DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
Giordano Stabile per www.lastampa.it
ERDOGAN CON L AYATOLLAH KHAMENEI
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, in arrivo in queste ore a Parigi per un vertice con il leader francese Emmanuel Macron, lancia durissime accuse agli Usa dopo la condanna in un tribunale di New York del banchiere, Mehmet Hakan Atilla, ex vice direttore generale della banca turca Halkbank. Per Erdogan la condanna, legata a un processo sull’aggiramento delle sanzioni all’Iran, fa parte di una “serie di gravi complotti” contro la Turchia: “L’America dovrebbe avere un senso di giustizia e non può essere questo”, ha detto il presidente turco prima di partire per Parigi.
Erdogan ha aggiunto che i “legami bilaterali” stanno “perdendo credibilità”, un modo per ribadire quello che aveva detto un mese fa, cioè che la Turchia non si sente più “vincolata” alle sanzioni contro gli ayatollah. Due giorni fa Erdogan ha chiamato il presidente Hassan Rohani e gli espresso solidarietà contro i “disordini” nel Paese, fomentati “dall’esterno”.
Durissima la reazione, ieri, del ministero degli Esteri. “Il tribunale americano si è immischiato negli affari interni della Turchia in modo che non ha precedenti”, la condanna e si basa su “sedicenti prove che sono false e passibili di utilizzo politico”. Atilla, 47 anni, è stato condannato a New York per cospirazione volta a defraudare gli Stati Uniti, per la sua complicità con il mercante di oro iraniano, Reza Zarrab, 34 anni, che aveva ideato un schema per aggirare le sanzioni Usa e trasferire il denaro sotto forma di oro fisico nei Paesi del Golfo. Zarrab ha confessato e ha testimoniato: Erdogan, ha detto, aveva approvato di persona lo schema per aggirare le sanzioni e fare affari con gli ayatollah.
BLOCCATA PROTESTA RSF DINANZI AD AMBASCIATA TURCA PARIGI
(ANSA) - Protesta-lampo di Reporters sans frontières dinanzi alla sede dell'ambasciata turca a Parigi in vista della visita del presidente turco Recep tayyip Erdogan da Emmanuel Macron all'Eliseo. La protesta, riferisce Bfm-tv, è durata appena quindici di minuti, prima di venire bloccata dalla polizia francese. "E' necessario che i Paesi Ue siano inflessibili" dinanzi al leader turco, avverte l'Ong Reporters sans frontières (Rsf), riferendosi, tra l'altro, ai giornalisti arrestatati e alla situazione della stampa nel Paese.
Giandomenico Magliano Giuliano Amato
ANCHE ITALIA AD ELISEO PER ACCORDO DIFESA CON ERDOGAN
(ANSA) - Anche l'ambasciatore d'Italia in Francia, Giandomenico Magliano, accompagnato da un addetto militare, è presente all'Eliseo a Parigi nel quadro della visita del presidente turco Recep Tayyip Erdogan dall'omologo francese Emmanuel Macron. Il diplomatico italiano firmerà, per l'Italia, un accordo in materia di Difesa missilistica tra il consorzio franco-italiano Eurosam-Mdba, e la Turchia. Intervistato ieri dal Lci, Erdogan aveva detto che tra "Francia, Italia e Turchia abbiamo una cooperazione a tre nel settore dell'industria della Difesa, penso che questo sia molto importante, anche riguardo alla solidarietà tra i nostri Paesi".
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