DAGOREPORT - NON TUTTO IL TRUMP VIENE PER NUOCERE: L’APPROCCIO MUSCOLARE DEL TYCOON IN POLITICA…
Marco Antonellis per Dagospia
Tanto tuonò che non piovve. Eh già perchè come Dagoanticipato già nel primo pomeriggio, Giuseppe Conte nel messaggio serale si sarebbe limitato a mandare un appello-ultimatum via TV ai due leader di Lega e 5Stelle ma non a dimettersi. Perché si vuole aspettare ancora qualche giorno prima, eventualmente, di rassegnare le dimissioni nella mani del Capo dello Stato. E si vuole capire bene le intenzioni di Di Maio e Salvini. Conte sa benissimo che non tutti vogliono le sue dimissioni.
LUIGI DI MAIO GIUSEPPE CONTE ALIAS MARK CALTAGIRONE MATTEO SALVINI BY OSHO
Nella Lega, ad esempio, "Giancarlo Giorgetti si è convinto da tempo della necessità di mandare a casa il governo ma Matteo Salvini non si è ancora del tutto convinto" spiegano fonti di primo piano di via Bellerio. Tanto che stavolta la Lega non sarebbe un monolite al servizio del Capitano come sempre accade e sono in molti a pensarla diversamente da lui: dal Ministro delle politiche agricole Centinaio al sottosegretario alla Difesa Volpi per non parlare del potentissimo Governatore del Veneto Zaia ma anche di Molteni e Candiani, tutta gente che farebbe carte false per votare subito.
Ma il Capitano stavolta tentenna, vuole fare un ultimo tentativo per capire se può ancora fidarsi dei 5Stelle anche se come gli è stato detto dallo stesso Giorgetti ormai c'è ben poco da fare: "Non sono più credibili anche se stanno dicendo si a qualsiasi cosa, dalla flat tax a tutto il resto". In realtà, spiegano da via Bellerio, "hanno soltanto cambiato strategia, puntano a logorarci dando la colpa a Matteo di quanto potrebbe accadere nei prossimi mesi, "grandinate" comprese".
La conferma del cambio di strategia dei 5Stelle arriva anche dai pentastellati: "Ora che Salvini è di fatto il Premier bisognerà giocare di rimessa su flat tax e trattativa con l'Europa. Lui dovrà prendersi le proprie responsabilità e se le cose andranno male non potrà più nascondersi dietro Conte o Di Maio. Vediamo quanto è bravo a governare ora che ha preso il 34%.
D'ora in poi tutto quello che non andrà sarà soltanto colpa sua. E a noi basterà stare a guardare gustandoci i pop corn. Nel frattempo, Di Maio riprenderà a girare l'Italia per "rifondare" il Movimento in vista delle prossime elezioni". Insomma, il Capitano ora è avvisato. La strategia targata 5Stelle di logoramento nei sui confronti è pronta per essere attuata.
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