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G.A.F. per il Corriere della Sera
«Berlusconi è un grande, ha spiazzato tutti, ma io non ci penso per niente, nemmeno di notte». Prima dell' inizio del gran premio di Formula 1 in Austria, direttamente dal paddock della amata Ferrari, Sergio Marchionne scandisce queste parole.
Un complimento seguito da un no netto e convinto al corteggiamento di Silvio Berlusconi. Il quale qualche giorno fa, in una cena riservata con i direttori dei quotidiani di area centrodestra, aveva indicato Marchionne come candidato premier del fronte moderato. «Tra un anno gli scade il contratto negli Stati Uniti e si libera», era stata la «mossa del cavallo» del leader di FI. Dopo più di 24 ore è arrivata la risposta del manager Fca.
BERLUSCONI ABBRACCIA MARCHIONNE
In Sardegna per trascorrere il fine settimana, Berlusconi non si aspettava certo un sì da uno come il signor Fiat. Ma il fatto che Marchionne non abbia subito smentito è stato accolto come un segnale positivo dalle parte di villa Certosa.
Poi però l' ex Cavaliere ha confidato ai suoi che «quando ho pronunciato quel nome (Marchionne, ndr .) mi riferivo più al metodo, a un uomo del fare». In sostanza, nonostante Berlusconi continui a ripetere che il leader di FI e della coalizione sia lui, l' inner circle dell' ex premier non abbandona l' ipotesi del «papa straniero». Al punto che in queste ore Berlusconi avrebbe pronunciato: «Se domani conosco il nuovo Berlusconi non lo presento?».
matteo salvini giovanni toti al papeete di milano marittima 3
Battute a parte, la giornata di ieri è stata accompagnata dalle parole che il leader di Fi ha rilasciato in una lunga intervista al Messaggero . L' ex Cavaliere ha tenuto il punto sulla leadership («in 23 anni sa quanti voti ho ottenuto dagli italiani? In totale più di 200 milioni»). Un modo per frenare chi come Matteo Salvini scalpita e ambisce alla premiership, o chi, come Giovanni Toti, ogni giorno fa sapere ad Arcore che «il modello Liguria è vincente e può essere esportato».
Paolo Romani, presidente dei senatori di FI, plaude: «Oggi il presidente Berlusconi detta la linea di una opposizione concreta alle politiche di sinistra ma soprattutto dell' unica valida alternativa di governo del Paese». Per il capogruppo azzurro alla Camera, Renato Brunetta, «chi avrà più voti sarà il leader del centrodestra.
Berlusconi è stato votato da milioni di italiani, è stato sempre il leader e lo sarà sempre perché continua ad avere più voti». Elogi a Berlusconi arrivano anche da Mara Carfagna, portavoce degli azzurri a Montecitorio: «L' istantanea di questa domenica estiva è chiara: da un lato la concretezza di Silvio Berlusconi, dall' altra i "fiumi di parole" di Matteo Renzi».
E l' alleato Matteo Salvini? Il leader del Carroccio cinguetta tutto il giorno: tweet contro il Pd, sull' immigrazione. Ma sulla questione leadership resta in silenzio .
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