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1. Alberto Bombassei non conosce calura e a mezzogiorno di giovedì si aggirava con tanto di prestigiosa assistente-donna intorno a Montecitorio, tutto fasciato in un elegante abito blu Confindustria. Il patron della Brembo, che ha lasciato la presidenza di Sciolta civica in polemica con la gestione del ministro Giannini, non è tra coloro che sono tentati dal fascino acchiappone di Matteo Renzi. Anzi.
2. Pranzo di fine settimana parlamentare, giovedì, per la neo eurodeputata Simona Bonafè. La renzianissima ex assessora di Scandicci, in passato coordinatrice della campagna elettorale di Pittibimbo, si è atttovagliata con due assistenti da Gusto, in largo Augusto Imperatore. Al momento del dessert, lungo e sofferto studio della carta dei dolci.
Alla fine arriva uno striminzito tortino con panna che viene diviso in tre dalla morigerata Simona. Eletta in Toscana alle ultime Politiche nella coalizione “Italia bene comune”, ha cominciato con il mettere in comune il dessert. Ma la domanda è questa: quanta amarezza fa un terzo di dolcino?
3. Qualcuno svegli la ministra podista Pinotti Roberta dal sogno Quirinale. Da quando il suo nome ha preso a girare come possibile successore di Re Giorgio sul Colle, il ministro della Difesa non pensa ad altro e ha indossato la massima prudenza su tutti i dossier, a cominciare da quello degli F35 che vede Renzie e Bella Napoli su posizioni distanti.
Per non parlare del capitolo Finmeccanica, dove da brava genovese Pinotti è a favore del mantenimento del polo civile, ma evita di polemizzare con i piani di dismissione di piazza Montegrappa. Per la cronaca, il sogno di essere la prima donna al Qurinale ha già divorato Nonna Pina Cancellieri, Anna Finocchiaro ed Emma Bonino.
4. Non parlate ancora di Urbanetto Cairo al povero Abramo Bazoli, il banchiere bresciano che veglia su via Solferino nonostante l’età e le attenzioni della magistratura per il suo vero ruolo in Ubi Banca. Al patron di Intesa Sanpaolo viene caldamente sponsorizzato l’ingresso dell’editore de La7 nella combriccola che governa Rcs, della quale il venditore di pubblicità alessandrino ha il 3% in asse con Diego Della Valle. Bazoli si sta un po’ scocciando per le pressioni, ma è uomo di proverbiale pazienza. L’accordo Rcs-La7, del resto, lo vede favorevolmente. E’ che proprio son due mondi diversi, Abramo e Al Cairo, e il primo sospetta che il secondo sia un altro berluschino.
urbano cairo
Roberta Pinotti
DIEGO DELLA VALLE CON SCARPE TODS
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