CARA DIARIA - GRILLO TAGLIA LA PAGA AI SUOI EURODEPUTATI DI APPENA 1000 EURO ED ESPLODE LA RABBIA DEI PARLAMENTARI M5S A ROMA - IL SINDACO PIZZAROTTI FRIGNA: “È TROPPO POCO. SEMBRA UN CONTENTINO. IO RINUNCIO AL 10% DEL MIO STIPENDIO: 350 € SU 3500. LORO SOLO A 1000 SU 19MILA?”

Vai all'articolo precedente Vai all'articolo precedente
guarda la fotogallery

Annalisa Cuzzocrea per “la Repubblica

 

grillo e pizzarotti c b d ef bc ad c d grillo e pizzarotti c b d ef bc ad c d

Alcuni di loro lo hanno scoperto mercoledì sera, leggendo il blog. D’ora in poi i parlamentari europei del Movimento 5 stelle si impegnano a devolvere 1000 euro delle loro indennità personali «al sostegno di iniziative e servizi che facilitino il rapporto di cittadini e piccole imprese con l’Unione Europea». Insomma, si tagliano lo stipendio, che finora avevano deciso di tenersi per intero. Mentre ancora nulla si sa degli altri 1000 euro che per regolamento dovrebbero devolvere alla struttura di comunicazione, ma che continuano a non dare per “motivi tecnici”.

 

Sono volate urla, ieri mattina, in una riunione improvvisata negli uffici di Bruxelles del Movimento. Perché di quella “loro” decisione, in realtà, i portavoce in Europa non sapevano nulla. Quel che trapela è che sia stata una scelta dello staff, dovuta al pezzo di Repubblica della settimana scorsa e alla trasmissione Piazzapulita , durante la quale gli europarlamentari del movimento spagnolo Podemos avevano dimostrato che si può fare di più, visto che loro tengono per sé - senza troppe complicazioni - solo 2000 euro al mese.

 

BEPPE GRILLO E PIZZAROTTI BEPPE GRILLO E PIZZAROTTI

All’agenzia Adnkronos il capogruppo dei 5 stelle in Europa Ignazio Corrao - pur negando la sorpresa davanti alla decurtazione - spiega che «nessuno si sta arricchendo»: «Se tolgo tutte le spese che sostengo qui, tra Bruxelles e Strasburgo, mi ritrovo meno di quanto guadagnavo in Italia. Certo non mi lamento, ma non ci sto a passare per privilegiato». A differenza di Podemos, dice, «noi non abbiamo voluto dar vita a fondazioni o costituirci in un partito politico, rinunciando così ai finanziamenti che l’Ue ci avrebbe dato, 3 milioni di euro».

 

Ignazio CorraoIgnazio Corrao

Risponde anche sulla sua pagina Facebook, Corrao. Minaccia di querelare chi travisa il suo pensiero. Ribatte puntuale agli attivisti che gli chiedono spiegazioni. «Per me andrebbe benissimo tenere 2500 euro e restituire il non speso - dice - ma non abbiamo tempo per gli scontrini e in Italia per mesi si è parlato solo di questo». Spiega punto per punto tutte le spese che devono anticipare, le trasferte a Strasburgo, la donna delle pulizie, la tata («Lavoriamo dalle 7 del mattino alle 9 di sera»). Tutto questo, però, non basta ad evitare la rabbia della base.

 

Andrea Cecconi
Andrea Cecconi

Il sindaco di Parma Federico Pizzarotti - intercettato dai cronisti a Roma - dice chiaro che «sembra un contentino». «È un po’ poco privarsi di appena 1000 euro. Io rinuncio al 10 per cento del mio stipendio, 350 euro su 3500. Loro a 1000 su 19mila?». Il problema, poi, è che per gli eletti a Bruxelles non si sia stabilito nulla prima: «Forse è il caso di avere regole più condivise, che valgano per tutti gli eletti».

 

ALESSANDRO DI BATTISTAALESSANDRO DI BATTISTA

Andrea Cecconi, capogruppo dei 5 stelle alla Camera, fa prova di fiducia: «Non ho ancora parlato con i colleghi in Europa, ma sono certo che se stanno sbagliando, la pressione della base e dell’opinione pubblica farà loro cambiare idea».

 

Sa bene, Cecconi, che i suoi colleghi in Parlamento non la stanno prendendo bene («ci parlo tutti i giorni»). Quello che ancora non sa, è che in un capannello alla Camera - ieri pomeriggio più d’uno minacciava: «Dal prossimo mese restituiamo solo 1000 euro anche noi. Vedremo se avranno il coraggio di dirci qualcosa».