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“HO DETTO A PUTIN CHE POTEVAMO FARE FUORI PRIGOZHIN, MA GLI HO SUGGERITO DI NON FARLO: DOPO NON CI SAREBBE STATO ALCUN NEGOZIATO" – IL DITTATORE BIELORUSSO LUKASHENKO E LE TRATTATIVE CON PRIGOZHIN: “CI SIAMO PRESI A PAROLACCE. PUTIN MI RIPETEVA CHE ERA INUTILE PARLARE CON LUI MA HO INSISTITO. IL CAPO DELLA WAGNER ERA INFLUENZATO DAI SUOI COMANDANTI CHE HANNO VISTO MORIRE MIGLIAIA DEI LORO COMPAGNI" - VIDEO

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LUKASHENKO RACCONTA LE SUE TRATTATIVE CON PRIGOZHIN

Da agenzianova.com

 

evgeny prigozhin

La cosa più pericolosa della crisi di sabato scorso in Russia “non è la situazione in sé, ma come avrebbe potuto svilupparsi e che conseguenze avrebbe avuto”.

 

Lo ha detto il leader bielorusso, Aleksandr Lukashenko, durante una cerimonia nel Palazzo dell’Indipendenza a cui hanno partecipato i più alti vertici militari.

 

“Ho suggerito a Putin di non affrettarsi (a prendere decisioni)”, ha detto. “Parliamo con Prigozhin, con i suoi comandanti. Al che lui mi ha detto: ‘Ascolta, Sasha, è inutile.

 

Non risponde nemmeno al telefono, non vuole parlare con nessuno’”, ha continuato Lukashenko. A questo punto, il leader bielorusso ha chiesto a Putin dove fosse Prigozhin, apprendendo che si trovava a Rostov.

 

 

aleksandr lukashenko vladimir putin

“Dico: Bene. Una cattiva pace è meglio di qualsiasi guerra. Non aver fretta, proverò a contattarlo, ma lui mi ripete ancora: ‘È inutile’. Dico: ‘Va bene, aspetta’. Abbiamo parlato probabilmente per mezz’ora. Poi mi ha informato che Prigozhin era al fronte”, ha aggiunto Lukashenko.

 

“Ricordo le sue parole: ‘Sai, al fronte, stranamente, è meglio di quanto non sia mai stato’”, ha proseguito. Lukashenko però insiste: “Come posso contattarlo? Dammi il telefono.

 

Dice: ‘Molto probabilmente, l’Fsb ha il suo numero’. L’abbiamo trovato e a metà giornata avevamo tre diversi canali attraverso i quali potevamo parlare con Rostov”, ha raccontato Lukashenko.

 

vladimir putin aleksandr lukashenko

 

Il leader bielorusso ha poi raccontato che Prigozhin, una volta capito che a chiamare era il presidente della Bielorussia, dice “ad Aleksandr Grigorevic rispondo”. “Lui prende la cornetta in piena euforia.

 

Abbiamo parlato, al primo giro, una trentina di minuti prendendoci esclusivamente a parolacce (…). Poi si è scusato e ha cominciato a raccontare.

 

Sapete, questi ragazzi hanno visto morire migliaia e migliaia dei loro compagni e sono infuriati soprattutto con i comandanti, e a quanto ho capito, premevano soprattutto proprio su Prigozhin.

 

Lo sapete, lui è un personaggio eroico, ma su di lui influivano soprattutto i comandanti dei reparti d’assalto che vedevano tutti questi morti. Ed è in questa condizione di semi-follia che sono entrati a Rostov”, ha spiegato Lukashenko.

aleksandr lukashenko vladimir putin

 

Allora, racconta il presidente bielorusso, “ho cominciato a cercare di chiarire la situazione: hai ucciso qualcuno lì a Rostov? Civili o militari che hanno fatto resistenza?”. Prigozhin, sempre secondo il racconto di Lukashenko, risponde: “Aleksandr Grigorevic, ve lo giuro, non abbiamo toccato nessuno. Abbiamo occupato il quartier generale e io mi trovo qui ora”.

PUTIN E PRIGOZHINGIRARROSTOV - MEME BY EMILIANO CARLI PRIGOZHIN E PUTIN