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REGION DI STATO – I GOVERNATORI SONO IN PRESSING SUL GOVERNO PER RINVIARE LE ELEZIONI REGIONALI AL 2026. IN VENETO C’È ANCHE LA SCUSA: UNO SLITTAMENTO DI QUALCHE MESE PERMETTEREBBE A LUCA ZAIA DI ACCENDERE LA FIACCOLA OLIMPICA. SALVINI SI È GIÀ ESPOSTO, E ANCHE LA MELONI POTREBBE NON ESSERE CONTRARIA: AVREBBE PIÙ TEMPO PER CERCARE CANDIDATI DECENTI (ANCHE PER CAMPANIA E PUGLIA) – LA QUESTIONE DEL TERZO MANDATO, CHE POTREBBE ESSERE AZZERATA DALLA CORTE COSTITUZIONALE…

Estratto dell’articolo di Francesca Del Vecchio e Francesco Moscatelli per “La Stampa”

 

luca zaia salvini

«Ho proposto al tavolo di centrodestra di spostare le regionali di autunno 2025 alla primavera del 2026. E mi sembrerebbe giusto che Luca Zaia potesse accendere la fiaccola olimpica nel 2026».

 

Posticipare le elezioni regionali. Per affiancarle alle amministrative, ma anche per posticipare insieme al voto le tensioni interne ed esterne ai partiti di maggioranza. L'idea di Matteo Salvini, annunciata ai suoi durante un consiglio federale della Lega, e rilanciata con forza dal palco del congresso lombardo il 15 dicembre, diventa ogni giorno che passa più concreta.

 

luca zaia giorgia meloni

Oltre alle volontà delle singole Regioni coinvolte, a cominciare da Veneto e Campania (gli altri territori interessati sarebbero Puglia, Toscana, Marche e Valle D'Aosta), in queste ore sta infatti maturando l'ipotesi di un'azione della Conferenza delle Regioni (guidata dal presidente leghista del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga) per chiedere al governo un decreto in tal senso.

 

Di ufficiale non c'è ancora nulla, «per il momento è solo un'idea» spiegano dagli uffici che se ne stanno occupando, ma già nei prossimi giorni potrebbe partire una lettera con la richiesta formale al ministro competente.

 

meloni de luca

I risparmi per le casse dello Stato, «40 milioni solo per il Veneto […] rappresentano solo una delle motivazioni. E forse nemmeno la principale. Le altre considerazioni, ovviamente, sono di natura più politica, e hanno a che fare tanto con aspetti locali quanto con aspetti generali.

 

Il punto di partenza di ogni ragionamento non può che essere il Veneto. La Regione guidata da Luca Zaia, infatti, è uno dei tasselli più delicati dell'attuale alleanza di centrodestra. Da una parte c'è Fratelli d'Italia in crescita che ambisce a vedere riconosciuto anche al Nord il proprio peso elettorale, dall'altra c'è una Lega spaccata che se dovesse perdere lo scettro del Veneto potrebbe implodere.

 

Matteo Salvini e Luca Zaia

Dunque è vero che al doge Zaia non dispiacerebbe uno slittamento di qualche mese delle elezioni per poter accendere la fiaccola olimpica e presenziare alla cerimonia di inaugurazione dei Giochi invernali del 6 marzo 2026.

 

È vero anche che la proroga servirebbe al partito di Salvini per trovare un nome forte […] da presentare agli alleati di centrodestra per non perdere il diritto di prelazione sul candidato in un antico feudo del Carroccio.

 

meloni de luca

Di pari passo, c'è la battaglia per il terzo mandato: sia Zaia che Salvini - quest'ultimo probabilmente per assicurare una collocazione stabile al governatore veneto, suo possibile antagonista nella leadership del partito - non hanno mai fatto mistero di ambire a un'abolizione del limite di due turni per le cariche monocratiche elettive.

 

Ma adesso il Veneto sta a guardare. L'iniziativa di Vincenzo De Luca in Campania per aggirare il limite di due mandati potrebbe essere un precedente. O più precisamente, se come annunciato il governo impugnerà la legge regionale del governatore campano (l'esecutivo ha tempo fino al 10 gennaio) e la Corte Costituzionale la annullasse, potrebbe azzerare anche la norma statale che vincola a due i mandati per i presidenti di regione.

luca zaia .giorgia meloni vinitaly

 

[…] Zaia, infatti, in questo modo si troverebbe un'autostrada spianata per il terzo mandato, per di più con oltre sei mesi di campagna elettorale aggiuntiva se, come sembra, la proroga per le regionali verrà calendarizzata nella finestra temporale della primavera 2026.

 

[…]  Tutto sommato, allungare i tempi potrebbe servire anche a Meloni: in Veneto per cercare di far valere il peso di FdI nella coalizione e imporre il nome a Salvini e Tajani. In Campania per trovare un nome valido - in grado di arginare lo strapotere di De Luca che comunque non verrà sostenuto dal Pd - dopo che il crollo delle quotazioni di Gennaro Sangiuliano e il gentile rifiuto di Matteo Piantedosi che, in pratica, ha detto a Meloni&Co.

«Resto al Viminale, grazie». […]