DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER…
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Estratto dell’articolo di Simone Canettieri per il Foglio
Udine può saltare. Prima vengono i macigni che Giorgia Meloni si porta dietro. A partire dal Pnrr. (…) E’ una giornata punteggiata dall’uscita di Ignazio La Russa su Via Rasella. “Non se n’è parlato”, assicurano dalle parti di Sergio Mattarella che appena eletto, la prima volta, iniziò il suo mandato con una visita alle Fosse Ardeatine. “La Russa? Non era in agenda”, dicono imbarazzati a Palazzo Chigi. Non c’è quindi uno scontro istituzionale in corso. O se c’è i diretti interessati fanno di tutto per dissimularlo.
Dal Quirinale più che altro fanno trapelare l’ascolto e la piena disponibilità nei confronti della presidente del Consiglio alle prese con mille fronti. A partire dalla rata da 19 miliardi di euro del Pnrr che per il momento è bloccata: il vero assillo per Meloni. Soprattutto Sergio Mattarella teme che dietro a questo braccio di ferro con la Commissione possa aprirsi una vertenza con la Ue, con toni non inediti (Matteo Salvini, d’altronde, ha già iniziato). Ecco perché sul dossier si registra anche la triangolazione con Paolo Gentiloni, commissario agli Affari economici a Bruxelles.
(...) Solo che a metterli in fila, solo i dossier internazionali sono tanti e complicati: la guerra in Ucraina, la questione dell’immigrazione con il boom di sbarchi sulle coste italiane che segna un più 300 per cento rispetto allo scorso anno. In questa “panoramica ad ampio respiro” Meloni e Mattarella avrebbero parlato anche della vicenda tunisina e dei provvedimenti da aggiustare. Su tutti quello dei balneari, che l’Europa invoca, così come la mancata ratifica del Mes. Ma niente crisi, niente attriti: è il messaggio che viene diffuso per tutto il giorno dai centralini del Colle più importante di Roma. Si registra dunque la disponibilità a dare una mano, a fare da sponda e da pungolo, da parte di Sergio Mattarella.
(…) Alla fine Meloni si collega per il comizio dell’ “amico” Fedriga. Passaggio degno di nota: “Il Pnrr non l’abbiamo scritto noi, stiamo facendo un lavoro certosino per rimodularlo”. Ogni riferimento a Mario Draghi è puramente voluto.
LA DRAGHETTA - BY EMAN RUSMARIO DRAGHI E GIORGIA MELONIGIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI
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