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LA GUERRA IN UCRAINA NON SI FERMA MA PROSEGUONO ANCHE I NEGOZIATI SEGRETI TRA USA E RUSSIA - DISCUSSIONI SONO IN CORSO SUI PROTOCOLLI DI SICUREZZA E SULLA PRESENZA DI SOLDATI LUNGO LE LINEE DI CONFINE E SI LAVORA A UNA BOZZA DI ACCORDO – UNO DEI NODI È IL COSIDDETTO “CONTROLLO AMMINISTRATIVO DEI RUSSI” DI ALCUNI TERRITORI. WITKOFF SOSTIENE CHE LA POSIZIONE RUSSA SULLA QUESTIONE È ARCINOTA MA “AD ANCHORAGE PUTIN HA DETTO DI ESSERE PRONTO A FARE UN COMPROMESSO”– L’INCONTRO DEI BIG AMERICANI DI POLITICA ESTERA A WASHINGTON: “TOCCA AGLI UCRAINI, E NON AGLI STATI UNITI, DECIDERE LUNGO QUALI LINEE PUÒ AVVENIRE UN COMPROMESSO”

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Estratto dell’articolo di Alberto Simoni per “la Stampa”

 

putin trump

I negoziati fra Usa e Russia continuano, sono a livello tecnico e c'è convinzione a Washington che sono stati fatti dei progressi reali anche se resta la delusione di Trump per un processo rivelatosi più lungo delle aspettative. Il summit di Anchorage di Ferragosto è percepito se non come un punto di svolta decisivo, come un momento in cui la Russia ha fatto delle concessioni, o almeno ha aperto a compromessi.

 

È questa l'opinione prevalente nei corridoi della Casa Bianca e soprattutto nell'ufficio di Steve Witkoff, inviato speciale per la Russia, che ha incontrato sei volte, sempre da solo, negli ultimi mesi Vladimir Putin. A riferire il prudente ottimismo sono alcune fonti direttamente a contatto con l'amico di Trump tramutatosi nel globetrotter della diplomazia statunitense e titolare pure del dossier Gaza.

 

volodymyr zelensky e donald trump alla casa bianca (in versione casamonica)

Questa settimana il Gotha della politica estera Usa […] si è trovato per due giorni al Ritz Carlton Hotel nel cuore di Washington per confrontarsi. […] Da quanto La Stampa è in grado di costruire, il messaggio emerso sul dossier ucraino è sintetizzato in quanto ha riferito un fonte del Nsc: «Washington mai metterà Zelensky e il popolo ucraino in una posizione tale da obbligarli a cedere territori o scambiarli con la Russia».

 

È un messaggio che a Mosca è stato recapitato in modo netto. Rassicurazioni sono state consegnate agli ucraini anche in questi giorni dall'inviato speciale, Keith Kellogg. Il generale a riposo ha incontrato a Kyiv Volodymir Zelensky e ha partecipato insieme ai consiglieri per la Sicurezza nazionale di diversi Paesi europei alla Yalta European Security Conference. Certo c'è delusione per un conflitto che lo stesso Trump ha ammesso essere più complicato da risolvere rispetto a quanto pensava.

DONALD TRUMP - VLADIMIR PUTIN - MEME BY 50 SFUMATURE DI CATTIVERIA

 

Due i motivi di maggior frustrazione per Trump, secondo una delle nostre fonti: il primo è la convinzione che se ci fosse stato lui alla presidenza la guerra non sarebbe scoppiata, avrebbe risolto diplomaticamente i motivi d'attrito prima che questi innescassero il conflitto.

In secondo luogo, però, […] Trump sentiva di aver avuto una buona relazione con Putin durante il suo primo mandato e pensava che questa avrebbe consentito di risolvere il conflitto. Cosa che invece non si è tramutata in realtà.

volodymyr zelensky alexander stubb donald trump foto lapresse

 

[…] Ai partecipanti alle discussioni, comunque, Steve Witkoff avrebbe fornito alcune indicazioni sulla strategia complessiva che si sta seguendo. «Stiamo esplorando ogni opzione perché la situazione è complessa e trovare alternative che possano andare bene agli ucraini e ai russi per ridurre la distanza fra le loro posizioni è l'unico modo per arrivare a una conclusione». Discussioni sono in corso sui protocolli di sicurezza e sulla presenza di soldati lungo le linee di confine. Più una bozza che una road map, si puntualizza. […]

 

DONALD TRUMP SBARCA DALL AIR FORCE ONE DOPO L INCONTRO CON PUTIN IN ALASKA

Un lavoro più approfondito è da fare sul cosiddetto «controllo amministrativo dei russi» di alcuni territori. Witkoff ha detto che la posizione russa sulla questione è arcinota ma «ad Anchorage Putin ha detto di essere pronto a fare un compromesso». A Washington sanno che è un'idea indigeribile per Kyiv. Le fonti Usa hanno sottolineato che «le mosse di Putin non sono sufficienti, ma che comunque tocca agli ucraini aver l'ultima parola e non agli Stati Uniti decidere lungo quali linee può avvenire un compromesso».

 

[…] Le interazioni fra Usa e Mosca continuano e i contatti con gli europei sono frequenti. […] Witkoff ha comunque riferito di incontri e frequenti colloqui con Macron «sui diversi compromessi che potremmo portare avanti». […]

VOLODYMYR ZELENSKY - DONALD TRUMP