista avrebbe detto che essendo stata salvata con soldi pubblici, dovrebbe essere considerata di tutti. Una frase banalissima, sentita milioni di volte. Ma la sua banca, presumibilmente, lo teme, da allora. Oppure non lo ha perdonato. Chissà. Ma chi fa paura, in questa vicenda, non è certo lui.

 

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