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I PAESI AFRICANI SI PREPARANO ALLA GUERRA: IL CONFLITTO IN NIGER S'AVVICINA – IERI LA GIUNTA MILITARE GOLPISTA, GUIDATA DAL GENERALE TIANI, HA FORMATO IL PRIMO GOVERNO - LA COMUNITÀ DEI PAESI DELL'AFRICA OCCIDENTALE ("ECOWAS") MINACCIA UN INTERVENTO MILITARE NEL CASO IN CUI TIANI NON TORNI SUI SUOI PASSI - LA RISPOSTA DEI GOLPISTI È DURA: "SE INTERVENITE UCCIDIAMO IL PRESIDENTE BAZOUM", TENUTO IN OSTAGGIO DALL'INIZIO DEL COLPO DI STATO...

1 - NIGER, SÌ ALL’AZIONE MILITARE IL GOLPISTI: «SE CI ATTACCATE UCCIDIAMO IL PRESIDENTE»

Estratto dell’articolo di Francesca Pierantozzi per “il Messaggero”

 

proteste anti francesi in niger.

Si continua a cercare una via d'uscita diplomatica, ma intanto è cominciato lo spiegamento della forza militare degli stati dell'Africa occidentale: in Niger è ormai braccio di ferro tra la comunità internazionale e la giunta del generale Tiani, arrivata al potere il 26 luglio con un colpo di stato.

 

Ieri la giunta militare ha formato un primo governo, proprio mentre a Abuja, in Nigeria, i paesi dell'Ecowas, la comunità economica dei paesi dell'Africa Occidentale, si riunivano per decidere lo spiegamento di una forza militare "di attesa", pronta a intervenire per riportare l'ordine costituzionale in Niger.

 

proteste anti francesi in niger

Un intervento che potrebbe scatenare un'ennesima guerra nel già destabilizzato Sahel, con il Mali e il Burkina Faso pronti a intervenire al fianco del regime golpista di Niamey. A Abuja il vertice straordinario dell'Ecowas ha riunito tutti i presidenti dell'Africa occidentale più i capi di stato di Burundi e Mauritania.

 

Insieme hanno deciso la mobilitazione di una forza militare che potrebbe entrare in azione se la giunta militare di Niamey non acconsentirà a riportare il presidente Bazoum al potere, o almeno a negoziare un compromesso. Cosa che sembra sempre meno scontata. Il Presidente Mohamed Bazoum è sequestrato con la famiglia dal 26 luglio nel palazzo presidenziale.

 

proteste anti francesi in niger

Niente contatti con l'esterno, telefono ed elettricità. Ieri una fonte della giunta golpista ha dichiarato al sottosegretario di stato americano Victoria Nuland inviata a Niamey in missione diplomatica che in caso di intervento militare il presidente deposto Bazoum «sarà ucciso».

 

Per ora tutti i tentativi diplomatici avviati dall'Ecowas o dagli Usa sono rimasti senza esito. Martedì una delegazione dell'Ecowas si è vista sbarrare la strada verso Niamey da militari del nuovo regime per ragioni di "sicurezza". […]

riunione dei vertici militari dei paesi ecowas ad abujia (nigeria)

 

La giunta militare di Niamey considera l'Ecowas un'organizzazione al soldo della Francia, ex potenza coloniale, di cui ha denunciato tutti gli accordi di cooperazione militare. Ieri i generali di Niamey hanno anche accusato la Francia di aver violato lo spazio aereo nigerino con un caccia francese decollato dal Ciad e di aver «liberato dei terroristi». Accuse subito smentite da Parigi.

 

2 - L’ECOWAS PREPARA LE TRUPPE MA CERCA IL DIALOGO IN NIGER LA GIUNTA TIRA DRITTO E NOMINA IL NUOVO GOVERNO

Estratto dell’articolo di Alessandra Muglia per il “Corriere della Sera”

 

proteste anti francesi in niger.

Altro che passo indietro. La giunta golpista del Niger ieri ha fatto un deciso balzo in avanti: ha radicato e articolato il suo potere annunciando il nuovo governo proprio nel giorno in cui gli Stati della regione si ritrovavano per valutare le misure per ripristinare il presidente legittimo.

 

E deve aver pesato questa ulteriore sfida lanciata dai generali nella decisione presa dai leader dell’Ecowas che ieri in serata hanno ordinato ai propri responsabili militari di mettere insieme «immediatamente» una «stand-by force», una forza di supporto, per un possibile intervento in Niger, oltre a prevedere un inasprimento delle sanzioni . Come dire: l’opzione della forza resta sul tavolo ma come forma di pressing per trattare. «Il negoziato deve essere il fondamento del nostro approccio», aveva scandito in apertura dei lavori il presidente nigeriano Bola Tinubu, che guida gli sforzi regionali per ristabilire la democrazia in Niger.

MILITANTI PER LA JIHAD IN AFRICA OCCIDENTALE

 

Una risoluzione che consente all’organizzazione africana di non perdere la faccia dopo che il suo ultimatum è stato ignorato dai golpisti. E che permette anche di non dare l’impressione di cedere a un inaccettabile ricatto: i generali golpisti avrebbero minacciato di uccidere il presidente deposto Mohamed Bazoum in caso di intervento armato dei Paesi vicini.

 

Un aut aut — riferisce l’ Ap — consegnato alla sottosegretaria di Stato americana Victoria Nuland l’altro giorno durante il suo incontro a Niamey con Moussa Barmou,il generale addestrato negli Usa che si è schierato con i golpisti.

 

[…] Una cosa è certa: più passa il tempo, più il nuovo potere si radica. Nel nuovo governo, 15 ministri su 21 sono civili e tra loro ci sono anche 4 donne, ma a guidare Difesa e Interni ci sono due generali. Un esecutivo che punta ad accreditarsi come «presentabile» alla comunità internazionale, a iniziare dal premier Ali Mahaman Lamine Zeine, economista ed ex ministro delle Finanze con il presidente Tandjan.

 

GOLPE IN NIGER

I nuovi padroni del Niger hanno continuato a mantenere una linea ferma, respingendo tutti i tentativi di trattativa dell’Ecowas. «Insediati da giorni, ormai i golpisti in Niger parlano da una posizione di vantaggio» osserva Oladeinde Ariyo, analista della sicurezza in Nigeria.

All’orizzonte un accordo negoziato per una transizione alla democrazia, con la giunta che fa qualche concessione in cambio di un alleggerimento delle sanzioni.

 

«Il problema è che i generali non riconoscono l’Ecowas come interlocutore», considera Mario Giro, politologo che in questi giorni ha parlato con Bazoum e altri responsabili nigerini, forte della sua esperienza con la Comunità di Sant’Egidio, impegnata da anni con successo nella mediazione di conflitti africani, dal Mozambico al golpe in Niger del 2010.

SAHEL - LA SPACCATURA NELL ECOWAS

 

3 - NIGER, SALE LA PRESSIONE SUI GOLPISTI ECOWAS: INTERVENTO IL PRIMA POSSIBILE

Estratto dell’articolo di Leonardo Martinelli per “la Repubblica”

 

[…] Insomma, un messaggio di fermezza dall’Ecowas, che alla vigilia del summit non era per niente scontato. I Paesi dell’Africa occidentale apparivano indecisi e divisi. E invece, alla fine, il presidente ivoriano Alassane Ouattara, annuncia che il vertice «ha dato il semaforo verde a un’operazione» che andrà realizzata «nel più breve tempo possibile».

 

proteste anti francesi a niamey in niger 2

[…]E le condizioni di prigionia di Bazoum (che non cede e non si dimette, come vorrebbero i golpisti) sono preoccupanti. Secondo fonti citate dall’ Associated Press , i golpisti avrebbero riferito a Victoria Nuland, sottosegretario di Stato americano, a Niamey nei giorni scorsi, che se l’Ecowas procederà davvero all’attacco, loro uccideranno immediatamente Bazoum.  […]

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