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I POLACCHI SCHERZANO CON IL FUOCO – IL PRESIDENTE DELLA POLONIA, ANDRZEJ DUDA, SI DICE PRONTO A OSPITARE ARMI NUCLEARI E SUBITO IL PREMIER, DONALD TUSK, SI AFFRETTA A GETTARE ACQUA SUL FUOCO: “VORREI CHE OGNI POSSIBILE INZIATIVA FOSSE BEN PREPARATA”. DUDA, ESPONENTE DEL PARTITO CONSERVATORE PIS, OGNI GIORNO SI INVENTA QUALCOSA PER METTERE IN DIFFICOLTÀ IL POPOLARE TUSK, IN VISTA DELLE EUROPEE – LA REPLICA DI MOSCA: “SIAMO SULL’ORLO DI UNO SCONTRO DIRETTO”

Estratto dell’articolo di Marco Bresolin per “la Stampa”

 

ANDRZEJ DUDA - DONALD TUSK

La Polonia è pronta ad ospitare sul proprio territorio armi nucleari qualora la Nato decidesse di schierarle in risposta alle mosse russe in Bielorussia e a Kaliningrad, con le quali il Paese confina.

 

Lo ha rivelato ieri il presidente Andrzej Duda, da poco tornato dagli Stati Uniti, dove ha incontrato il suo omologo americano, Joe Biden. Un annuncio che ha subito provocato la reazione di Mosca: «Gli occidentali sono pericolosamente sull'orlo di uno scontro militare diretto tra potenze nucleari», ha replicato il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, mentre il portavoce del Cremlino ha spiegato che «l'esercito analizzerà la situazione e prenderà tutte le misure di risposta necessarie per garantire la nostra sicurezza».

 

andrzej sebastian duda presidente della polonia foto di bacco (2)

Proprio oggi il premier Donald Tusk accoglierà in Polonia il primo ministro britannico, Rishi Sunak, e il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg. Un incontro che secondo il premier polacco «fa parte della mia missione per ricostruire ed espandere il ruolo della Polonia nelle politiche di sicurezza».

 

Ma Tusk ha immediatamente cercato di raffreddare le parole sul nucleare di Duda, suo avversario politico, con il quale la convivenza è ogni giorno più difficile. «Ci tengo molto che la Polonia viva in sicurezza e che sia armata il meglio possibile – ha sottolineato –, ma vorrei anche che ogni possibile iniziativa fosse prima di tutto ben preparata dai responsabili».

 

Tusk ha poi detto di non avere a disposizione sistemi Patriot da fornire all'Ucraina: «Ci sono altri tipi di armi che aiutano nella difesa aerea e noi siamo attivi in questo senso». Anche il governo spagnolo, che ha in dotazione i Patriot, si trova attualmente sotto il pressing degli alleati: «Noi siamo sempre stati accanto a Kiev – ha premesso il ministro degli Esteri, José Manuel Albares –, ma in guerra non è d'aiuto dire con precisione cosa si dà e come». [...]

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