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DAGOREPORT - SE IN FORZA ITALIA IL MALCONTENTO SI TAGLIA A FETTE, L’IRRITAZIONE DI MARINA E PIER…
Carlo Tarallo per Dagospia
Denis Verdini… e Gianni Letta. C’è anche l’ex grande consigliere di Silvio Berlusconi, ovviamente dietro le quinte, tra coloro i quali hanno ormai abbandonato ogni speranza di convincere l’ex premier a ridare vigore a Forza Italia. E così, sussurrano gli addetti ai livori, Letta avrebbe personalmente dato la sua “benedizione” allo strappo di Denis, che ha ufficializzato l’addio al Patonza e fondato, tra mille polemiche, il suo nuovo gruppo al Senato, per correre in soccorso di Matteo Renzi, in supercrisi numerica a Palazzo Madama come dimostrato ieri in occasione del voto sulla Rai.
letta - lepore - demagistris e a destra Salvo Nastasi e Giulia Minoli incinta
Ma in politica, si sa, io do una cosa a te e tu ne dai una a me. E la prima richiesta del “duo tragico” Letta-Verdini a Matteo Renzi riguarderebbe la nomina di Salvo Nastasi come commissario di governo per la bonifica di Bagnoli. Sarà Nastasi, superburocrate di Stato vicinissimo anche a Marcello Dell’Utri, da sempre al centro di mille polemiche, direttore generale del Mibac e in passato commissario del Teatro San Carlo, a occupare la poltrona di nomina governativa.
O almeno: così dice Il Mattino, quotidiano di proprietà di Francesco Gaetano Caltagirone, che a Bagnoli ha interessi rilevantissimi come proprietario della ex Cementir. Lo stesso quotidiano che ha sfornato anche un’altra chicca: sarà il carrozzone pubblico Invitalia a gestire la bonifica. Dunque, Caltagirone se la canta e se la suona, la canzone di Bagnoli. Salvo… imprevisti.
L’unico a ribellarsi, nel silenzio generale è il sindaco di Napoli Luigi De Magistris. Se il governatore Vincenzo De Luca definisce “demenziale” il decreto del governo su Bagnoli ma non affonda il colpo, Giggino su facebook randella Matteo Renzi e lancia allarmi inquietanti:
“Mani, manine e manone su Bagnoli. Mettemmo - scrive De Magistris - anche un magistrato perbene per aiutarci ad affrontare la gravissima situazione con cui ci hanno consegnato l'ex area Italsider 4 anni fa. Delibera sulla spiaggia pubblica, recupero della linea di costa, rimozione colmata, piano bonifiche, rilancio di verde, economia e lavoro, archeologia industriale, un duro lavoro, tra mille ostacoli. Mentre si stava per svoltare ecco l'incendio di città della scienza, senza colpevoli, sequestri, fallimenti curiosi. 3 dicembre 2013: emetto ordinanza, senza precedenti, con cui ordino a chi ha inquinato di pagare e risarcire. Centinaia di milioni di euro”.
“I responsabili ? Lo Stato – aggiunge sibillino De Magistris - e gruppi privati assai influenti. Scricchiolano equilibri. Renzi firma protocollo per bonifiche e riqualificazione con Comune e Regione il 14 agosto 2014. In realtà, una Renziata. Pochi giorni dopo, violando l'accordo, Renzi non da' le risorse per cui si era impegnato, approva lo sblocca Italia e commissaria Bagnoli. Mette in atto, con violenza di Stato, l'esproprio di un quarto della città. Fa fuori il Comune, la città, mette dentro poteri forti, anche coloro che sono tra i responsabili del massacro delle terre di Bagnoli”.
“Siamo all'epilogo. Nelle prossime ore - conclude il sindaco - Renzi pensa di chiudere la partita con la nomina del commissario, espropriando Napoli e i napoletani, relegando il Comune a mero organo consultivo nell'ambito di quello che deciderà, nelle segrete stanze, sua maestà manona commissario. Noi non consentiremo a nessuno di mettere le mani sulla città. E' la nostra storia. Le uniche mani su Bagnoli saranno quelle dei napoletani e di tutti gli abitanti del mondo con i quali realizzeremo la nuova Bagnoli. Senza manine, senza cricche, senza speculatori, senza mafie, senza corruzione”.
LUIGI DE MAGISTRIS CON IL CAPPELLINO DEI NETS
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