DAGOREPORT - COSA POTREBBE SUCCEDERE DOPO LA MOSSA DI ANDREA ORCEL CHE SI È MESSO IN TASCA IL 4,1%…
1. AL ARABIYA; CNT, CATTURATO SAIF AL-ISLAM...
(ANSA) - I ribelli libici hanno annunciato alla tv Al Arabiya di aver catturato Saif al-Islam, figlio e delfino del rais, a sud di Zliten.
Secondo quanto reso noto dalla tv araba Al Arabiya, il secondogenito di Gheddafi, catturato mentre era in fuga verso il Sud della Libia, sarebbe stato ferito. "Mostreremo le foto di Saif al-Islam solo dopo aver fasciato le sue ferite", ha detto una fonte del Cnt ad Al Arabiya, secondo la quale anche una "fonte dell'intelligence" non meglio specificata avrebbe confermato la cattura del delfino del Colonnello.
2. NATO, COMINCIATO CONSIGLIO ATLANTICO...
(ANSA) - Il Consiglio Atlantico della Nato è cominciato poco prima delle 17:00 nel quartier generale di Bruxelles. L'ammiraglio statunitense James Stavridis, comandante supremo per l'Europa, ha reso noto che raccomanderà la conclusione della Operazione Unified Protector in Libia. Al termine del Consiglio Atlantico il segretario generale, Anders Fogh Rasmussen, terrà una conferenza stampa.
3. NATO, NON SAPEVAMO PRESENZA GHEDDAFI IN CONVOGLIO
(ANSA) - La Nato "al momento dell'attacco ignorava che il colonnello Gheddafi si trovasse nel convoglio bombardato" da due suoi aerei alle 8,30 di ieri nei pressi di Sirte. E' scritto in un comunicato del quartiere generale dell'operazione Unified Protector in cui si precisa che "la politica della Nato non è quella di puntare individui".
"L'intervento della Nato è stato condotto allo scopo di ridurre la minaccia contro la popolazione civile come prescritto del mandato delle Nazioni Unite" si afferma nel comunicato. "Abbiamo saputo successivamente, da fonti di intelligence aperte ed alleate, che Gheddafi si trovava nel convoglio e che il raid probabilmente ha contribuito alla sua cattura" continua la nota della missione Nato.
4. CNT, DOMANI A BENGASI ANNUNCIO LIBERAZIONE
(ANSA-REUTERS) - Secondo le stesse fonti a pronunciare l'annuncio ufficiale sarà il presidente del Cnt, Mustafa Abdel Jalil. La cerimonia si svolgerà nella città di Bengasi che è stata la culla dell'insurrezione che ha condotto alla caduta del quarantennale regime del rais libico. "La decisione è stata presa - ha detto la fonte - La dichiarazione della Liberazione avverrà a Bengasi e non nella capitale Tripoli".
Secondo le stesse fonti a pronunciare l'annuncio ufficiale sarà il presidente del Cnt, Mustafa Abdel Jalil. La cerimonia si svolgerà nella città di Bengasi che è stata la culla dell'insurrezione che ha condotto alla caduta del quarantennale regime del rais libico. "La decisione è stata presa - ha detto la fonte - La dichiarazione della Liberazione avverrà a Bengasi e non nella capitale Tripoli".
5. HAMAS, FATTA VOLONTA' DEL POPOLO
(ANSA) - Con l'uccisione di Muammar Gheddafi é stata fatta "la volontà della nazione" libica, che va rispettata. E' questo il lapidario commento al feroce epilogo di Sirte di Mahmud a-Zahar, uno dei leader di Hamas, la fazione islamico-radicale palestinese al potere nella Striscia di Gaza. "Io credo che il popolo libico abbia fatto le sue scelte e assunto le sue decisioni", ha detto oggi Zahar di fronte a una moschea di Gaza, a margine della preghiera islamica del venerdì.
"Hamas - ha aggiunto - rispetta la volontà della nazione e osserva che un'era politica deve essere archiviata". Hamas ha elogiato fin dall'inizio l'insurrezione libica contro Gheddafi, il quale - malgrado la retorica declamatoria - non era più visto da anni dalle diverse fazioni palestinesi come un sostenitore attendibile della loro causa. Israele ha al contrario mostrato qualche inquietudine per la presenza di elementi jihadisti fra i rivoltosi libici e soprattutto ha denunciato a più riprese, negli ultimi mesi, una impennata del contrabbando di armi dalla 'nuova Libia' verso Gaza, attraverso il Sinai egiziano.
6. MARONI INCONTRA MINISTRO CNT, NASCE TAVOLO TECNICO
(ANSA) - Un tavolo tecnico è stato aperto tra Viminale e ministero dell'Interno del Cnt libico che, nell'immediato, "servirà a definire le soluzioni operative più efficaci nel campo della formazione delle forze di polizia, dell'assistenza tecnica per lo sminamento di alcune aree della costa Sud orientale e dell'identificazione di cadaveri rinvenuti nei pressi di Tripoli, come richiesto dalle autorità libiche". La novità è emersa dopo che oggi il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, ha incontrato al Viminale il collega del Consiglio nazionale di Transizione di Bengasi, Ahmed Hussein Mohamed al Darrat.
Il ministro al Darrat, fa sapere il Viminale, "anche alla luce dei recenti avvenimenti di ieri a Sirte, ha ribadito l'impegno del Cnt a voler imprimere un'accelerazione al processo democratico e di riconciliazione nazionale. Ha ringraziato ancora una volta il nostro Paese per il sostegno dato al popolo libico ed ha auspicato che l'Italia possa continuare ad essere in prima linea nel processo di costruzione della nuova Libia".
Maroni, da parte sua, ha affermato che "con quanto accaduto ieri si è chiuso un periodo drammatico" e che "l'Italia è vicina al popolo libico per la costruzione di un Paese libero e unito". I due ministri hanno quindi confermato la comune volontà di mantenere un dialogo permanente tra le due Amministrazioni attraverso l'istituzione di un "tavolo tecnico". Anche nell'ambito della gestione dell'immigrazione, i due ministri hanno convenuto di continuare a sviluppare la collaborazione in atto.
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