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Ivo Caizzi per il Corriere della Sera
Germania e Francia hanno guidato i molti richiami preventivi dall' Europa, al governo in formazione tra M5S e Lega, sul rispetto dei vincoli Ue di bilancio. In aggiunta, le bozze con le proposte di severe «raccomandazioni» tecniche all' Italia per il mancato contenimento del maxi debito e del deficit strutturale, che la Commissione europea ha in programma di concordare oggi a Bruxelles, sono state fatte trapelare da euroburocrati in sintonia con commissari del Nord impegnati a farle appesantire per scoraggiare l'attuazione di promesse elettorali grillino-leghiste.
Il livello decisionale dei ministri finanziari non ha ufficialmente in agenda il caso Italia nell' Eurogruppo di domani e nell' Ecofin di venerdì, a Bruxelles, per la presenza ancora del membro uscente Pier Carlo Padoan. Ma fonti interne hanno anticipato la conferma che «le regole Ue valgono anche per l' Italia» e che richieste di sfondamenti non rientrerebbero nei previsti margini di «flessibilità» già utilizzati ampiamente.
Peter Altmaier ministro Economia
Il ministro dell' Economia tedesco Peter Altmaier ha richiamato al rispetto delle regole Ue auspicando «un governo pro europeo come negli ultimi 70 anni» e rinviando alla nomina del successore di Padoan per valutazioni più specifiche. «La Francia lavorerà con il governo italiano con attenzione per il rispetto del risultato delle elezioni, degli impegni presi da tutti nella Ue e nella zona euro e dei valori fondamentali della Ue», ha comunicato la ministra francese degli Affari europei Nathalie Loiseau. L' Austria ha esortato M5S e Lega a dialogare e a evitare «la rottura con l' Ue».
Il vicepresidente lettone della Commissione europea Valdis Dombrovskis, che guida i commissari «rigoristi» di centrodestra, ha sollecitato una «politica di bilancio responsabile», rafforzando precedenti richiami del collega finlandese Jyrki Katainen. La commissaria Ue svedese Cecilia Malmström ha espresso «preoccupazioni» per gli orientamenti di M5S e Lega sul commercio internazionale.
Euroburocrati filo-Berlino hanno fatto circolare addirittura il rischio di un declassamento del debito italiano a livelli che impedirebbero gli aiuti della Bce (come per Grecia e Cipro). Il presidente della Commissione europea, il lussemburghese Jean-Claude Juncker, ha cercato di frenare le accuse di interferenze irrituali durante la formazione di un governo di un Paese membro, facendo sapere che la sua istituzione attenderà «la conclusione del processo costituzionale in corso» e che Dombrovskis e altri commissari parlavano a titolo personale.
A Bruxelles alcuni temono che un intervento troppo duro possa estendere l' elettorato di M5S e Lega, molto critico verso le istituzioni Ue. I commissari eurosocialisti non intenderebbero comunque attuare la solita opposizione ai colleghi di centrodestra per tutelare un governo italiano che considerano «populista e euroscettico».
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