“IMPEACHMENT!” - I FRATELLI BORSELLINO ALL’ASSALTO DI NAPOLITANO - RITA SI SENTE “SCHIAFFEGGIATA” - SALVATORE CHIEDE LA MESSA IN STATO D’ACCUSA - IL PDL GODE: A QUANDO UNA BELLA MANIFESTAZIONE ANTI-INGROIA FUORI LA PROCURA DI PALERMO? - IL PD E PIERFURBY INGINOCCHIATI MENTRE DI PIETRO VA ALL’ATTACCO - MANCINO IN TV DA MENTANA: “NON RICORDO NEL CONTENUTO LE TELEFONATE…” PAURA EH?

Salvo Palazzolo per "la Repubblica"

Il Pdl plaude all'iniziativa del presidente Napolitano: «La nostra battaglia contro gli eccessi e gli abusi delle intercettazioni era giusta», rivendica il presidente dei senatori Maurizio Gasparri. Ed è l'occasione per rilanciare il progetto di legge sugli ascolti: «La questione c'era, e sarebbe stato bene incoraggiare il nostro sforzo di riforma».

Ma il Pd gela le accelerazioni del Pdl. Lo fa con il capogruppo in commissione Giustizia della Camera, Donatella Ferranti: «Spiace che autorevoli esponenti del Pdl strumentalizzino il conflitto di attribuzione sollevato dal presidente della Repubblica per fare accostamenti e paragoni del tutto impropri. E' grave che il Pdl speculi per bassi interessi di bottega su un tema così delicato». La Ferranti ricorda che «l'oggetto del conflitto non riguarda la normativa sulle intercettazioni telefoniche, ma l'effettiva attuazione dell'articolo 90 della Costituzione».

Tra i democratici, la presa di posizione di Napolitano trova tutti d'accordo: secondo il vicesegretario Enrico Letta si tratta di «un'iniziativa più che opportuna, che porterà chiarezza ed eviterà in futuro contraddizioni e pericolosi conflitti tra poteri dello Stato ». Stessa valutazione fa Pier Ferdinando Casini: «È un atto di responsabilità che solo gli analfabeti possono fraintendere». Ma il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, non è d'accordo: «Nessuno, qualunque carica rivesta, può interferire con l'autorità giudiziaria nell'accertamento della verità».

Su questa linea si attesta anche Rita Borsellino, eurodeputata eletta col Pd: «È una doccia fredda, parafrasando mio fratello Paolo, il presidente ci ha fatto questo regalo », dice alla presentazione del libro "L'eredità, Falcone e Borsellino", di Alex Corlazzoli. E aggiunge sull'iniziativa del Quirinale: «È un gesto quantomeno discutibile, iniziativa incomprensibile, mi sento schiaffeggiata. Non si tratta di nascondersi dietro le proprie prerogative: davanti a ciò che è accaduto ognuno dovrebbe mostrarsi nudo».

L'altro fratello Borsellino, Salvatore, torna a parlare di impeachment per Napolitano. Anche Sonia Alfano, figlia di un cronista uccisa dai boss, oggi presidente della commissione antimafia europea, non usa mezzi termini: «Il presidente Napolitano sta di fatto isolando i magistrati che indagano sulla trattativa Stato-mafia. Non esiste alcuna motivazione giuridica che giustifichi un atto del genere».

Sulle telefonate intercettate dai pm di Palermo interviene anche uno dei protagonisti, Nicola Mancino, intervistato da Enrico Mentana su La 7: «Non ricordo nel contenuto le telefonate, anche perché scrissi una lettera al capo dello Stato dopo la sentenza della corte d'assise di Firenze (che si è occupata della strage di Firenze del 1993 - ndr). In quella occasione, ebbi l'impressione che ci fosse una descrizione degli avvenimenti un po' fantasiosa», sostiene Mancino, che torna ad attaccare i pm:

«Mi sono chiesto perché non ci fosse un coordinamento fra le Procure. Ho chiesto al capo dello Stato un coordinamento, che si dice sia stato realizzato, ma non ritengo sufficientemente. Ci sono state riunioni e incontri, ma non tali da arrivare ad un'unità sulla strage di via d'Amelio. Tre uffici giudiziari non possono fare analisi diversificate senza coordinamento».

 

GIORGIO NAPOLITANORITA BORSELLINO AL VOTO PER LE PRIMARIE A PALERMO jpegFALCONE E BORSELLINOPierferdinando Casini e Enrico Letta Le statue di Paolo Borsellino e Giovanni Falcone rimesse a posto a Palermo - Salvatore Borsellino