GRAZIE MONTI! L’AMBASCIATORE PERDE L’IMMUNITÀ E RISCHIA L’ARRESTO

Vai all'articolo precedente Vai all'articolo precedente
guarda la fotogallery

1 - MARO': UDIENZA RINVIATA, ANCORA STOP AMB. ITALIA
(ANSA) -
La Corte suprema indiana ha rinviato al 2 aprile prossimo la decisione sul caso dei marò. I giudici hanno esteso fino alla data della prossima udienza il divieto di espatrio per l'ambasciatore Daniele Mancini, che non era presente in aula.

2 - UDIENZA RINVIATA, GIUDICI ASPETTANO SCADENZA PERMESSO
(ANSA) -
Dopo aver ascoltato le ragioni del Procuratore generale e del legale della parte italiana, il presidente della Corte Suprema Altamas Kabir ha chiarito di non volersi esprimere sul non ritorno del marò fino alla scadenza del permesso il 22 marzo. Il giudice è parso respingere l'istanza secondo cui l'amb. Mancini ha firmato la sua dichiarazione giurata a nome dell'Italia. Ha quindi disposto l'estensione del suo precedente ordine secondo cui il diplomatico non può lasciare l'India.

3 - IN PRATICA ANCORA NON VIOLATO PERMESSO
(ANSA) -
Praticamente Massimiliano Latorre e Salvatore Girone "non hanno ancora violato le nostre direttive". Lo ha detto il presidente della Corte Suprema indiana, Altamas Kabir, affermando oggi che "bisogna attendere il 22 marzo (giorno di scadenza del permesso concesso ai marò) per esprimersi "ascoltando anche l'opinione del governo centrale che è parte di questa vicenda".

4 - MARO':CORTE, CON DICHIARAZIONE AMB. HA PERSO IMMUNITA'
(ANSA) -
Il presidente della Corte Suprema Altamas Kabir ha sostenuto oggi che quando ha presentato insieme ai marò una dichiarazione giurata, l'ambasciatore Daniele Mancini "automaticamente ha perso il diritto all'immunità". "Ho perso ogni fiducia nel sig. Mancini", ha concluso il magistrato.

In questo il presidente della Corte ha fatto allusione, senza citarlo, al paragrafo 3 dell'art. 32 della Convenzione di Vienna secondo cui un agente diplomatico che gode dell'immunità giurisdizionale e che promuove una procedura non può invocare questa immunità. Questo, sulla base del fatto che il 9 marzo l'ambasciatore Mancini aveva volontariamente firmato - anche se precisando "come rappresentante della Repubblica italiana" - una dichiarazione giurata a sostegno della richiesta italiana di permesso elettorale per i maro.

5 - DIFESA,NESSUNO PUO' IMPORRE RESTRIZIONI A AMBASCIATORE
(ANSA)
- Il difensore dei due marò italiani e dell'ambasciatore d'Italia in India Daniele Mancini, Mukul Rohatgi, ha ricordato alla Corte suprema indiana che in base alla Convenzione di Vienna, la persona dell'ambasciatore è inviolabile e che quindi "nessuna autorità indiana può imporre restrizioni sui suoi movimenti".

 

IL PRESIDENTE INDIANO SINGH jpegmonti india maro' italiani