IL SALTO DEL GRILLO - REDDITOMETRO? MEJO IL "POLITOMETRO": UNO STRUMENTO CHE VALUTI LA DIFFERENZA TRA RICCHEZZA POSSEDUTA DAI POLITICI DALL'ATTO DELLA LORO NOMINA NELL'ARCO DEGLI ULTIMI VENT'ANNI – ‘’IN ITALIA, COME SANNO ANCHE I CANI, MOLTE FAMIGLIE VIVONO DI PRESTITI DEI PARENTI PER SOPRAVVIVERE O ATTINGONO AI RISPARMI. SONO ANCHE LORO POTENZIALI EVASORI?’’ – ‘’NON MI CANDIDERÒ AL PARLAMENTO, SONO UN DELINQUENTE”…

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1. VIDEO - INTERVISTA RUBATA A "BALLARO'" http://video.corriere.it/grillo-io-premier-mai/914889b4-33b7-11e2-a480-b74fe153b15c

2. ‘'NON MI CANDIDERÒ AL PARLAMENTO, SONO UN DELINQUENTE"...
Corriere.it

Non mi candiderò al Parlamento, sono pieno di carichi pendenti, sono un delinquente». Ad affermarlo, in un'intervista andata in onda ieri a Ballarò , è Beppe Grillo. Il fondatore dei 5 Stelle, definitosi «capo politico» del Movimento in un comunicato messo in Rete, reitera così la sua volontà di non puntare a un posto alla Camera o al Senato, facendo riferimento alla condanna a 14 mesi di carcere (con la condizionale) per omicidio colposo relativa all'incidente d'auto nel quale, il 7 dicembre 1981, persero la vita due amici del comico, di 45 e 33 anni, e il loro figlio, di 9.


Giorni fa, a margine di un incontro ad Aosta, parlando di una sua eventuale candidatura Grillo aveva scherzato: «Ma mi ci vedete a Roma con Cicchitto, Gasparri o Fini che mi dicono "ha facoltà di parlare"? Non potrei starci 10 minuti». Poi aveva continuato: «Se andremo in Parlamento, ci andranno persone scelte dalla Rete, gente onesta, educata, con un'etica. Non so ancora chi ci andrà, saranno votate in Rete».

E sempre in Rete ieri il comico aveva lanciato la sua ultima provocazione. «Vorrei integrare la proposta del redditometro con il "politometro". Uno strumento che valuti la differenza tra ricchezza posseduta dai politici e dai funzionari pubblici dall'atto della loro nomina, nell'arco degli ultimi vent'anni».

Il Movimento, però, è attraversato da una nuova polemica, legata alla candidatura alle «primarie» per le Regionali del Lazio di Cecilia Petrassi, 47 anni, attivista certificata dei Cinque Stelle ma in passato collaboratrice parlamentare con Forza Italia e Lega Nord. Molti l'hanno votata online, ma altri le chiedono di ritirarsi: ora contro di lei è prevista una mozione di sfiducia.

Premessa: sono contro l'evasione fiscale e ritengo che gli evasori vadano perseguiti, in particolare i grandi evasori, ad esempio quelli protetti dallo Scudo Fiscale del Pdl/pdmenoelle con l'obolo del 5%, i cui nomi dovrebbero essere resi pubblici dal Tesoro

3. REDDITOMETRO? MEJO IL "POLITOMETRO"!
www.beppegrillo.it

La dichiarazione dell'Agenzia delle Entrate odierna chiama in causa 4,3 milioni di famiglie che potenzialmente evadono il fisco. Lo afferma lo staff di Befera, in virtù di un algoritmo, "il redditometro", che valuta entrate e spese. In sostanza, se uno spende più di quanto guadagna, potrebbe dover dimostrare dove ha preso i soldi. In Italia, come sanno anche i cani, molte famiglie vivono di prestiti dei parenti per sopravvivere o attingono ai risparmi. Sono anche loro potenziali evasori?

Quello che disturba non è la lotta all'evasione in sé, ma l'accanimento mediatico, nel voler far passare gli italiani come popolo di evasori, come se la causa del disastro economico, di cui non si vede la fine, non sia attribuibile al debito pubblico, alla corruzione, alla totale incapacità e rapacità nell'amministrare la cosa pubblica.

Dopo la guerra agli scontrini negli agriturismi e sul Ponte Vecchio di Firenze, senza nel contempo dare alcuna incentivazione ai piccoli commercianti, incuranti che i negozi stanno chiudendo a decine di migliaia, viene ora introdotta la presunzione di reato affidata a un programma.

Befera ha garantito che entrerà in funzione a gennaio 2013 e che "Noi lo adopereremo con la massima cautela e soltanto per differenze eclatanti tra le spese e i redditi dichiarati". Cioè? Chi decide? Su che base? Con quali regole? Che vuol dire "massima cautela"? Che significa "differenza eclatante?". Il risultato è che nessuno, anche se disoccupato, spenderà, o dichiarerà più nulla, per non finire sul banco degli imputati.

Vorrei integrare la proposta del redditometro con il "politometro". Uno strumento che valuti la differenza tra ricchezza posseduta dai politici e dai funzionari pubblici dall'atto della loro nomina nell'arco degli ultimi vent'anni. Non è difficile realizzare un'applicazione che faccia la differenza tra patrimonio attuale (P2), patrimonio iniziale (P1) più il reddito ufficialmente percepito nel periodo (C).

Quindi il risultato, che chiameremo Z, sarà dato da Z = P2 - (P1 + C). Se Z sarà superiore a 0, escludendo partite straordinarie come eredità o vincite al Superenalotto, la differenza dovrà essere restituita alle casse dello Stato con l'aggravio fiscale del 60%. Il politometro potrebbe essere applicato dalla prossima legislatura. Ci vediamo in Parlamento, sarà un piacere.

 

BEPPE GRILLO - MOVIMENTO 5 STELLEBEPPE GRILLO NUOTA NELLO STRETTO DI MESSINA BEPPE GRILLO DURANTE UN COMIZIOGRILLO politometro ATTILIO BEFERAEvasione FiscaleGIANFRANCO FINI E MAURIZIO GASPARRI - copyright PizziPARLAMENTO