GRASSO SOTTO ACCUSA AL CSM: VITTORIA PER CASELLI-TRAVAGLIO

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Anna Maria Greco per "il Giornale"

Piero Grasso si è difeso in tv dalle accuse di Marco Travaglio, ma ora rischia di finire lui sotto accusa al Csm. L'organo di autogoverno della magistratura ha, infatti, aperto un'istruttoria sulle dichiarazioni del presidente del Senato, dopo che Giancarlo Caselli ha chiesto di essere «adeguatamente tutelato», definendo le parole di Grasso «lesive» dei suoi diritti e della sua professionalità, con «accuse e allusioni suggestive».

Per decidere se aprire o no la pratica in difesa del procuratore di Torino la Prima Commissione di Palazzo de' Marescialli ha deciso, innanzitutto, di acquisire la registrazione della puntata su La 7 di Piazzapulita del 25 marzo, con l'intervento dell'ex procuratore nazionale antimafia.

Su questa strada si potrebbe arrivare a un clamoroso scontro istituzionale, perché in questo caso il Csm dovrebbe tutelare un magistrato non dalle critiche di un politico ma da quelle della seconda carica dello Stato. «Se una pratica del genere è sempre delicata - riconosce un componente della Commissione-, questa volta è delicata al quadrato».

Anche per questo, la cautela è grande. Si spiega che la prassi impone in questi casi una fase preliminare, per decidere se ci sono o no le basi per accogliere la richiesta di Caselli. «Senza entrare nel merito - dicono nella Commissione - , ci limitiamo ad acquisire tutti i documenti necessari, come si è sempre fatto per altri magistrati. Ma tutte le strade sono ancora aperte, dall'archiviazione all'apertura della pratica».

Qualcuno, però, pensa che questa pratica poteva essere archiviata de plano. Il presupposto fissato dall'articolo 21 bis del regolamento, infatti, è che si tratti di una lesione non del singolo magistrato ma del prestigio e dell'indipendenza della funzione giurisdizionale. E Caselli, nella sua lettera, trasmessa il 27 marzo alla Commissione dal Comitato di presidenza, usa il singolare. Parla di un danno suo personale.

Si è invece deciso di verificare i presupposti della tutela e la prossima settimana i consiglieri dovrebbero esaminare il video e decidere se serve altro materiale. Solo in una seconda fase si potrebbe passare alle audizioni.

Ma che cosa ha mai detto Grasso in tv? Ha replicato a Travaglio che, a Servizio pubblico, ha attaccato duramente l'ex magistrato eletto nel Pd affermando tra l'altro che è diventato superprocuratore antimafia grazie a leggi (poi dichiarate incostituzionali) fatte dal governo Berlusconi per sbarrare la strada a Caselli, che l'aveva preceduto alla guida della procura di Palermo.

E ha criticato le inchieste condotte come una «gogna pubblica», procedimenti «spettacolari» che «distruggono carriere politiche» ma finiscono in un nulla di fatto e portano alle «ritorsioni» contro i magistrati e a «controriforme». Caselli si è riconosciuto in quelle parole e ha chiesto al Csm di difenderlo.

 

GIANCARLO CASELLI E PIERO GRASSOPIERO GRASSO E GIANCARLO CASELLISTRETTA DI MANO TRA TRAVAGLIO E BERLUSCONI jpegtravaglio mascera berlusconiSILVIO BERLUSCONI