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Ma in che direzione sta andando il governo più ineluttabile della storia recente del Paese, quello che ha dietro di se' la larga vittoria delle europee e che ogni giorno vede allargarsi la sua maggioranza ma che, contemporaneamente, ricorre al voto di fiducia praticamente su tutto? Qual è la strategia di Renzi Matteo, oltre a quello di passare velocemente da un argomento all'altro, cogliendo l'attimo nella pur opportuna dimostrazione di giovanile vitalismo?
Al premier, in queste ore in cui alla Nazionale di calcio si chiede solo di vincere o di pareggiare la partita con l'Uruguay con qualunque modulo, vengono attribuiti tre schemi di gioco possibili:
1. Andare avanti con questi numeri, con questi compagni di strada, con i voti di fiducia. Una sbandatina ogni tanto non è un problema, e' quasi utile mostrare qualche debolezza mentre tutti vogliono salire sul carro del vincitore, se non altro per avere il tempo di avvistare gli sbarchi e di selezionare un po' meglio le truppe che vogliono arruolarsi.
matteo renzi e agnese landini all'inaugurazione di pitti
2. Rilanciare un programma ambizioso per i prossimi due o tre anni, allargare stabilmente la maggioranza e facendo diventare la legislatura costituente e riformatrice in tutti i campi. Cosa che avrebbe il favore certo dell'uomo di Cesano Maderno, il Cav. ancora Cav. Berlusconi Silvio, al quale hanno spiegato che si tratta dell'unico modo per non morire politicamente e per tenere in corsa le sue aziende.
3. Una via di mezzo tra le due possibilità di cui sopra: acquisire un pezzo di Sel anche al Senato (come sta succedendo alla Camera), dove i senatori già' o ancora vendoliani sono sette, ma almeno tre del premier non vogliono sentir parlare. Sarebbero dunque quattro i nuovi acquisti, ma e' da mettere in conto alla maggioranza anche l'apporto, spontaneo o obbligato, di sette/otto ex grillini che ormai da mesi vagano senza meta per le aule del Senato, alla ricerca di un approdo purchessia.
Si congettura di questi schemi di gioco mentre la situazione interna degli alleati del Pd al governo e' inutilmente inquieta, ma più di qualche settimana fa: Scelta Civica ha deciso di sciogliere il partitino già fantasma e De Zulueta e' già passato al Pd, mentre questa settimana e' in programma lo scontro finale tra Casini Pierfurby e Mauro Mario, ormai nemici per la pelle.
VESPA BERLUSCONI SELFIE CON DEXTER
Uno dei due verrà buttato fuori da quel che resta della pattuglia dei sedici senatori che si erano già divisi in due gruppi (Scelta Civica e Per l'Italia). Lanzillotta, Iachino, Susta, Marino, di Casini non vogliono sentir parlare, e diventa sempre più difficile tenere il conto dei voti della maggioranza al Senato.
C'è poi, ed è la questione più importante, l'accelerazione che il governo sta imprimendo alla riforma elettorale (quella costituzionale, immunità o non immunità, sarà approvata entro luglio). Tutti stanno prendendo coscienza del fatto che nelle mani di Renzi Matteo la riforma elettorale approvata equivale ad una bomba innescata che fa saltare la legislatura e porta il Paese a votare nell'ultima domenica di febbraio e nella prima domenica del marzo 2015.
Tanto che, non a caso, Lotti Luca (nel tempo libero dai tweet banalotti sulla Nazionale di calcio) sta lavorando in gran segreto con un gruppo di consulenti esterni a tirar giù una quindicina di temi ad effetto da sparare fuori ogni quindici giorni dopo la ripresa estiva in modo da mantenere e far crescere intorno a Renzi attesa e consenso da trasformare il prima possibile in voti sonanti alle urne. E nessuno e' in grado di prevedere se, a riforma elettorale approvata, nel febbraio dell'anno prossimo Re Giorgio (come Juan Carlos di Spagna) abbia già provveduto ad abdicare.
BERLUSCONI INTERVISTATO DA JEREMY PAXMAN DI BBC SULLA CULONA INCHIAVABILE-1
E' in questa logica che si gioca anche la questione del rimpasto di governo. Appena si definisce lo schema di gioco (sostanzialmente, elezioni a fine inverno oppure no), la questione verrà affrontata: di fronte all'allargamento della maggioranza e alla possibile stabilità per due/tre anni sarebbe necessario ed opportuno un profondo restyling del governo.
L'occasione potrebbe essere la decisione di Lupi Maurizio di optare per il Parlamento europeo lasciando il ministero. In tal caso, Renzi potrebbe affrontare anche la questione Alfano, chiedendogli di lasciare il Viminale per darlo a Zanda o Speranza e insediare capigruppo parlamentari di pura fede fiorentina ante marcia. In tal caso, anche Quagliariello Gaetano potrebbe coronare il suo nuovo obiettivo: vice ministro alla Ricerca Scientifica.
Tana de Zulueta - copyright pizzi
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Romano Prodi e Pierferdinando Casini
Linda Lanzillotta
MARIO MAURO
Ministro Mario Mauro
LUCA LOTTI
LUCA LOTTI
presidente napolitano di tommaso malago foto mezzelani gmt
boschi a casini hai una pistola in tasca o sei felice di vedermi
MAURIZIO LUPI
Gaetano Quagliariello
MINZOLINI QUAGLIARIELLO
Luigi Zanda
Luigi Zanda
MAURIZIO LUPI
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