DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE…
Lo scontro sul tema condono è aperto. «Non si può costruire di giorno e smontare di notte. Non ci sono regie occulte, invasioni degli alieni oppure scie chimiche». Il vice premier Matteo Salvini taglia corto, non usa troppi giri di parole e si rivolge direttamene ai Cinquestelle. «In quattro mesi abbiamo fatto tanto e ci restano ancora quattro anni. I cittadini ci chiedono di fare ancora di più. È un governo che non ha complotti contro. Basta lavorare», aggiunge Salvini. E poi le parole a Di Maio: «Cosa fatta capo ha. Io quando prendo impegni con Di Maio e i cittadini li mantengo. Io quello che abbiamo discusso per ore ed ore in consiglio dei ministri l’ho trovato scritto», insiste il vice premier. Per quanto riguarda un possibile consiglio dei ministri domani Salvini smentisce: «Io domani mattina sono a Cles e in tarda serata chiudo la campagna a Trento».
Una posizione, quella del leader della Lega, diametralmente opposta rispetto ai compagni di maggioranza: «Nel testo del decreto fiscale sono state inserite norme non concordate in Consiglio dei Ministri. Se qualche nostalgico del passato pensa di fermare il cambiamento si sbaglia, quelle norme spariranno. Alle Camere invierò solo un testo pulito: con noi niente scudi né condoni», sottolinea il ministro per i Rapporti con il Parlamento e la Democrazia diretta, Riccardo Fraccaro.
In mattinata era intervenuto anche Massimo Garavaglia, sottosegretario all'Economia della Lega, che a chi gli chiede chi fosse a conoscenza delle norme del decreto fiscaleaveva risposto: «Lo sapevano tutti». Lo sapeva anche Di Maio?, incalzano i cronisti. «Non lo so...», taglia corto Garavaglia. E quando gli si domanda se sia la sua la manina che ha cambiato, come sostiene il leader M5s, il testo, risponde accennando un sorriso: «No». Smentito anche il presunto aumento delle assicurazioni Rc auto al Nord. Fonti di governo del Movimento 5 Stelle avevano ipotizzano intanto un «Cdm bis» domani — venerdì 19 ottobre — per esaminare per la seconda volta il testo del decreto, ma come detto Salvini ha smentito qualsiasi tipo di appuntamento a palazzo Chigi. Il premier Giuseppe Conte poi ha promesso di controllarlo «articolo per articolo venerdì a Roma».
Ieri il vicepremier e ministro del Lavoro aveva parlato a Porta a Porta di un invio al presidente della Repubblica di una versione diversa da quella varata dal Consiglio dei ministri lunedì sera: «C'è sia uno scudo fiscale per i capitali all'estero sia la non punibilità per chi evade. È un fatto gravissimo, manina politica o no, domattina depositerò subito un esposto alla Procura della Repubblica». Il Colle aveva replicatochiarendo di non aver ricevuto il decreto e la Lega aveva assicurato di aver rispettato i patti.
A proposito della notizia sui presunti aumenti delle assicurazioni Rc auto al Nord,Garavaglia ha aggiunto: «Una norma mai vista, né condivisa. Quindi, il problema non esiste». Il tema e la misura sull'Rc auto è stata discussa nella riunione sulla manovra la settimana scorsa ed è stata inviata agli alleati della Lega martedì mattina, hanno replicato fonti del Movimento 5 Stelle.
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