''L’ESSERE STATI A CASA MELONI O DI LA RUSSA NON PUÒ ESSERE L’UNICO O IL PRIMO REQUISITO RICHIESTO…
"GRANDE MELA", GRANDE OCCASIONE PER ALEXANDRA OCASIO-CORTEZ - LA SINISTRELLA PASIONARIA HA INTENZIONE DI SFRUTTARE LA POPOLARITA' DI ZOHRAN MAMDANI, CANDIDATO A SINDACO DI NEW YORK, PER LANCIARE LA SUA CORSA ALLA CASA BIANCA (IL 34ENNE NON PUO' AMBIRE ALLA PRESIDENZA PERCHÉ È NATO IN UGANDA) - MAMDANI È IL GRAN FAVORITO PER DIVENTARE PRIMO CITTADINO DI NEW YORK (SECONDO I SONDAGGI HA DOPPIATO L'EX GOVERNATORE CUOMO): IN VISTA DEL VOTO DEL 4 NOVEMBRE, CON L'AIUTO DELLA MACCHINA ORGANIZZATIVA DI OCASIO-CORTEZ E DI BERNIE SANDERS, IL 34ENNE MUSULMANO RIUNISCE 13 MILA PERSONE NELLO STADIO DI "FOREST HILLS"
A year ago, Zohran Mamdani was polling at 1%. He took on the entire Democratic establishment and built a grassroots movement of 90,000 New Yorkers.
— Bernie Sanders (@BernieSanders) October 27, 2025
And, with your hard work, over the next eight days, this young man is going to make American history. pic.twitter.com/nVer0cy7BW
Estratto dell'articolo di Paolo Mastrolilli per "la Repubblica"
Il primo messaggio arriva da Hannah: «Cerco volontari per l'evento di domenica, vieni all'una e mezza per il training?». Si riferisce alla manifestazione "New York is not for sale", con cui Zohran Mamdani lancia l'assalto finale a City Hall in vista del voto del 4 novembre, dove i sondaggi lo danno avanti all'indipendente Andrew Cuomo e al repubblicano Curtis Sliwa.
Il luogo è curioso, lo stadio del tennis di Forest Hills dove un tempo si giocavano gli US Open, ma l'indizio più significativo è che Hannah appartiene al gruppo "Amici di Bernie Sanders". Quindi il senatore non solo sale sul palco insieme a Mamdani e alla deputata Alexandria Ocasio-Cortez, ma guida. Ha messo la sua macchina elettorale di ex candidato presidenziale al servizio del trentaquattrenne deputato statale, perché vede in lui una grande occasione.
Come prima cosa, prendersi la città Usa più grande per governarla con l'agenda del populismo progressista, e poi magari usare il successo per costruirci l'alleanza e la squadra con cui puntare alla Casa Bianca nel 2028. Il progetto era iniziato col "Fighting Oligarchy Tour", lanciato da Sanders con Ocasio dopo la sconfitta di Harris contro Trump, per indicare al Partito democratico la strada della rivincita, tornando a mettere la classe media e lavoratrice al centro del programma.
Poi però è esploso il fenomeno Mamdani, che usando questi argomenti ha battuto Cuomo nelle primarie democratiche e ora è favorito. Bernie e Alexandria hanno allargato la tenda per allearsi con lui.
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Lo capisci appena Ocasio inizia a parlare: «Non è un caso che le stesse forze con cui Zohran si scontra qui rispecchino ciò che affrontiamo a livello nazionale. Una presidenza autoritaria e criminale alimentata da corruzione e fanatismo, e una destra estrema in ascesa». Se non fosse chiaro: «Parlo con te, Donald Trump. C'è stato un giorno prima della tua presidenza e ce ne sarà uno dopo. E appartiene a noi».
L'odore di canne permea l'aria, il microfono passa a Sanders: «Queste elezioni si svolgono con un'amministrazione a Washington che ogni giorno ci muove verso una società autoritaria, minando Costituzione e stato di diritto». Bernie nota che «all'inizio Zohran aveva l'1% nei sondaggi, ma ora è primo. Come ha fatto? Puntando sui temi concreti che interessano al popolo». [...]
Ecco il piano. Mamdani non può candidarsi alla Casa Bianca perché è nato in Uganda, ma Ocasio sì. Sanders ha già accennato che potrebbe incoronarla come erede nel 2028, per ripetere il suo schema del 2016 e quello di Zohran oggi. Sorprendere con una campagna progressista dal basso l'establishment democratico, che già scommette sui governatori moderati Newsom, Pritzker, Shapiro, Beshear, Moore. E poi togliere a Trump i voti scippati dalla base democratica.
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Lo conferma Mamdani, quando sale sul palco tra gli applausi di 13.000 fan rapiti: «Mentre i miliardari di Trump pensano di avere i soldi per comprare queste elezioni, noi abbiamo un movimento di massa. Costruiamo un municipio che funzioni per chi fatica ad acquistare i generi alimentari, non per chi si sforza di comprare la nostra democrazia.
Quando fondi una coalizione per ogni newyorkese, crei una forza straordinaria. Questo, amici, è il vostro movimento, e lo sarà sempre». Poi molla un calcio al suo avversario ex governatore, accusandolo di essere un pupazzo della Casa Bianca: «Siamo saliti nei sondaggi più velocemente di quanto Andrew Cuomo potesse comporre il numero di Trump». [...]
Il suo programma si basa su quattro punti: blocco degli affitti nel milione di appartamenti "rent-stabilized" di New York, ossia a equo canone; assistenza per l'infanzia; bus pubblici veloci e gratuiti; supermercati finanziati dal comune, per contenere i prezzi e garantire cibo economico ma di qualità a tutti. Il costo è 7 miliardi all'anno, a fronte di un bilancio comunale da 116 miliardi.
Li coprirà con nuove entrate fiscali da 9 miliardi, ottenute alzando all'11,5% le tasse per le aziende e aumentando del 2% le imposte per chi guadagna oltre un milione all'anno. Cuomo lo boccia così: «I socialisti vogliono il Partito Democratico. Questo sono Sanders e Ocasio. Se vincono, prenotate i biglietti per la Florida». Poi ha attaccato Zohran anche per la fede musulmana, insinuando che festeggerebbe un nuovo 11 settembre. [...]
zohran mamdani
evento elettorale di zohran mamdani con siraj wahhaj
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alexandria ocasio cortez zohran mamdani
zohran mamdani come obama
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