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1. SALIS: FU ASSOLTA ANCHE A COMO PER UNA MANIFESTAZIONE DEL 2009
(ANSA) – Ilaria Salis, l'11 luglio 2009, era stata protagonista anche di una manifestazione di alla dogana di Ponte Chiasso che l'aveva portata a processo assieme ad altri undici imputati. Il processo si era concluso con la sua assoluzione mentre erano stati condannati altri quattro attivisti.
Come riporta "La Provincia di Como" la manifestazione avvenne nel luglio del 2009 quando, mentre era in corso la riunione del G8 che si teneva a L'Aquila, una quarantina di giovani, dal Canton Ticino, ma anche dal Comasco e da Milano, si erano fermati a piedi davanti alla dogana di Ponte Chiasso, creando una vera e propria barriera umana per bloccare l'entrata e l'uscita dalla Svizzera di persone e auto. I manifestanti erano poi risaliti dalla dogana lungo via Bellinzona. A quel punto il gruppo aveva incontrato la polizia.
ROBERTO SALIS PADRE DI ILARIA SALIS
Gli agenti avevano cercato di spostare il gruppo fuori dalla sede stradale, per cercare di liberare il traffico ormai al collasso, ed era stato in quel momento che erano iniziati gli spintoni ed erano spuntati anche bastoni.
La polizia aveva dovuto caricare i manifestanti nel tentativo di liberare la strada. La Digos, ricostruisce La Provincia di Como, alla fine aveva identificato almeno una quarantina di manifestanti, undici dei quali finiti a processo ma solo quattro condannati. Tra questi non la Salis che ne era uscita senza conseguenze.
2. SALIS: SASSO (LEGA), BASTA VIOLENTI IN CATTEDRA
(ANSA) - "Se qualcuno decide di attuare con metodi violenti le proprie idee, non può fare la maestra. In passato altre maestre, esponenti dei centri sociali, sono state destituite dall'incarico in seguito a condotte ritenute inopportune dall'amministrazione, senza aver bisogno necessariamente di una condanna penale".
A sostenerlo in una nota è il deputato della Lega, Rossano Sasso, capogruppo in Commissione Cultura della Camera. "Uno dei casi più recenti e popolari - ricorda - è quello di Lavinia Cassaro, maestra piemontese che aveva augurato la morte ai poliziotti durante un corteo dei centri sociali: un gesto ritenuto incompatibile con la professione di insegnante. Cassaro impugnò il provvedimento amministrativo, ma pochi mesi dopo il Tribunale del Lavoro confermò il licenziamento, condannandola anche al pagamento delle spese legali".
"La giurisprudenza italiana parla dunque chiaro - osserva - stando all'art. 498 del Testo Unico dell'Istruzione, Ilaria Salis potrebbe essere destituita e cancellata dalle graduatorie ministeriali per le supplenze, anche senza condanna penale. Augurandole di poter tornare presto dai suoi cari e dimostrare di essere innocente, in punta di diritto per il nostro ordinamento basta porre in essere una condotta lesiva del ruolo ricoperto e delle istituzioni per non poter tornare più in cattedra".
"Al di là della decisione dei giudici ungheresi e ribadendo loro la richiesta di garantire i diritti fondamentali a Salis - prosegue Sasso - è un fatto accertato che lei sia stata trovata in possesso di un oggetto atto a offendere ed in compagnia di elementi facinorosi. Se infine dovessero emergere per la Salis dei precedenti di polizia per fatti avvenuti anche in Italia, allora dovremmo chiederci come abbia potuto svolgere anche un solo giorno di supplenza.
ROBERTO SALIS - PADRE DI ILARIA SALIS
Non vogliamo in nessun modo nemmeno pensare che in cattedra con i nostri figli possano esserci state persone che sono incompatibili con la missione educativa, da uomo di scuola non lo posso consentire". "La Lega vuole chiarezza ed è dalla parte di tutti quei genitori stanchi di docenti inadatti al ruolo", conclude.
ILARIA SALISilaria salis 3ilaria salis 1ilaria salis 4ilaria salisROBERTO SALIS PADRE DI ILARIA SALISILARIA SALIS
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