1. LE CORNA DELL’ELISEO PESANO: VALERIE TRIERWEILER RICOVERATA IN OSPEDALE 2. LA PREMIÈRE DAME È SOTTO CONTROLLO MEDICO DA GIOVEDÌ SERA, DOPO L’ANNUNCIO DELLA PUBBLICAZIONE DELLE FOTO CHE PROVANO LA RELAZIONE HOLLANDE-GAYET 3. SUI MEDIA FRANCESI NEI GIORNI SCORSI È COMINCIATO UN DIBATTITO SPIETATO: A CHE TITOLO LA “ROTT-WEILER” RESTA ALL’ELISEO, GODENDO DI UNO STAFF DI 5 PERSONE, AUTO E VOLI DI STATO, RESIDENZE PRESIDENZIALI, MENTRE IL COMPAGNO HA UN’ALTRA? 4. FERMI TUTTI! L’APPARTAMENTO-ALCOVA DI HOLLANDE-GAYET È INTESTATO A UN CORSO ACCUSATO DI FAR PARTE DELLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA. L’APPARTAMENTO SAREBBE STATO UTILIZZATO ANCHE DA UN ALTRO PRESIDENTE FARFALLONE, JACQUES CHIRAC

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1. VALERIE TRIERWEILER RICOVERATA IN OSPEDALE DA GIOVEDÌ SERA
Dagoreport

Secondo "Le Parisien" (e ci sarebbero conferme anche dall'Eliseo), la première dame Valerie Trierweiler è stata ricoverata in ospedale giovedì sera, alla vigilia della pubblicazione delle foto della tresca tra il suo compagno, il presidente Francois Hollande, e l'attrice Julie Gayet.

Poco prima del ricovero, era stata anticipata la notizia della relazione tra i due, e la Trierweiler sarebbe stata portata in ospedale per il forte stress. I medici le hanno imposto un periodo di riposo.

Per questo Hollande, pur non negando la relazione, ha imposto il silenzio ai media e ha minacciato azioni legali contro "Closer", i cui fotografi hanno seguito per settimane le sue visite nel "pied à terre" della 41enne Gayet.

Poco dopo la rivelazione della tresca, sulle tv francesi è cominciato un dibattito sul ruolo di Valerie. La "Rott-weiler" e Hollande infatti non sono sposati, e membri dell'UMP, il partito all'opposizione, hanno subito chiesto che la donna lasci l'Eliseo e, soprattutto, non goda più dei benefici che derivano dal ruolo di première dame. Tra questi, ci sono 5 persone di staff personale, l'utilizzo di auto e voli di Stato, delle residenze presidenziali sparse per il Paese, nonché del servizio di sicurezza dell'Eliseo.

I maligni chiedevano: perché dovrebbe godere di questi privilegi se non è più la compagna del presidente e a tutti gli effetti vivono due vite separate? Sottolineando inoltre che sarebbe la prima consorte a lasciare l'Eliseo prima della fine del mandato del marito/fidanzato.

Questi dibattiti in tv non hanno aiutato l'umore di Valerie, tosta giornalista, né di Hollande, che si trova in una posizione inedita per un presidente francese, e ha annunciato una conferenza stampa martedì, in cui dovrebbe chiarire la sua situazione familiare.

2. SULLO SCANDALO L’OMBRA DELLA CRIMINALITA’  

La Stampa.it - Ma lo scandalo non è finito qui. Secondo il sito online Mediapart l’appartamento utilizzato dal presidente Francois Hollande per gli incontri con l’amante, l’attrice Julie Gayet, è intestato a Michel Ferracci, un corso accusato di far parte della criminalità organizzata. Sulla cassetta della posta dell’appartamento che ospitava gli incontri fra Hollande e la Gayet figura il nome di Michel Ferracci.

Secondo la rivista dello «scoop», Closer, la Gayet occupa l’appartamento da oltre sei mesi. Ferracci, compagno dell’attrice Emilie Dequenne, ha subito una condanna nell’inchiesta sul cosiddetto «circolo Wagram», una sala da gioco vicino agli Champs-Elysees diventata associazione per delinquere dedicata al riciclaggio del denaro sporco delle grandi gang della criminalità corsa. 

Ferracci è considerato un fedelissimo di un ex boss corso della Brise de Mer, la mafia corsa, Richard Casanova, assassinato nel 2008. Ferracci, condannato a 18 mesi con la condizionale, si è riciclato come attore, in una serie tv dedicata alla criminalità («Mafiosa»).

Nell’appartamento corrispondente alla cassetta della posta, risulta affittuario. La proprietà sarebbe, secondo il periodico Valeurs actuelles, della moglie di un big della Borsa di Parigi, mecenate di artisti e attori. L’appartamento sarebbe stato utilizzato, a quanto risulta, anche da un altro presidente, Jacques Chirac, durante la sua permanenza all’Eliseo. 

3. HOLLANDE E LA PRESUNTA AMANTE JULIE - TUTTE CON VALÉRIE (ANCHE SE ARPIA)
Maria Laura Rodotà per il "Corriere della Sera"

Se si è donne di buonsenso, se si è donne di carattere, se si è donne con qualche peccato e non intenzionate a scagliare pietre, stavolta si dovrebbe tifare per l'arpia. Intesa come Valérie Trierweiler detta Rotweiler, non first lady ma prima convivente. Giornalista non geniale ma tenace. Ex ragazza ambiziosa che credeva nello slogan «non prendetevela, prendetevi tutto» (incluso il cognome ganzo del primo marito e il futuro presidente francese, sottratto a una forse non più interessata Ségolène Royal).

Gaffeuse su Twitter contro la compagna (anche nel senso delle unioni civili) che l'aveva preceduta; accusata di «sindrome di Maria Antonietta» per essersi trovata bene all'Eliseo (non tutti sono papa Francesco; chi ha a disposizione la cantina dell'Eliseo rischia di trasformarsi rapidamente in «champagne socialist», e di essere troppo brillo/a per trovarlo un insulto).

Malvista dai tradizionalisti perché ha continuato a lavorare (comodamente) dopo l'elezione di François Hollande, motivando «devo mantenere i miei tre figli». Detestata anche dai delusi di Ségo, che politicamente è più astuta, e dai figli da lei avuti con Hollande, che la trattano tipo strega di Biancaneve. E dall'altro ieri oggetto - in quanto donna tradita - di quello che sembra un sentimento sottotraccia di schadenfreude , di soddisfazione generale per i suoi guai.

E lei che twittava contro Ségo - la prima non moglie, è ora più che mai bersaglio di battute sui social network. Di analisi malevole di colleghi e non che annunciano il suo prossimo abbandono del palazzo presidenziale perché «cocue» cioè cornuta, «ripudiata», «licenziata».

Nella sua condizione attuale c'è molto dell'epilogo perbenista da storia francese libertina, più libertina per i maschi. Un po' dei guai finali di madame de Merteuil nelle Relazioni pericolose (un bombardamento su Twitter può essere peggio dei segni del vaiolo), un po' del detto nazionale «quando un uomo lascia la moglie per l'amante, si libera un posto da amante».

E insomma, qualunque donna si sia almeno una volta comportata malissimo, in questa ennesima pochade presidenziale che di nuovo ci fa appassionare ai francesi, dovrebbe un po' simpatizzare con lei (tra l'altro: Hollande ha 59 anni, Royal 60, Trierweiler 48, la new entry Julie Gayet 41; comunque una femmina si comporti, il suo partner anche un po' «boudin» può riuscire a sostituirla con un modello più recente, a occhio e croce, pare).

 

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