CHE DUE MARRONI! - NONOSTANTE LA VITTORIA ALLE EUROPEE, I SINISTRATI ROMANI CONTINUANO A DARSELE DI SANTA RAGIONE - STAVOLTA SUL RING CI SONO BETTINI E MARRONI: “IL PD ROMANO E’ UN AMMASSO DI CORDATE DI POTERE. MI RESTA SOLO ZINGARETTI”, “FAI AFFERMAZIONI CORPORATIVE”

Vai all'articolo precedente Vai all'articolo precedente
guarda la fotogallery

Al. Cap. per il “Corriere della Sera – Edizione Roma”

Goffredo Bettini Goffredo Bettini

Ancora bordate. Il partito, lacerato dalla vittoria alle Europee — il 43 per cento a Roma, due punti percentuali in più della media italiana — attende l’assemblea del 18, nella quale il partito nazionale, con il braccio destro di Renzi, Lorenzo Guerini, ma singoli esponenti continuano sullo spartito inaugurato subito dopo il voto, ed evidentemente mai più abbandonato. Giusto per la cronaca: nei circoli (e visibilissima su Facebook, girano fotomontaggi con le saghe medioevali applicate al Pd Roma) s’esprime la frustrazione dei militanti, costretti ad assistere ai continui litigi. 


Oggi è la volta di Umberto Marroni, il quale risponde a un’intervista di Goffredo Bettini. Il parlamentare Pd chiarisce che «la richiesta di un necessario cambio di passo non riguarda infatti nomine, rimpasti e correnti, ma significa attrezzare il Pd, che non è più il partito del 25%, ad affrontare in modo aperto con responsabilità la sfida del governo della Capitale, dando nuovo impulso all’azione amministrativa».

cndlmrtl02 umberto marroni rosanna cancelliericndlmrtl02 umberto marroni rosanna cancellieri

Detto che, soprattutto su Facebbok, più di qualcuno fa notare a Marroni che il Pd al 28 risale all’epoca nella quale lui era capogruppo in Campidoglio, è evidente che il bersaglio di Marroni sia Goffredo Bettini. Il quale, a sua volta, non aveva scelto il fioretto ma la sciabola: «Il partito romano da quando ho smesso di occuparmene è molto cambiato; è via via peggiorato, fino a diventare un ammasso di cordate di potere, pure macchine senz’anima. Mettere le mani in questo ginepraio non m’interessa.

IGNAZIO MARINOIGNAZIO MARINO

Si è aperta una competizione interna su chi sarebbe con Marino e chi invece avrebbe interpretato il vento renziano. Tranne constatare che questi ultimi in grande parte sono stati e sono i riformisti dalemian-bersaniani riuniti qualche settimana fa all’Eliseo». Marroni, così, ieri attacca: «Bettini personalizza una vicenda politica, fa affermazioni corporative», le sue reazioni sembrano «più frutto di un risultato di consensi personali, probabilmente al di sotto delle aspettative, che di una serena valutazione politica».

Bettini esprime stima per «Cosentino e il gruppo dirigente nazionale, con Guerini. Spero che riescano, anche per aiutare Zingaretti, che è la sola certezza che mi rimane a Roma e nel Lazio, e per contribuire a una svolta nel governo di Roma, da realizzare senza dar ragione alla frammentazione correntizia, ma agli interessi della città».

Nicola Zingaretti Nicola Zingaretti

Per Marroni le parole di Bettini sono «più frutto di un risultato di consensi personali, probabilmente al di sotto delle aspettative, che di una serena valutazione politica». Per lui «in questi giorni peraltro mi sembra si stia dando una rappresentazione sbagliata del partito romano e della discussione post voto». Interviene la deputata Ileana Argentin: «In questa città ci sono i signori delle tessere, sono velenosi più che mai».