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Zingaretti vuole portare subito a casa la riforma elettorale. Ora che i 5 Stelle sono tutti compattati intorno a Conte, per il segretario è il momento giusto per far passare il proporzionale tanto odiato da centrodestra, Renzi e Leu. Non sfugge l'ironia che mentre vengono abbandonati (o peggio, disattesi) i temi cari alla sinistra – vedi l'abolizione dei decreti Sicurezza di Salvini, lo ius soli e i lager libici – Zingaretti ci tenga moltissimo a due questioni (il Mes e la legge elettorale) decisamente poco sexy.
È interessante notare che se c'è da tenere un punto con il Movimento, Zingaretti non scelga i decreti sicurezza, lo ius soli o gli accordi con la Libia, ma il Mes (l'opposto esatto di una battaglia politicamente interessante) https://t.co/wMuagp8bZ1
— Davide Maria De Luca (@DM_Deluca) July 22, 2020
salvini e zingaretti alla demolizione della villa dei casamonica 3
I renziani strepitano ovviamente: il loro partito doveva volare verso le due cifre e invece a malapena arranca verso il 3%. Ma la verità è che se oggi si oppongono, alla fine Matteuccio manderà giù anche una soglia al 3-4%. Non perché una parte del Pd (ovviamente tra gli ex renziani) vorrebbe il ritorno a casa del senatore fiorentino (mentre gli zingarettiani non lo vogliono manco dipinto), ma perché quando si arriverà davvero a ridosso del voto le cose cambieranno. Sia Renzi che Calenda, davanti a un Salvini sempre più lepenista, si riuniranno al centrosinistra in una ''coalizione repubblicana'' come quella che in Francia tiene in piedi Macron dal basso del suo 24%.
Salvini ormai si sta buttando totalmente nella battaglia anti-Europa, e questo darà ai riottosi leaderini del centro-non-sinistra la scusa per tornare sotto il cappellone del Pd, anche solo per superare la soglia di sbarramento.
PD CONTRO IV E GRILLINI SULLA LEGGE ELETTORALE "SI DEVE VOTARE ORA"
Estratto dall'articolo di Giovanna Casadio per ''la Repubblica''
«Anche se andiamo sotto, sulla legge elettorale ci deve essere un voto. I 5Stelle non facciano melina ». Il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, chiama il capogruppo alla Camera Graziano Delrio e scandisce quello che non si può davvero fare: un ennesimo rinvio. Per i Dem occorre uscire dallo stallo, perché in vista del referendum del 20 e 21 settembre sul taglio dei parlamentari - la riforma- bandiera dei 5S - occorre presentarsi agli elettori di sinistra con indispensabili garanzie per convincerli a votare Sì.
(…) Il rischio che salti tutto è concreto già oggi. Inoltre Pd-5S-Autonomie in commissione hanno 23 voti, Lega- Forza Italia-Fdi, a cui sommare 2 deputati del Misto e soprattutto i 3 di Italia Viva, ne hanno 24. Leu si astiene. Zingaretti attacca i renziani per avere tradito il patto di maggioranza, e i grillini accusandoli di perdere tempo. (…) E per Italia Viva, Ettore Rosato ribadisce: «Noi non discutiamo ad agosto di legge elettorale, con tutte le opposizioni contro. Questo assurdo dibattito sulla legge elettorale va tolto dal tavolo». (…)
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