COME HA FATTO FORMINCHONI A COMPRARE SOTTOCOSTO LA VILLA IN SARDEGNA, PAGANDOLA 2,4 MLN € IN MENO RISPETTO AL VALORE DI MERCATO?

Emilio Randacio per "la Repubblica"

Negli scatti in mano alla procura si può intravedere il lusso. In una spicca una splendida
bougainvillea in fiore e la tipica pietra sarda color sabbia. In un'altra si intravede la villa nella sua interezza, la piscina e, sullo sfondo la splendida costa Smeralda, l'esclusiva Cala di Volpe. Un ampio panorama sulla villa che, dal novembre 2011, l'ex governatore della Lombardia Roberto Formigoni si è accaparrato a un prezzo davvero fuori mercato.

Una delle svariate «utilità», sostengono oggi le indagini che la procura di Milano ha affidato alla sezione di polizia giudiziaria di Ps e Gdf, che l'esponente del Pdl - oggi presidente della Commissione Agricoltura del Senato - ha ottenuto dalla Fondazione Maugeri in cambio di fondi regionali. Una pioggia di fondi. Circa 200 milioni di euro stanziati in dieci anni in cambio di denaro che la fondazione pavese convenzionata con l'Asl avrebbe in parte restituito a due uomini vicinissimi all'ex governatore: il faccendiere Pierangelo Daccò e l'ex assessore alla sanità Antonio Simone.

Circa 70 milioni di euro usciti da Maugeri sotto la copertura di finte consulenze, recapitate su conti esteri e finalmente triangolati - poco più di 8 milioni di euro in tutto - nella disponibilità dello stesso governatore.

Il nuovo atto d'accusa è stato depositato venerdì scorso tra le carte dell'udienza preliminare dell'inchiesta Maugeri. Contro il senatore Formigoni anche le accuse di associazione a delinquere e corruzione. Si tratta di un documento dell'Agenzia delle Entrate di Sassari che, scorrendolo, segna un punto a favore dell'accusa. Tra le «utilità » garantite a Formigoni ci sono contributi per campagne elettorali, cene, soggiorni di lusso in barca o in località esclusive dei Caraibi.

Ma, anche, la cessione a prezzo di favore della villa in località Li Liccioli al governatore e a un altro indagato, Alberto Perego. La cifra registrata a rogito due anni fa è stata di 3 milioni di euro. Oggi, seguendo una stima molto lineare, i funzionari pubblici di Sassari, garantiscono che quella cifra è totalmente fuori mercato.

Per acquistare la villa, «che ha una superficie totale coperta di 350 metri quadri, circondata da un giardino di circa 1400 metri e una grande piscina», a un comune cittadino sarebbero serviti più di 5,4 milioni di euro. A giustificarlo, una stima dettagliatissima e anche le ultime vendite effettuate in quell'area della Sardegna, a soli 5 chilometri e mezzo da Porto Cervo.

Il prezzo al metro quadro, sempre secondo questa stima ufficiale ora agli atti del processo, presuppone che, anziché gli 11 mila euro al metro quadro che impone oggi il mercato, il duo Formigoni-Perego si sia garantito la favolosa dimora per poco meno di 7 mila euro al metro. Davvero un bel risparmio.

Secondo l'accusa, inoltre, la società venditrice Limes (riferibile proprio a Daccò e Simone), avrebbe chiesto i 3 milioni per rifarsi delle spese vive dell'affare immobiliare sardo, e che il resto altro non sia se non parte di quella presunta maxitangente che Formigoni avrebbe ottenuto grazie ai buoni favori garantiti per anni alla Fondazione Maugeri.

 

LA CONDANNA DI BERLUSCONI PELLEGRINAGGIO A PALAZZO GRAZIOLI ROBERTO FORMIGONI ROBERTO FORMIGONI DA GIOVANE ROBERTO FORMIGONI - LA VILLA ACQUISTATA IN SARDEGNALOGO FONDAZIONE MAUGERIFONDAZIONE MAUGERI bmpDACCO' - FORMIGONI