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"L'indignazione di un uovo in faccia, c'è quanto basta per restare paralizzati mediaticamente, l'unica cosa sensazionale è stata la mira del razzista di merda oppure il caso. Quello che fanno i media è portare la nazione verso il baratro: non avevo mai visto con i miei occhi un così forte condizionamento prima d'ora". Lo scrive su Facebook il fondatore del M5s Beppe Grillo, nel commentare l'aggressione subita ieri dalla campionessa italiana di atletica leggera Daisy Osakue a Moncalieri, in provincia di Torino.
Anche il vicepremier Luigi Di Maio torna sul caso e, in un'intervista a Radio Anch'io, difende l'esecutivo gialloverde: "Se si utilizzano questi casi per dire che il governo sta fomentando il razzismo, io respingo al mittente queste accuse perché i dati parlano chiaro: non è che sia una cosa buona, ma questi episodi si verificavano anche negli anni precedenti. Il problema è che negli anni precedenti non se ne parlava, adesso per attaccare il governo se ne parla".
Viceversa la sinistra torna all'attacco. Il Pd ha organizzato oggi a Roma, a piazza San Silvestro, a partire dalle 18 un presidio contro il razzismo. L'ex presidente della Camera Laura Boldrini (Leu) invece afferma: "Per Salvini ammettere che ci sia un problema di razzismo equivarrebbe a fare un "mea culpa", perché è stato proprio lui, il "professore della paura", ad aver diffuso odio e ad aver inquinato il dibattito pubblico, alzando l'asticella della disumanità.
Se si parla di 'pacchia' o di 'crociere' per chi muore in mare il messaggio che passa è che un voto vale più di una vita. Non è così!". E il governatore della Toscana Enrico Rossi che scrive su Facebook: "È caccia al nero. Dodici aggressioni razziste in 50 giorni. Ma per Di Maio, che difende Salvini, complice col silenzio, 'non c'è nessuna emergenza razzismò. Intanto una nave italiana soccorre e riporta in Libia, non certo un porto sicuro, 100 migranti violando il diritto internazionale. Poco male... Trump è con noi".
A tuonare contro il capo del Viminale è anche il direttore di Avvenire, Marco Tarquinio: "Dicono che non c'è razzismo in ciò che è accaduto e per di più il ministro dell'Interno Salvini ha ritenuto di liquidare come 'sciocchezze' gli allarmi di quanti denunciano il clima xenofobo e i rischi di escalation razzista. Pesi bene le parole. Guardi la realtà e ascolti anche altre voci della destra italiana. Negare l'evidenza di diversi episodi non fa altro che assolvere e ingigantire il mostro. Vergogniamoci, e reagiamo di civiltà".
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