“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA…
Tommaso Ciriaco per “la Repubblica”
PIERPAOLO SILERI GIUSEPPE CONTE ROBERTO SPERANZA
Tre scenari per il 3 giugno: ecco come il governo si prepara a gestire la riapertura dei confini regionali. Tre schemi tarati ovviamente sui dati che saranno disponibili entro il 30 maggio. Ma i numeri positivi forniti ieri dall' Iss non ingannino: è difficile che alcuni territori del Nord - a partire dalla Lombardia - ottengano subito il via libera. Troppo alto il dato assoluto dei positivi, almeno per il momento. Troppo alto il rischio di rovinare tutto per non aver atteso una settimana in più, quindi il 10 giugno, per avere un quadro più completo e riaprire in sicurezza.
ANGELO BORRELLI ROBERTO SPERANZA GIUSEPPE CONTE
Una premessa, che è poi la stella polare di Roberto Speranza, che lavora in queste ore in strettissimo raccordo con Giuseppe Conte e Francesco Boccia: nessuno, oggi, può prevedere in modo attendibile l' effetto sul Paese delle riaperture del 18 maggio.
roberto speranza francesco boccia
Soltanto tra due o tre giorni, infatti, i dati della curva riusciranno a fotografare l' effetto dell' allentamento del 4 maggio (che per adesso soddisfa, visto che il trend dei contagi è in calo e i pazienti in terapia intensiva si sono quasi dimezzati in 18 giorni). Per avere una prima impressione dell'"effetto 18 maggio", però, bisognerà studiare i numeri del 30 maggio. E per un quadro davvero esaustivo, serviranno i dati del 10 giugno.
Partendo da questa consapevolezza, Conte ha affidato a Speranza che si confronta costantemente con gli scienziati - l' elaborazione di tre scenari. Soltanto nel primo cadrebbe il divieto di superare i confini regionali in tutte o quasi le aree del Paese. Questo schema ipotizza che l' R con 0 resti sotto controllo e che i positivi si assottiglino molto anche in regioni che contano ancora troppi contagi quotidiani.
Il secondo scenario, invece, è quello al momento considerato più probabile, anche da Palazzo Chigi. Prevede un trend accettabile, con una curva che deflette in modo non omogeneo, e comunque non abbastanza in alcune regioni del Paese.
Diventerebbe allora inevitabile distinguere tra regioni a basso rischio e quelle a medio-alto: chi non vanta numeri sicuri, accetta confini chiusi almeno per un' altra settimana. Chi invece può contare su numeri migliori, consente i movimenti verso alcune regioni confinanti, a patto che esprimano contagi altrettanto bassi: si potrà circolare - sono solo alcuni esempi - tra Lazio e Abruzzo, o tra Lazio e Campania, o ancora tra quasi tutte le Regioni del Sud (resta però da capire come gestire situazioni "speciali" come quella di un' isola come la Sardegna, che non confina ovviamente con nessuno).
Il terzo schema, infine, è il più fosco. Ipotizza che già nei prossimi quattro o cinque giorni la curva peggiori, a causa delle riaperture del 4 maggio e di un primissimo "effetto 18 maggio". La proiezione dell' R con 0 al 3 giugno potrebbe lambire un livello di 0,9-1. Il governo, a quel punto, valuterebbe addirittura una marcia indietro rispetto ad alcuni allentamenti già sanciti nelle scorse settimane, seguendo il modello flessibile deciso con le regioni.
ATTILIO FONTANAgiuseppe conte meme
È evidente che soltanto il primo dei tre scenari prevede la possibilità che il 3 giugno vengano riaperti anche i confini della Lombardia. E d' altra parte, pesano i numeri attuali del contagio, evidenti se si analizzano con attenzione i dati forniti ieri dal presidente dell' Iss Silvio Brusaferro. Se è vero che l' R con 0 in Lombardia è sceso a un positivo 0,51, infatti, è altrettanto evidente che non può rassicurare il ranking dei contagi per ogni centomila abitanti: la regione guidata da Attilio Fontana è ancora al primo posto, seguita da Trento, Piemonte e Liguria. L' ultima parola comunque, ha stabilito Conte, sarà quella del ministero della Salute e degli scienziati.
GIUSEPPE CONTE ROBERTO SPERANZAgiuseppe conte meme 1
Le pressioni politiche, però, sono e restano fortissime. Le regioni del Nord, esauste, chiedono di "liberare" i cittadini dal divieto di oltrepassare i confini regionali. Quelle meridionali telefonano a Palazzo Chigi e marcano a uomo Francesco Boccia, appellandosi alla cautela. Vincenzo De Luca e Michele Emiliano, in particolare, sperano che la riapertura delle regioni settentrionali tardi anche solo di una o due settimane: il tempo necessario per non rischiare un contagio di ritorno e nello stesso tempo non penalizzare il flusso estivo di turisti verso Sud.
FRANCESCO BOCCIA SI PRESENTA CON LA MASCHERINA ALL'ORECCHIO E BORRELLI SE LA RIDE
Proverà a mediare, ancora una volta, proprio Boccia. Il ministro è atteso mercoledì prossimo a Milano. E dovrebbe incontrare anche Fontana.
Al governatore, Boccia spiegherà la necessità di procedere con cautela. Di valutare i dati. Di evitare forzature. Di gestire al meglio anche la ripartenza sul fronte del turismo. Meglio forse attendere una settimana in più che accelerare alla cieca, senza un quadro completo degli effetti delle riaperture del 18 maggio.
giuseppe conte meme 2giuseppe conte meme 1giuseppe conte meme leghista
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