FLASH – ROMA VINCE SEMPRE: IL SOTTOSEGRETARIO FAZZOLARI, DA SEMPRE RISERVATISSIMO E RESTÌO A…
di Giancarlo Dotto per Dagospia
Mondiale bellissimo. Il più bello di sempre. Può succedere ogni volta di tutto e tutto ogni volta succede. Trincea e tecnologia. Baionetta e occhi elettronici. Niente più gol fantasma. E niente fantasmi. Anche i fighetti del calcio europeo hanno capito che qua non si respira. E il caldo non c’entra.
Calcio estremo, dove memorabili non sono le imprese di Messi, Van Persie, Robben o Gervinho, ma gli scontri all’arma bianca in ogni zolla del campo. E’ guerra vera. Il magnifico contagio parte dai sudamericani, il Cile di Vilas su tutti, pervade uruguagi e colombiani, tocca i messicani e arriva sulle sponde arabe (avete visto il furore di Algeria e Iran), ma anche quelle tradizionalmente vaghe e bonarie del calcio africano (a parte il Camerun), ghanesi, nigeriani e avoriani assatanati come mai prima.
Soffrono le asiatiche e quasi tutte le europee (iberici a casa), ma provano ad adeguarsi. Francia, Olanda e Germania su tutte, il Belgio aggrappandosi ai suoi talenti (Hazard e Mertens), l’Italia non si sa a chi.
Prandelli si rifugia in Conte. Anche brasiliani e argentini per ora la sfangano con i colpi dei loro divi, ma hanno capito che così non faranno molta strada. Anche gli arbitri hanno smesso di molestare, fischiano poco, il minimo.
Lasciano giocare. Loro stessi risucchiati dalla vertigine dell’hybris. Era ora. Peccato che tutto questo stereofonico spettacolo molto presto finirà. Brasile 2014. Non avrai altro calcio al di fuori di me.
robben
ROBBEN CHIELLINI - BAYERN JUVENTUS
van persie vola per il gol di testa
Il gol di Van Persie
messi contro la bosnia 3
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