DAGOREPORT – AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE…
Giovanna Vitale per repubblica.it
enrico letta a in mezzora in piu
"Ora deve scegliere: o dentro o fuori", intima uno. "Noi siamo dentro, ma lui non provochi", reagisce l'altro. È ancora scontro fra Enrico Letta e Matteo Salvini. Dopo la durissima uscita del segretario del Pd sulla raccolta firme promossa dal leader della Lega contro il coprifuoco "stabilito dal governo di cui fa parte", accompagnato da una sorta di ultimatum: ("Quel che è successo una volta non può succedere più. Chi lo fa deve tirare le conseguenze, se non vuole stare al governo non ci stia") è arrivata la piccata reazione dell'ex ministro dell'Interno. Pronto a chiedere che "entro metà maggio si riapra tutto" con "azzeramento totale del coprifuoco".
"Noi siamo leali sostenitori del governo Draghi, ho tutta l'intenzione di stare dentro, ma non per fare scena muta, anche se qualcuno ci vorrebbe fuori, come il Pd" replica a brutto muso il capo del Carroccio. "Basta che Letta non provochi continuamente, come sta facendo, parlando di ius soli, di immigrati, chiedendo che Salvini vada a processo". Una intemerata che apre un nuovo fronte di conflitto: l'immigrazione e le missioni di salvataggio delle vite in mare, che il segretario del Pd si propone di rimettere al centro dell'agenda europea. Al punto che oggi, intervenendo a Radio Immagina, ha posto al governo la questione di costruire assieme all'Europa "un Next generation migration".
La diatriba sul coprifuoco
Ma al centro resta ancora la diatriba sul divieto di circolazione notturno: "In 24 ore quasi in 60.000 persone hanno detto 'no coprifuoco', e questo fa capire che c'è voglia di libertà - dice Salvini a Rtl 102.5 - Non ha più senso scientifico, medico, sanitario, morale, culturale e sociale chiudere in casa 60 milioni di italiani in casa dopo le 22. Non è un capriccio della Lega, lo chiedono tanti sindaci, governatori e imprenditori, anche del Pd. L'accordo con il presidente Draghi è che ci sia un aggiornamento entro metà maggio sulla base dei dati scientifici e se continueranno ad essere positivi, dal nostro punto di vista, la riapertura dovrà essere totale, prudente, con protocolli di sicurezza, bisognerà far conto sul buon senso degli italiani di cui mi fido, ma una totale riapertura con l'azzeramento del coprifuoco. Spero che nessuno dica "tiriamo giugno o luglio" perché ogni giorno che passa ci sono aziende che chiudono".
Parole che irritano lo stato maggiore dem. "Per me l'orario del coprifuoco va valutato in una strategia completa, se il governo decide le 22 è inaccettabile che un partito di governo raccolga le firme contro quello che decide il governo", attacca Nicola Zingaretti. Perciò "non solo concordo con Letta, ma segnalo che un comportamento del genere non è corretto, mina la credibilità di chi lo tiene", insiste il governatore del Lazio. Convinto che l'atteggiamento della Lega sia "strumentale", loro "non pensano al bene comune del Paese".
Concetti ripresi anche dalla vicesegretaria Irene Tinagli, secondo cui il Pd vuole "che questo governo sia solido, arrivi a fine legislatura. È per questo che Letta è stato un po' duro, ma noi non vogliamo spingere Salvini e nessuno fuori dalla maggioranza, vogliamo solo lavorare bene. La Lega non è un partner naturale del Pd, ma se si fa un governo di unità nazionale si fa con serietà, non per fare campagna elettorale sulla pelle degli italiani".
ENRICO LETTA PARLA DI DRAGHI A PORTA A PORTA
Il segretario dem a Radio Immagina intanto si chiede che farà il Carroccio sull'odg sull'abolizione del coprifuoco che FdI porterà in aula alla Camera domani: "Ho visto che Salvini su questi temi sta facendo una campagna che è andata oltre la legittima discussione politica. Quando si tocca un tema come quello della petizione contro la decisione del governo di cui fa parte, poi succede che la Meloni lo prende sul serio e presenta un ordine del giorno che va votato in Parlamento e vedremo quale sarà il comportamento di Salvini in Parlamento".
