LIBERTÉ DE CHIAVÉ - COME POTEVA LO STRAPPAMUTANDE HOLLANDE DARE IL VIA LIBERA ALLA LEGGE CHE PUNISCE I CLIENTI DELLE PROSTITUTE? E INFATTI HA VINTO IL MOVIMENTO DEI “MAIALI”: PAGARE IL SESSO NON SARÀ REATO

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Anais Ginori per “la Repubblica

 

hollande segolene royal trierweiler julie gayet hollande segolene royal trierweiler julie gayet

Alla fine hanno vinto i “maiali”. Così si erano firmati i promotori della petizione contro la legge del governo che voleva punire i clienti delle prostitute. A sorpresa, il Senato ha bocciato la nuova normativa, togliendo dal testo la parte che prevede una multa per le persone che fanno sesso mercenario. Una legge «moralista», «inutile», secondo gli oppositori, difesa invece dalla ministra per i diritti delle Donne, Najat Vallaud-Belkacem, che sogna di abolire una «servitù arcaica ».


Approvata nell’autunno scorso dall’Assemblée Nationale, la legge è passata al vaglio di una commissione del Senato che per cinque mesi ha organizzato audizioni tra polizia, associazioni umanitarie e di prostitute ed esperti giuridici. In questi mesi, la gauche si è divisa sull’idea di importare il famoso modello svedese, in cui vengono puniti i clienti.

A Londres The Times consacre un article a l affaire Hollande Gayet scalewidth A Londres The Times consacre un article a l affaire Hollande Gayet scalewidth

 

Martedì la commissione di 36 senatori ha approvato a maggioranza l’eliminazione dell’articolo 16 della legge che prevedeva una multa di 1.500 euro (il doppio in caso di recidiva). Cancellato anche un altro, controverso articolo che voleva organizzare corsi di sensibilizzazione per gli “utilizzatori finali”.

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L’iter parlamentare della legge non è ancora finito. Dopo un nuovo passaggio al Senato dopo l’estate, il testo tornerà all’Assemblée Nationale. Difficile però che i due passaggi più criticati siano riproposti. La nuova normativa ha scatenato appelli e petizioni nell’autunno scorso. Alcuni intellettuali hanno pubblicato il manifesto dei 343 “salauds”, maiali, mascalzoni, citando il manifesto delle 343 “salopes”, sgualdrine, pubblicato nel 1971 per difendere la legalizzazione dell’aborto. Lo scrittore Fréderic Beigbeder e il polemista Eric Zemmour, hanno così rivendicato il loro diritto a poter comprare sesso «tra adulti consenzienti».


Un altro appello contro l’approvazione della legge, meno esplicito, è stato firmato dal cantante Charles Aznavour, l’ex ministro Jack Lang, le attrici Jeanne Moreau e Catherine Deneuve. Anche le femministe si erano divise, con la filosofa Elisabeth Badinter contraria: «Lo Stato — aveva detto — non deve legiferare sulla sessualità degli individui, decidendo cos’è bene o male». Il voltafaccia del Senato era prevedibile.

 

PROSTITUTE IN PIAZZA IN FRANCIAPROSTITUTE IN PIAZZA IN FRANCIA

Secondo molti giuristi non aveva senso introdurre il reato di “acquisto di sesso” mentre la prostituzione non è illegale in Francia. Il governo voleva d’altra parte eliminare il reato di adescamento. Le associazioni di prostitute o di aiuto alle vittime di tratte sostenevano che la legge avrebbe aumentato rischi sanitari e pericolo per le donne. Anche le forze dell’ordine avevano emesso dubbi sulla possibilità di fermare e verbalizzare tutti i clienti di prostitute, senza togliere agenti a emergenze criminali

PROSTITUTE IN PIAZZA IN FRANCIAPROSTITUTE IN PIAZZA IN FRANCIA


forse più importanti. Inoltre, hanno spiegato i poliziotti, la collaborazione di alcuni clienti si è rivelata fondamentale per smantellare di trafficanti e protettori. Il 90% delle 400mila prostitute che lavorano in Francia sono in mano a trafficanti. Tra chi vuole lottare contro l’offerta o contro la domanda, nessun paese, neanche la Svezia, ha mai trovato un modo di chiudere davvero il grande mercato del sesso.