sala scavuzzo

TRA I MESTIERI CHE GLI ITALIANI NON VOGLIONO PIU’ FARE C’E’ SICURAMENTE L’ASSESSORE ALL’URBANISTICA DI MILANO – IN ALTO MARE LA RICERCA DEL SUCCESSORE DI GIANCARLO TANCREDI, L’ASSESSORE DIMISSIONARIO INDAGATO PER FALSO E CORRUZIONE - LE DELEGHE SONO STATE AFFIDATE TEMPORANEAMENTE ALLA VICESINDACA ANNA SCAVUZZO – IL PD CHIEDE “DISCONTINUITA’” MA IL SINDACO SALA RIVENDICA “AUTONOMIA” - L’ORIENTAMENTO È QUELLO DI AFFIDARE L’INCARICO A UN TECNICO…

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Maurizio Giannattasio per il “Corriere della Sera” - Estratti

 

 

sala scavuzzo

Nella classifica dei mestieri a rischio sembra che quello di assessore all’urbanistica della città di Milano venga solo dopo quello dell’astronauta. Difficile trovare il successore di Giancarlo Tancredi, l’assessore dimissionario indagato per falso e corruzione.

 

Le deleghe sono state affidate temporaneamente alla vicesindaca Anna Scavuzzo, dove quel «temporaneamente» rischia di diventare la vera chiave di lettura dell’intera vicenda. Perché, da un lato è proprio il tempo che manca. Il nuovo assessore ha un solo grande compito davanti a sé.

 

Portare a conclusione il lavoro di Tancredi sul Piano di governo del territorio, il documento strategico che disegna la Milano del futuro. È evidente che chi arriverà, se e quando arriverà, non potrà riprendere la penna dove l’aveva lasciata Tancredi. Non fosse altro perché, nonostante il gran lavoro dell’ex assessore, il successore non potrà fare a meno di segnare la «discontinuità».

 

SIM SALA BIM - MEME BY EMILIANO CARLI

E questo significa allungare di nuovo i tempi perché la procedura di approvazione del Pgt è per forza di cose e giustamente un processo lungo.

 

Quindi il rischio è che chi si siede al posto di Tancredi non riesca a portare a termine l’unico vero compito del suo assessorato. Niente Pgt, prima del 2027. Significa che a portarlo a casa sarà il vincitore delle prossime elezioni.

 

Magari ripartendo da zero.

 

«Discontinuità» è questa la parola d’ordine usata dalla politica per continuare l’avventura milanese. Per la precisione dal Pd. Che non tiene conto però di un fattore importante. L’autonomia rivendicata non a parole ma nei fatti dal sindaco Sala che proprio l’altro giorno ha voluto mettere i puntini sulle i.

 

Con questo viatico serve la lanterna di Diogene per trovare il successore di Tancredi.

LA MILANO DA BOERI - VIGNETTA BY GIANNELLI

 

Per ora è stato il Pd a sondare il terreno, per capire quali figure sarebbero disponibili.

 

L’orientamento è quello di affidare l’incarico a un tecnico, un profilo di terzietà, che si inserisca nel solco della discontinuità chiesta come condizione per proseguire. Per volare alto si è «bussato alla porta» di Franco Gabrielli, che fino a pochi mesi fa è stato il consulente alla sicurezza del sindaco. Niente da fare. La ricerca allora si è spostata su un profilo simile. Tra i nomi sul tavolo ci sono stati quelli dei docenti di Urbanistica del Politecnico di Milano, Elena Granata, Gabriele Pasqui e Matteo Alessandro Bolocan.

 

Tutti hanno declinato in quanto sono coinvolti in altri incarichi. A dare forfait, per lo stesso motivo è stato anche Simone Dragone, ex presidente di Mm, partecipata dal Comune. Torna allora in mente, la battuta fulminante rilasciata a Repubblica da un consigliere Pd che ha voluto restare — chissà perché — anonimo. Tancredi ha appena detto in aula che rassegna le dimissioni. Accanto la vicesindaca, Anna Scavuzzo non riesce a trattenere le lacrime.

 

«Forse non piangeva per la commozione».

 

(...)

GIANCARLO TANCREDI E BEPPE SALA GIANCARLO TANCREDI BEPPE SALA ANNA SCAVUZZO