La polemica tra le fazioni opposte
Immediata la polemica fra opposte fazioni, sull'argomento che è il vero cavallo di battaglia dei sovranisti. "Da quando Enrico Letta ha indossato quella felpa di Open Arms alla vigilia dell'udienza del processo a Salvini, farebbe bene a non impartire lezioncine e a stare zitto. Da un provocatore seriale non accettiamo lezioni", attacca il senatore Francesco Giro, titolare di doppia tessera Fi-Lega. "Letta e il Pd mettono in secondo piano le sofferenze degli italiani, ma vogliono soprattutto incoraggiare Ong e viaggi di clandestini", rincara l'azzurro Maurizio Gasparri. "Su questa strada si va a sbattere. Bisogna essere europeisti anche chiedendo ai Paesi di rispettare gli accordi di Malta. Porti chiusi, quindi, e intese da rispettare.
Non ci sono alternative. Né ci sono maggioranze Ursula, calendule e altre amenità del genere. Il centrodestra è e sarà unito, in barba a tutti quelli che lo vorrebbero diviso e al loro servizio". Ma il Pd respinge le accuse: "C'è qualcuno che sinceramente pensa che il provocatore sia Enrico Letta che chiede civiltà, diritti e umanità, o Salvini che invece raccoglie firme contro provvedimenti del governo di cui fa parte e nel quale ha importanti ministeri?" chiede Nicola Oddati, membro della direzione nazionale dem. Una battaglia che sembra appena all'inizio.
Le parole di Draghi
"Governare in tempi di pandemia è una responsabilità dura, durissima. Si è costretti a intervenire con misure limitative di alcune pur fondamentali libertà costituzionali, a chiedere grandi sacrifici ai propri connazionali. Posso garantirvi che si tratta di scelte difficili, anzi difficilissime.
Ma la responsabilità di governo impone di tutelare la salute dei cittadini oltreché di preservare il tessuto economico e sociale. E talvolta tutto questo si traduce in scelte a primo giudizio impopolari, poco adatte a chi in tempi di pandemia preferisce guardare alle tabelle dei consensi". Così l'ex premier Giuseppe Conte, leader in pectore dei 5Stelle, in un lungo post su Facebook.
"Una forza politica è libera di scegliere la via più comoda dell'opposizione, sperando di riuscire a intercettare il diffuso malcontento delle tante famiglie e imprese che stanno affrontando una durissima prova. Oppure può decidere di condividere le responsabilità di governo, avendo così la possibilità, con i propri ministri, di sedere ai tavoli dove si formano le decisioni e orientare le scelte. Utilizzare la propria posizione per incassare onori e vantaggi, rifuggendo però oneri e responsabilità, è tanto facile quanto ingiusto e scorretto".
"Per rispetto dei nostri concittadini che soffrono abbiamo tutti il dovere di essere trasparenti: è intollerabile in piena pandemia fingere di essere all'opposizione per cavalcare il malcontento dei cittadini e al tempo stesso assestarsi comodamente al vertice di ministeri importanti e sedersi tra i banchi della maggioranza per lucrare vantaggi, per appuntarsi medaglie e piantare bandierine".
"Sia chiaro, nessuno qui esulta per un coprifuoco che dal periodo invernale si trascina alle ore 22. Si tratta di una forte limitazione alla libertà di circolazione, un sacrificio personale ed economico enorme per molti di noi. È una misura che non può che essere transitoria. Confidiamo tutti che possa essere rivista il più presto possibile, non appena l'andamento della curva epidemiologica lo permetterà. Ma sempre sulla base dei dati scientifici, applicando i criteri di adeguatezza e di proporzionalità".
MATTEO SALVINI E IL COPRIFUOCO BY ALTAN
"Cosa faranno adesso i ministri leghisti? Si accoderanno ad apporre le proprie firme alla iniziativa propagandistica contro il coprifuoco lanciata ieri dal loro leader di partito, oppure si dissoceranno? Immagino che tutti i cittadini vorrebbero idealmente firmare non solo contro il coprifuoco, ma contro tutte le limitazioni e le sofferenze che questa pandemia ci sta procurando. Ma forse, prima di tutto, i cittadini pretendono dai propri governanti trasparenza e correttezza. Bisogna scegliere da che parte stare: se da quella di chi soffia sul fuoco o da quella di chi si rimbocca le maniche per spegnere l'incendio".
Ultimi Dagoreport
DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO…
DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL…
FLASH! – MARIA ROSARIA BOCCIA CONTRO TUTTI: L’EX AMANTE DI GENNY-DELON QUERELA SANGIULIANO (GIÀ…
DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI…