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La grande corsa per la poltrona del sindaco di Roma entra nel vivo, anche se alla dirittura d'arrivo mancano ancora un bel po' di centinaia di metri. E per dirla in termini ippici Ale-danno è ormai un cavallo azzoppato dai troppi scandagli, dagli arresti e ben ultima l'acqua. Eh sì, quella che credeva di essere il nuovo podestà della Capitale è affogato sulla Acea, tanto cara a Caltariccone.
Anche se si ripresenterà con una sua lista civica, visto che i suoi ex camerati non lo vorranno di certo, sarà respinto. Come Sarkozy, anche se al suo fianco non c'è Carlà ma la sicuramente meno appariscente Isabella Rauti. E poi non dimentichiamo che Gianni l'alpinista si è schierato apertamente contro il Cav. Pompetta che non vede l'ora di farlo fuori. Politicamente.
Berluskazzi voterebbe anche il comunista Nicola Zingaretti pur non vedere di nuovo Aledanno in Campidoglio. Ma questa ipotesi non ci sarà perché il proconsole piddino in provincia non si candiderà per evitare brutte figure che in questo caso non arriveranno dall'alpinista de' noantri ma dal ministro più popolare del governo di Rigor Montis.
La Fornarina? Macché, il candidato anzi la candidata al momento più probabile per salire al Campidoglio è Anna Maria Cancellieri. La ministressa dell'Interno è il ministro più amato dagli italiani, poi è romana de Roma e tifosissima della Roma. E come chiede uno spot televisivo "che vuoi di più dalla vita?".
Insomma, Roma nei prossimi anni si potrà accontentare e far invidia alla cancelliera Merkel perché anche lei avrà la sua Cancellieri. Quello di "Nonna Pina" è un progetto a cui sta lavorando un folto e variegato schieramento che vede in prima linea il Pdl o quello che resta delle truppe berluscones, gli ex An ormai senza fissa dimora, i cattolici e antifroci del Pd.
In questa bella compagnia di giro mancano Caltariccone e il suo scuderio Pierfurby (adesso si chiama genero). Il palazzinaro di via del Tritone e Casini (anche a casa) puntano su un altro ministro del governo: Paola Severino, l'avvocato dei poteri forti e da qualche settimana molto cara al Colle per via delle intercettazioni e per aver in pratica tolto di mezzo il pm antiNapolitano Ingroia.
Due galline nel pollaio? A Roma si dice â'nun cé lotta'' perché la Cancellieri stravince. Sicuramente sulla carta, ma non sulla carta-moneta perché i soldi ce li ha il ministro della Giustizia. E democristiani, socialisti e compagni della Prima Repubblica insegnano quanto l'euro sia importante per la campagna elettorale.
I MINISTRI SEVERINO E CANCELLIERI
LE MINISTRE CANCELLIERI FORNERO SEVERINO DA CHI
FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE PAOLA SEVERINO
NICOLA ZINGARETTI GIANNI ALEMANNO
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